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CARCOFORO – villaggio ideale d’Italia
Da Campertogno sono circa una trentina di chilometri e 477 metri di dislivello percorrendo una strada di montagna in questo periodo dell’anno poco trafficata, siamo in gennaio e ormai sono le ore 18.00.
Questo incantevole villaggio montano è frequentato maggiormente d’estate, in inverno è però incantevole e magico. La rivista Airone nel 1991 ha indicato Carcoforo come “villaggio ideale d’Italia”, come Varallo e Campertogno è inserito nei Comuni fioriti.
Cerchiamo invano l’area attrezzata e scopriamo che d’inverno viene trasformata in centro fondo, così sostiamo ad inizio paese in un piccolo parcheggio.
Siamo a quota 1304 metri slm, l’aria è più frizzantina rispetto a quella trovata nei giorni scorsi giù a valle.
La cortina di montagna che fanno da sfondo a questa pittoresca conca, un po’ di neve dappertutto e le luci della sera ci danno il benvenuto qui a Carcoforo e ci invitano ad uscire per ammirare il tutto.
Decidiamo di assaggiare piatti locali e ci fermiamo alla Frangalla dove tra polenta, miacce, sparoi e grolla ci buttiamo a capofitto nelle tradizioni enogastronomiche del luogo. Voi vi chiederete: che cosa sono le miacce e gli sparoi? Stessa domanda che abbiamo posto noi alla cameriera della Frangalla, sono in entrambi i casi delle cialde farcite. La grolla forse non ha bisogno di tante spiegazioni, si trova principalmente in valle d’Aosta… che poi dalla Valsesia non è poi così lontana, contiene caffè, grappa, altri amari, zucchero, limone oppure arancio. Viene chiamata anche grolla dell’amicizia.
Il cartello “Benvenuti a Carcoforo” che vediamo al risveglio guardando fuori dalla finestra della cucina del camper e le montagne innevate ci danno il buongiorno, ci affrettiamo ad uscire per vedere il paese illuminato dalla luce del sole.
L’arco della Buona accoglienza del 1734 è la porta d’accesso al borgo, uno dei più piccoli della Valsesia, dove le tipiche case in legno e pietra raccontano le origini del luogo, il tutto abbellito da affreschi, meridiane, scorci e viuzze caratteristiche.
Da non perdere il bellissimo affresco realizzato dal pittore locale Eugenio Rappa su Casa Cantore che si trova ad inizio paese.
Immaginiamo quanto possa essere affascinante d’estate con passeggiat full immersion nella natura. C’è pure il sentiero natura che non percorriamo perché c’è neve e non abbiamo gli scarponi adatti.
Prima di partire, presso la fattoria che si trova adiacente al parcheggio dove siamo in sosta acquistiamo un pezzo di formaggio, il nostro souvenir di Carcoforo…
Ultimo ma non ultimo paese che andremo a visitare è una “chicca” che ci ha indicato la gentile signora di Campertogno: RIMA - Alto Sermenza.
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