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CAMPERTOGNO (e dintorni): paesaggi e scorci da favola
Merita di essere visitato anche soltanto per la radice del nome che evoca il nostro amato veicolo ricreazionale… Ma chissà perché ha questo nome? Su Wikipedia c’è una spiegazione che se volete vi invitiamo a leggere, resta il fatto che a noi piace tanto la parola “camper” e quindi partiamo già ottimisti che questo paese qualcosa di bello da offrire abbia.
Parcheggiamo il nostro mezzo nel parcheggio un po’ fuori paese.
Siamo a quota 827 metri slm e il paese si è sviluppato sulle due sponde della Sesia, una curiosità: come Varallo e Carcoforo è inserito nel circuito dei Comuni Fioriti.
A piedi raggiungiamo questo borgo dove si trovano chiese ed oratori sparsi sul territorio, l’edificio che spicca maggiormente nel centro storico è il complesso della chiesa di San Giacomo con adiacente il Museo, vi consigliamo di ammirare la meravigliosa meridiana dove oltre alle ore lo gnomone indica anche il mese dell’anno.
Il nome di Campertogno è legato anche a
Frà Dolcino, l’eretico narrato da Dante, che qui si rifugiò dopo la battaglia di Romagnano, ripensandoci bene trovammo cenni di questo personaggio storico anche nell’Oasi Zegna che non è lontana da qui (vedi nostro diario di viaggio →
OASI ZEGNA: polmone verde del Biellese).
Bello anche il ponte storico che attraverso la Sesia che sorpassiamo per raggiungere la sponda destra orografica del fiume, vorremmo raggiungere la Madonna Incoronata del Callone un santuario che dista una ventina minuti percorrendo un sentiero CAI.
Incerti sul daffare se raggiungerlo o meno tralasciando altre scoperte, si avvicina a noi una signora del posto che vedendoci indecisi ci propone di seguirla in direzione Mollia dove lei vive e ci mostrerà alcune “chicche” di questi luoghi.
Accettiamo la proposta allettante e insieme iniziamo a camminare su questa pedonale che costeggia la Sesia dove non mancano deliziosi oratori con affreschi, fontane e scorci unici.
La prima frazione che incontriamo si chiama RUSA qui scorre il torrente Arogna, è il paese natale del pittore Camillo Verno (1870-1942), la piazzetta di questo piccolissimo paese è davvero una bomboniera, ma la cosa più bella è la casa dell’artista che ci mostra la gentile signora che ci accompagna; l’edificio è in stile architettonico eclettico rococò e sembra uscita dal mondo delle favole.
Proseguiamo la camminata verso MOLLIA dove si trovano alcuni presepi molto particolari realizzati con il legno, la signora che vive qui ci saluta e ci indica di raggiungere la frazione GRAMPA che merita di essere visitata. La ringraziamo di averci accompagnato in queste scoperte e noi proseguiamo per raggiungere questo pugno di case con scorci davvero deliziosi.
Il sole sta iniziando a calare, l’inverno purtroppo non regala molte ore di luce… ahimè, così decidiamo di rientrare al camper percorrendo la stessa strada pedonale dell’andata consapevoli che ci sarebbero stati tantissimi altri paesini qui attorno da visitare e che questo era soltanto un piccolo assaggio.
Lasciamo Campertogno e decidiamo di raggiungere una località davvero molto speciale.
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