Da donna puntigliosa che sono, invece di mandare le misure a Larcos via mail, ho preferito di andarci di persona per conoscere da vicino l’azienda e per vedere le fasi di lavorazione. E’ stata una piacevolissima sorpresa, ora vi racconterò tutto!
Sono partita da casa una mattina prestissimo. Mio marito non ha potuto accompagnarmi e quindi ho guidato finché ho raggiunto la Larcos. Ho trovato, una volta arrivata, Annalisa, Sara, Lucia, Daniele e Carlo: i dipendenti dell’azienda. Quel giorno Andrea Costa – il titolare – non era presente ma la sua equipe mi ha accolta con grande calore famigliare. Siamo subito entrati in sintonia e dopo i convenevoli, siamo passati all'azione.
Sono stata guidata nel scegliere le stoffe consultando un totem che presentava tutti gli abbinamenti possibili. Essendo il lavoro fatto su misura, ogni cliente può infatti scegliere abbinamenti personalizzati prevedendo anche la possibilità di avere la seduta di un colore e lo schienale di una fantasia diversa abbinata.
Dove aver scelto la stoffa, siamo saliti sul camper ed è lì che ho avuto la prova della meticolosità e precisione con la quale questa azienda lavora. Seguendo passo passo le fasi di confezionamento, ho potuto constatare che qui si lavora ancora in modo artigianale garantendo al cliente la perfezione del lavoro finito. Le ragazze hanno operato come quando si va dalla sarta per farsi confezionare un abito si misura. Non si sono accontentate infatti di sapere il modello del camper e di usare delle dime ma, metro, matita e blocco appunti alla mano, hanno passato in rassegna tutti i cuscini ed annotato eventuali smussi, scassi o “tagli” per le cinture di sicurezza. Un vero e proprio lavoro ad hoc confezionato secondo i canoni di una volta. Là dove la struttura del camper era fuori standard (esempio la colonnina sotto ai poggiatesta), le ragazze, hanno ricoperto la sagoma con della carta leggera e ne hanno ricostruito a mano la forma. Un lavoro da certosini che però, ad opera finita, ha garantito l’aderenza totale e la perfezione nel confezionamento. E’ stato entusiasmante osservare la precisione e l’accuratezza con la quale Annalisa e Sara lavoravano. Ragionando ad alta voce, si confrontavano e stabilivano, a seconda delle caratteristiche specifiche del camper, cosa fare e come realizzare le coperture. In tutto questo, nonostante fossero loro le registe del lavoro, non mancavano mai di chiedere un mio parere e questo, devo dire, mi ha fatto sentire protagonista attiva del nuovo allestimento del mio camper.