The never ending story
Non posso fare la cronologia di tutte le modifiche, alcune “definitive” da subito al contrario di altre che si sono succedute nel tempo, magari ha più senso raccontare com’è ora la situazione.
Attualmente la cucina è la parte rimasta più fedele all’impianto iniziale, con l’aggiunta però di un aspiratore a parete e di qualche dettaglio poco impattante.
Quello che invece è cambiato profondamente è l’impianto di scarico dei lavelli: con l’aiuto di Lorenzo Gnaccarini installammo un polmone di passaggio che funge da sifone per entrambi gli scarichi (cucina e bagno); da questo partono due tubazioni, una diretta all’esterno e l’altra alla toilette: entrambe sono dotate di attacco rapido e rubinetto, in modo che il serbatoio mobile di scarico possa essere stivato all’interno durante il viaggio e le soste in parcheggio, mentre nei campeggi viene collegato direttamente all’esterno.
Parliamo quindi del vano toilette, nel quale – oltre al riposizionamento del lavabo – sono stati ricavati un mobiletto a parete e uno a giorno; il rubinetto del lavabo è stato sostituito da un normale miscelatore di qualità “brico”, mentre il comando alla pompa dell’acqua viene dato da un pulsante a pavimento: in questo modo le mani sono libere e l’acqua viene solo quando richiesta, con notevole riduzione dei consumi!
Infine la toilette è stata letteralmente tappezzata di specchi per aumentare la percezione di spazio e vederci meglio nel trucco e parrucco (ovviamente per chi ha di che truccarsi e parruccarsi!). Nota tecnica: gli specchi sono in materiale plastico, più resistente agli urti e più leggero, sebbene distorca un po’ l’immagine.
Passando alla parte abitativa, l’armadio è rimasto uguale all’esterno sebbene l’interno sia stato dotato di ripiani, che noi troviamo molto più comodi della barra per appendere i capi. Il ripiano più in basso è poi apribile per consentire l’ispezione della zona dietro alla stufa. Questa è una Truma S2200 con aspirazione e camino a parete: sovrabbondante per potenza in un ambiente così piccolo, per me risulta un modello eccellente in tutti i sensi. Quando pensai alla sostituzione della stufa nel camper (leggi articolo → Sostituzione della stufa in un camper) avrei preso questa, se non fosse che Truma ne limita l’utilizzo alle sole caravan … Alla stufa ho accoppiato la ventilazione Trumavent a 12V, canalizzando l’aria in bagno, ai piedi della dinette e sotto il semi-letto fisso.
Di fronte all’armadio vi è un mobiletto TV, che per noi in campeggio è bestemmia, quindi in realtà abbiamo sempre usato questo mobile come dispensa: nel tempo ha subito modifiche e contromodifiche interne; attualmente prevede un paio di ripiani e un portabottiglie (per un trasporto “sicuro”), inoltre è presente una serie di prese elettriche di cui una espressamente dedicata ad un’eventuale termosifone ad olio di bassa potenza.
I pensili non sono cambiati, ma ne è stato rinforzato l’attacco alle pareti e sono state montate guarnizioni sugli sportelli per limitare rumore e usura. Riguardo al rinforzo del mobilio alle pareti: è stata una necessità per tutti i mobili, visto che tendevano tutti a staccarsi, sicuramente per la bassa rigidità del telaio originale. A tal proposito, presso un’officina specializzata ho fatto rinforzare il telaio esterno e il collegamento tra questo e la struttura, mentre presso un’altra officina autorizzata ho fatto modificare leggermente l’angolazione dei bracci delle sospensioni per permettere loro di essere più morbide sugli ostacoli.
Tornando all’interno, la parte anteriore è stata rivoluzionata per un uso di coppia: ho creato una piccola dinette a due posti, esattamente sull’asse ruote, affiancata da un semi-letto matrimoniale con doghe, materasso “serio” e paretine anticondensa. In questo modo il letto si completa in modo molto veloce e senza sforzo, inoltre solo la parte terminale delle gambe appoggia su cuscini “standard” mentre il grosso del corpo appoggia su un vero letto, con un incremento inimmaginabile del comfort, e con una misura di tutto rispetto di 160 x 190 cm; chiaramente questa modifica l’abbiamo fatta quando siamo rimasti soli mia moglie ed io e quindi non aveva più senso tenere una dinette grande. Mi ha fatto molto piacere vedere che recentemente la Trigano stessa ha proposto la medesima soluzione!
(trasformazione dinette)
Sotto al semi-letto adesso c’è un grande gavone a tutta larghezza, accessibile sia dal portello originale di destra che da quello aggiunto a sinistra: cerchiamo sempre di caricarlo con poco peso per non affossare il timone, ma fa molto comodo. Sotto la panchetta della dinette di destra c’è un piccolo vano di stivaggio e il caricabatteria, con la ruota di scorta immediatamente adiacente; sotto la panchetta di sinistra invece abbiamo il boiler elettrico Truma, la batteria e una tanica da 10 litri d’acqua pulita. Apro un paio di parentesi sull’impianto elettrico e su quello idrico.
La 230V entra e alimenta il frigo, la cappa, il boiler e un caricabatteria Bosch (oltre ad alcune prese); tutto il resto dell’impianto funziona a 12V alimentato dalla batteria che è una classica batteria da automobile da 45Ah: per l’impiego che ne facciamo noi questa basta e avanza, non è come nel camper dove è necessario un tipo di batteria nato appositamente per i servizi. Questa che abbiamo adesso è la seconda batteria, la prima è durata 8 anni … siamo contenti così! Quindi il 12V alimenta le luci (tutte led), la ventilazione della stufa, le pompe dell’acqua (ma non il frigo!). L’impianto è completamente disconnesso dall’automobile perché ho sempre avuto il terrore di trovarmi con l’auto morta dopo una sosta fuori dalle strutture, per esempio quando viaggiamo per raggiungere mete lontane.
Per quanto concerne l’impianto idrico, dello scarico abbiamo detto, mentre la parte delle acque chiare si compone di due taniche separate con due pompe: una serie di rubinetti e deviatori elettrici consente di utilizzare la tanica da 10 litri interna posizionata sull’asse ruote, oppure la tanica esterna da 20 litri nel gavone anteriore, oppure di riempire la tanica interna utilizzando l’acqua di quella esterna, per rabbocchi senza rischi di bagnare l’interno.
(scarico grigie interno ed esterno)
L’uso della doppia tanica si spiega con il seguente ragionamento: in viaggio il serbatoio posizionato esternamente sul timone è sempre vuoto e si usa quello interno, posizionato in basso sull’asse ruote e quindi in posizione ottimale ai fini della dinamica di viaggio; all’arrivo in campeggio viene riempito il serbatoio esterno, in modo da avere una riserva maggiore e gestibile con più facilità.
Oltre ai due serbatoi è poi presente un piccolo boiler elettrico Truma da 5 litri.
Commenti
J’ai acheté le même modèle mais malheureusement un des 4 angles fuit lorsqu’il pleut. Je n’ai pas vu ce problème lors de la vente...je dois réparer et il me faut des photos de l’étanchéité en bas des angles du toit pour comprendre et traiter ce problème.
Merci pour ton aide...Michel en France
Salve,
mi fa molto piacere trovare una persona che condivide una certa filosofia!! Per andare sul pratico e cercare di aiutarti, la prima cosa che dovresti verificare è l’effettiva esistenza di una rete vendita in Italia; ho consultato il sito www.silver.camp e sembrerebbe che ci siano due concessionari delle caravan ribassate Trigano, entrambi in Lombardia: Brian Caravan a Osnago (LC) e Gest Camp a Gallarate (VA). Quindi magari rintraccia i contatti via internet e prova a sentire da loro.
Altra possibilità è quella di acquistare un mezzo nuovo in un’altra nazione dell’Unione Europea: qui sinceramente non capisco il blocco posto dalla Motorizzazione di Belluno, perché se le carte sono in regola (e non vedo come potrebbero non esserlo), loro sono obbligati a nazionalizzarti la caravan. Il mio consiglio è comunque sempre quello di appoggiarsi ad un’agenzia di pratiche auto che sia esperta in questo tipo di operazioni, del resto abbastanza comuni sulle vetture: pagherai qualcosa in più, ma ti togli molti pensieri, oltre al fatto che in genere negli enti pubblici ascoltano con più attenzione un addetto al lavori rispetto ad un privato. Ultima possibilità l’acquisto dell’usato: difficile trovare in Italia (tempo addietro avevo messo in vendita la mia, ma poi ho deciso di tenerla e comunque le richieste erano tra il poco e il nulla), ma all’estero è meno complesso. Io feci esattamente così, però anche qui c’è la questione della nazionalizzazione che, comunque, dovrebbe essere ancora più semplice che per il nuovo.
Non saprei che altro suggerirti, ci vuole tanta pazienza e costanza quando si decide di uscire dalla strada del “quello che fanno tutti”!
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