CERCEMAGGIORE: il più alto Comune di Campobasso
Se Capracotta vanta di essere il Comune più alto del Molise, CERCEMAGGIORE invece è quello più alto di questa provincia: siamo a quota 930 metri slm e lo si percepisce già guardandolo da lontano che sta proprio “lassù”.
Lasciamo il camper nel parcheggio di fronte al campo sportivo e ci incamminiamo per visitare l’ultimo paese di questo nostro itinerario.
Una bella passeggiata fuori paese per fotografare il monumento “Porta sul/del Mondo” (se volete raggiungerlo con il vostro veicolo ricreazionale è possibile perché nelle adiacenze c’è uno spiazzo per la sosta), dedicato agli Emigrati cercesi.
A fianco una grossa pietra riporta i nomi di persone di origine cercese che per meriti culturali, sociali, professionali hanno dato un contributo importante nel servizio alla comunità umana.
Da qui si gode anche di un ottimo panorama sul territorio circostante.
Ci incamminiamo verso il paese per visitarlo.
Il primo edificio è la chiesa di san Rocco ad un’unica navata, al cui interno sono presenti anche reperti risalenti al primo muro dell’antica chiesa.
Tra vicoli in salita e scorci che raccontano il tempo che fu, raggiungiamo la parte alta di Cercemaggiore dove si trova la chiesa Madre di S. Maria della Croce, costruita nel 1261 anche se si legge che la prima fase fu in epoca normanna. All’interno sono esposte pregevoli opere.
Tra gattini e scorci la nostra passeggiata prosegue. Ci fermiamo a fare shopping di prodotti tipici presso il negozio Testa dove acquistiamo pasta di loro produzione. Il simpatico proprietario ci fa assaggiare il “fiatone” detto anche “fiadone”. Un dolce che un tempo si preparava nel periodo pasquale, ora si trova disponibile tutto l’anno. Di che si tratta? Una sorta di panzerotto con all’interno un ripieno di ricotta e l’aroma del limone, così chiamato perché durante la cottura il foro superiore funge da “sfiato” per il vapore.
Con il profumo di origano fresco raccolto i giorni scorsi e appeso in camper ad essiccare, il frigo e la cambusa pieni di tante bontà, un “bottino” di quasi 1600 foto scattate, tanti ricordi da portare nel cuore ed il nostro itinerario alla scoperta di una parte del Molise finisce qui.
Il nostro è un ARRIVEDERCI a questa Regione così ospitale, accogliente ed inesplorata.