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Le caravan a tetto sollevabile disponibili sul mercato

Caravan a tetto sollevabile

Abbiamo già trattato in passato l’argomento delle caravan a tetto sollevabile, però sempre in modo generico. Questa volta vediamo cosa propone in concreto il mercato a chi volesse acquistarne una.

Questo articolo sarà piuttosto breve perché, che mi risulti, sono solo tre i costruttori che si cimentano in questa nicchia di mercato: Hymer, Trigano e Niewiadow. So che esistono anche altri modelli, come la Go-Pod, inglese ma costruita in Portogallo, oppure la Kip olandese, però penso abbia senso fermarsi ai modelli realisticamente raggiungibili da un potenziale cliente italiano.
Prima di addentrarci nello specifico, capiamoci bene su cosa sia una caravan a tetto sollevabile, altresì detta “ribassata”: parliamo di caravan a tutti gli effetti, dove però l’altezza esterna e - di conseguenza - quella interna sono inferiori allo standard; per ottenere l’altezza interna utile per consentire ad una persona di rimanere eretta, una porzione del tetto si solleva: la connessione tra tetto mobile e struttura fissa può essere rigida o in tela.

 

HYMER

La Hymer ha in listino due linee di caravan a tetto sollevabile: la FEELING e l’iconica ERIBA TOURING. Quest’ultima è in effetti la vera capostipite del marchio Eriba che sta per ERIch BAchem, ideatore del primo modello realizzato con la collaborazione di Erwin Hymer negli anni ‘50. Successivamente, come fece la Piaggio con la Vespa e con identico esito negativo, la Hymer cercherà di pensionare la Touring proponendo una serie di alternative come la Eribette, la Futura e la Feeling: di tutte queste solo l’ultima resiste ma forse proprio perché nacque nel 2005 con l’intento di affiancare la Touring invece che sostituirla.

Eriba Touring

La forma così particolare è derivata dall’aeronautica con lo scopo, fondamentale per l’epoca, di ridurre al minimo il freno aerodinamico tipico di ogni rimorchio. Dalle costruzioni aeronautiche è presa poi anche la struttura, che è in tubolare metallico, ma non certo gli interni che hanno sempre sofferto, a mio parere, di una finitura molto pesante in stile prettamente germanico: legni abbastanza scuri, lampadari in stoffa, ante del mobilio con forme elaborate. Ora tutto questo è stato corretto con mobilio più moderno, ma ancora ci si sente un po’ tanto in un guscio. Il tetto alzabile è stondato e la connessione con il corpo della caravan è in tela.
La costruzione peculiare ne fa un mezzo molto robusto, al punto che fino a pochi anni fa di fatto non era previsto un telaio apposito tipo quello che montano le caravan standard. La forma fa percepire ingombri molto più limitati di quanto non siano nella realtà; gli interni, come dicevo, sono curatissimi ma l’impressione che si ha entrando nel mezzo è quella di trovarsi in un locale molto angusto, quasi soffocante per i modelli più piccoli.
Il prezzo di queste caravan sconta molto la robustezza e qualità dei materiali impiegati, ma anche l’iconico effetto moda “vintage”: per acquistare una Eriba Touring al momento in cui scrivo (marzo 2023) si deve essere pronti a sborsare dai quasi 26.000€ a 30.300€, ovviamente senza accessori che molte volte sono praticamente obbligatori.
Dimensioni da 506 x 200 cm a 599 x 210 ; la caravan più piccola, la Touring 310, non dispone di vano toilette.

Eriba Feeling

La storia della Feeling è molto diversa da quella della Touring: in questo caso non abbiamo il colpo di genio di persone che creano dal nulla su proprie idee, ma piuttosto un gruppo di tecnici che lavora su specifiche marketing nate da indagini di mercato. Questo non vuol dire che sia uscito un prodotto scadente o banale: semplicemente sono caravan ben costruite ma con un approccio emotivo a zero, ovvero incapaci di provocare emozioni.
Anche in questo caso il tetto è raccordato alla carrozzeria con tela; la linea esterna è molto pulita e tendenzialmente squadrata, con una lieve inclinazione del frontale.
Gli interni sono molto meno classici rispetto alla serie Touring, a me personalmente piacciono molto di più e danno la sensazione di ariosità e linearità che amo negli spazi angusti come la caravan.
Le misure sono da 607 x 217 a 695 x 225 mentre i costi partono da circa 26.200€ a 27.700€ ; tutti i modelli sono dotati di vano toilette.
  Eriba Feeling 515.jpg Eriba Feeling interni 1.jpg Eriba Feeling interni 2.jpg Eriba Touring 310.jpg Eriba Touring 540.jpg Eriba Touring interni 1.jpg Eriba Touring interni 2.jpg

 


TRIGANO

La Trigano nel tempo ha assorbito praticamente tutti i produttori francesi di ribassate quali Rapido, Fleurette e La Mancelle: fino a pochi anni fa proponeva solo una serie, la Rubis poi rinominata Silver, mentre adesso ha affiancato a questa anche una serie di caravan veramente piccole, le Mini-Freestyle.

Il regolamento autostradale francese prevede pedaggi inferiori per rimorchi fino a 2 metri d’altezza, ragion per cui le ribassate transalpine rimangono sempre sotto questi valori, contrariamente alle caravan Hymer che si aggirano sui 226 cm. Questa limitazione costringeva in passato ad avere un telaio inferiore in tubi di ferro a cui agganciare il telaio per il traino: questo portava ad un forte aumento dei pesi. Ultimamente ho visto usare telai più alti sotto il pavimento, per cui qualcosa è cambiato ma non so essere più specifico.

Trigano Silver Trend

La gamma Silver rappresenta la vera tradizione francese nel settore, con tetti rialzabili molto solidi e paretine laterali rigide a garantire un’abitabilità in sosta del tutto comparabile ad una caravan tradizionale; personalmente ho campeggiato a – 15°C senza alcun problema aggiuntivo rispetto ai mezzi a pareti fisse.
La forma molto squadrata di queste caravan garantisce un’eccellente abitabilità rispetto agli ingombri esterni, sicuramente superiore ai modelli di tradizione tedesca, con interni dotati di mobilio di forme più lineari e quindi d’effetto più arioso: per contro la struttura del mezzo è quella tradizionale comparabile ai modelli Trigano a pareti fisse (Caravelair e Sterckeman, per intenderci) e quindi meno particolare rispetto alla concorrenza teutonica.
I prezzi di listino in Francia, al momento in cui scrivo (marzo 2023), partono dai 21.600€ fino ai 23.300€ accessori esclusi; le misure timone incluso da 513 x 180 a 591 x 198 ; tutti i modelli sono dotati di vano toilette.

Trigano Mini-Freestyle

Questa gamma di caravan ultra-minimaliste sono una (relativamente) recente aggiunta al catalogo Trigano: si tratta di ribassate con tetto rialzabile leggero e paretine in tela; un modello ha porta laterale come da standard, mentre le altre hanno porta posteriore sia di dimensioni normali che estese, in modo da facilitare il carico di biciclette e moto.
Tutti gli interni hanno un approccio decisamente minimale, con mobilio molto semplice che crea un effetto sorprendentemente spazioso se si considerano le misure esterne; solo il modello più tradizionale prevede la presenza del vano toilette, mentre le altre sono più pensate nell’ottica di rifugio serale / notturno per coppie che vivono la vacanza con attrezzature per un uso diurno molto dinamico.
I prezzi di listino in Francia, al momento in cui scrivo (marzo 2023), partono dai 14.800€ fino ai 22.400€ accessori esclusi; il prezzo più alto si riferisce al modello rinforzato per il trasporto della moto. Solo il modello con porta laterale è dotato di vano toilette.
  Trigano MFreestyle 290.png Trigano MFreestyle 300 racing.jpg Trigano MFreestyle interni 1.jpg Trigano MFreestyle interni 2.jpg Trigano Silver Trend 350.jpg Trigano Silver Trend 442.jpg Trigano Silver interni 1.jpg Trigano Silver interni 2.jpg

 


NIEWIADOW

Non cercate la polacca Niewiadow in Italia: il marchio in quanto tale non è mai apparso sul mercato italiano per ovvie difficoltà di pronuncia; per trovare questa caravan dovete cercare la NUOVA ALLCAR, azienda impegnata anche nella realizzazione diretta di camper che – per me – sono tra i migliori esempi di come dovrebbe essere un cosiddetto “furgonato” se fosse progettato per l’uso che deve fare e non esclusivamente per la produzione di massa. Ma non cambiamo argomento.
Parliamo di un modello di caravan con la stessa scocca esterna ma allestito nel tempo in almeno tre configurazioni diverse; ho detto “nel tempo” perché la Niewiadow è sul mercato da almeno 50 anni senza variazioni di rilievo che non siano nell’aggiornamento della telaistica e – ovviamente – del mobilio. La scocca è totalmente in vetroresina e vanta una robustezza incredibile unita ad una leggerezza imbattibile, d’altronde il suo primo nome era 126 a significare che nasceva per essere trainata dalla FIAT 126 a quel tempo prodotta su licenza in Polonia.
Il prezzo da pagare per questa leggerezza è l’isolamento, che consiste in uno strato di velluto schiumato e quindi non può garantire le prestazioni termiche delle costruzioni tradizionali; il tetto sollevabile si alza di pochi centimetri e non è dotato di paretine ma solo di una semplice zanzariera. La linea della carrozzeria è molto particolare, la si ama per il suo fascino retro oppure la si detesta per lo stesso motivo: io la adoro ed ho accarezzato spesso il sogno di acquistarmene una, ma non posso permettermi di fondare un museo del plein air!
In uno spazio molto ridotto trovano spazio tre persone oppure una coppia per la quale è disponibile anche un vano toilette; purtroppo non sono riuscito a trovare un listino aggiornato, per cui vi invito a contattare direttamente l’importatore. Le dimensioni esterne sono 388 x 194 e l’altezza è di 218 , non bassa come i modelli francesi ma meno alta di quelli tedeschi.
  Niewiadow interni 1.jpg Niewiadow interni 2.jpg Niewiadow.jpg

CONCLUDENDO

Questa la situazione di mercato a meno di sviste da parte mia: ho ritenuto importante parlarne perché penso che questo genere di caravan abbiano molte frecce al proprio arco in un periodo nel quale vediamo venire avanti con prepotenza modelli di auto che non promettono molto margine ai fini del traino. Il ridurre l’impatto aerodinamico del rimorchio, infatti, può essere determinante per ridurre il consumo delle batterie e quindi garantire livelli di autonomia energetica meno penalizzanti rispetto a quelli attuali.
Personalmente, poi, ho fatto l’esperienza di possedere una ribassata che mi ha servito egregiamente per tanti anni e che ora è passata in gestione ad uno dei miei figli, che la utilizza al traino di una semplice Skoda Fabia 1200 cc. , a dimostrazione della versatilità di questi mezzi.

 

CREDITS: tutte le fotografie sono tratte dalla documentazione commerciale ufficiale dei relativi marchi

https://www.eriba.com/it/it

https://www.trigano.fr/com/caravans

https://niewiadow.pl/ e https://allcar.it/

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