6 - REGGIO EMILIA: tra erbazzone, ciccioli, tortelli, buon vino e dintorni
L’erbazzone reggiano, chiamato anche scarpazzone, racconta di un passato dove la comunità ebraica all’interno della città, tra integrazione e convivenza abbia avuto la sua influenza. Sembra sia stato un ebreo ad inventare questa sorta di torta salata che ricorda la torta di erbe amare degli ebrei.
Noi siamo golosissimi di erbazzone, ce ne siamo comprati un bel pezzettone al Panificio Melli in piazza S. Prospero, così come i ciccioli frolli, quest’ultimi davvero sono la massima espressione dell’ingegno contadino emiliano, da provare!
Tortelli? Sì, buoni, buonissimi. Un delizioso primo piatto, i turtè, come vengono chiamati qui, sono da provare e sicuramente in più varietà di ripieno.
Zona di Parmigiano Reggiano (la seconda parola ci dice già tutto!), di salumi tipici, di aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia (non solo a Modena, quindi si trova questo nobil condimento), ma anche di Lambrusco, il vino rosso frizzante che ben si accompagna ai cibi locali.
Noi a Reggio Emilia abbiamo pranzato allo Spigolo, in piazza Casotti, di media qualità e soprattutto comodo e strategico come tappa mentre si visita il centro storico.