SANT’ANGELO IN VADO: tra tartufo bianco, mosaici e bellezze storiche
Lasciamo il camper in sosta in un parcheggio vicino al supermercato COOP e le insegne che balzano subito agli occhi sono quelle della mostra mercato che ogni anno da ottobre si svolge qui per celebrare uno dei prodotti clou: il tartufo bianco.
A piedi ci incamminiamo per visitare quella che fu la Tifernum Mataurense, la città romana sulle sponde del Metauro vicino alla strada consolare Flaminia e parte dell’antica Massa Trabaria, la regione storica così chiamata perché da lì provenivano i tronchi per realizzare travi che che venivano trasportate a Roma lungo lungo il fiume Tevere.
Il paese è molto carino tra palazzi storici, chiese e deliziosi scorci che attendono solo di essere immortalati. Lo visitiamo a ritmo slow questo borgo, come del resto avrete capito è il nostro stile, passeggiando tra queste viuzze dove spunta ora la facciata di un edificio storico, ora un localino caratteristico e anche botteghe che vendono prodotti locali come le carni provenienti dai pascoli circostanti.
Curiosa la chiesa di San Filippo su base ottagonale, bella la piazza dove si trova il palazzo Comunale con la statua del Papa, ma la cosa più affascinante e straordinaria qui a Sant’Angelo in Vado è la Domus del Mito, ovvero la casa con mosaici che visitiamo accompagnati da una simpatica signora dell’Ufficio Turistico che ci introduce all’interno dell’area visitabile (ingresso a pagamento).
La parte visitabile è la metà circa di ciò che era la vera e propria Domus del Mito, un’area di 480 metri quadri contro i 1000 esistenti. I mosaici sono bellissimi, di grande fascino e soprattutto ben conservati, viene considerato il più cospicuo tesoro ritrovato nelle Marche negli ultimi anni. I pavimenti rappresentano soggetti vari a tema mitologico. C’è una leggenda che sostiene che la DOMUS fu un omaggio degli Dei per celebrare l’amore contrastato ma indissolubile tra il ricco romano Mennenio e la povera celtica Nicia. Una storia che narra anche di tartufo e una figura maschile in un mosaico ne riporterebbe uno in mano. Fermatevi all’ufficio turistico e fatevi consegnare i vari depliant che narrano di questa storia curiosa ma molto affascinante.
Salutiamo Sant’Angelo in Vado e ci apprestiamo a raggiungere una delle ultime tappe di questo itinerario alla scoperta della Valle del Metauro: Mercatello sul Metauro.