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Una caravan speciale

caravan cesare

Vi porto alla scoperta della mia roulotte (e le sue trasformazioni)

di Cesare Tomasini

Dopo il successo planetario conseguito dalla presentazione del mio furgone “Bubble” (se hai perso l'articolo, no problem... Eccolo → Signore e signori: ecco a voi BUBBLE!), incoraggiato da centinaia di migliaia di mail, mi decido a presentarvi anche la mia caravan
Anche qui ovviamente ho scherzato non poco, però in effetti ho pensato che sarebbe stato perlomeno equo presentare, oltre al mio camper, anche la mia caravan con i criteri che ne hanno guidato la scelta e l’evoluzione che ha avuto nel tempo; vedrete che nel tempo ho modificato il mezzo in maniera anche sostanziale, però ho sempre curato che gli interventi che potevano influenzare il comportamento su strada, e quindi la sicurezza, venissero effettuati da officine specializzate in caravan.


 

Presentazione

Utilizzo Sosta pranzo Danimarca

Il mezzo è una Trigano Rubis 310 del 2004, acquistata di seconda mano ma praticamente nuova nel 2006: siamo arrivati a più di 67500 km e 750 notti e ultimamente ne condividiamo l’uso con uno dei miei figli e sua moglie.
Vidi il modello al Caravan Salon di Düsseldorf del 2005 e me ne innamorai, ma non era importata in Italia, per cui iniziai a cercare e la trovai da un concessionario a Monaco di Baviera: il primo proprietario, un signore tedesco ottantenne, la usò talmente poco che neppure i fornelli mostravano di essere mai stati utilizzati. So che per qualcuno può sembrare strano andare ad acquistare in Germania, però per dove abito io la distanza con il concessionario era paragonabile alla distanza con i concessionari della via Pontina, a Roma, quindi nulla di particolarmente trascendentale.


 

Quale uso volevo farne

Utilizzo Sosta pranzo Francia

Come sapete per me questa è la domanda chiave per determinare una scelta d’acquisto; venivo da una caravan che non esito a definire eccellente, una Adria Prima 350 acquistata nuova nel 1991, quindi ormai con 15 anni alle spalle.

Questa caravan era stata modificata da me in modo così radicale da ricavarne 5 posti letto “da adulti” mantenendo al tempo stesso le funzioni di base, anzi ampliandole; 15 anni vissuti molto intensamente, tantissimi chilometri e tantissimi bei ricordi però il mezzo stava invecchiando e apparivano anche alcuni segni preoccupanti d’infiltrazione. Oltre a questo, purtroppo l’immatricolazione prevedeva 650 chilogrammi a pieno carico quando la caravan vuota, uscita dal concessionario, ne pesava 720: purtroppo questo era un malvezzo diffusissimo in Italia a quell’epoca però ti esponeva sempre al rischio di essere multato o – peggio – di non vedersi riconosciuta la copertura assicurativa in caso di sinistro.
Deciso il cambio, pensammo che i ragazzi, ormai teenager, ci avrebbero seguito ancora per poco (come poi effettivamente successe) e d’altronde avrebbero potuto utilizzare una tenda d’appoggio alla caravan, come fanno regolarmente i loro coetanei stranieri. Quindi due posti sarebbero bastati e questo avrebbe consentito anche di ridurre gli ingombri esterni per poter sfruttare meglio il mezzo nei week end e nei piccoli ponti da trascorrere in giro per l’Italia.


 

Perché proprio quella caravan

Utilizzo Sosta turismo

La Rubis non ha certo l’appeal di altre caravan, per esempio la Niewiadow (in Italia le conosciamo come AllCar, per intenderci), la T@b o le Eriba: se si iniziano a vedere le schede tecniche però le cose cambiano. Innanzitutto la Rubis 310 era una caravan completa: un matrimoniale di dimensioni molto ampie, armadio decente, pensili, cucina completa e toilette con WC a cassetta e lavandino mettono completamente fuori gioco le prime due concorrenti. Se poi andiamo alle dimensioni esterne non ce n’era per nessuno, di più piccolo c’era solo l’Eriba Puck, che però non aveva il vano toilette e poi era davvero claustrofobica. Infine le paretine rigide alzabili del tetto garantiscono una protezione 4 stagioni che Eriba e Niewiadow non hanno (quest’ultima è molto deficitaria anche per l’isolamento delle pareti).
Quindi una caravan che è grande dentro e piccola fuori, arredata in modo piacevole e che consente un uso a tutto tondo. Pensate che la larghezza esterna è di soli 185 cm, in Motorizzazione la misurarono due volte perché non ci volevano credere!


 

Primo utilizzo e – ovviamente! - prime modifiche

Tendalino

La prima modifica fu la sostituzione del tendalino originale da 180 cm con l’F35 da 270 cm che avevamo dai tempi del furgone VW T4; finite poi le pratiche di nazionalizzazione, facemmo la prima uscita in un week end di inizio luglio 2006 alle pendici del Monte Grappa: immediatamente realizzammo che il tavolo era troppo pesante e scomodo per usarlo in appoggio alla parete, quindi acquistammo una struttura per alzarlo e abbassarlo; inoltre trovammo la posizione del lavabo della toilette poco pratica perché non ci si sedeva comodi “sul trono”, quindi nelle settimane successive sostituimmo il lavabo originale con uno a ribalta posizionato alle spalle della tazza, al posto di un piccolo stipetto.



The never ending story

Non posso fare la cronologia di tutte le modifiche, alcune “definitive” da subito al contrario di altre che si sono succedute nel tempo, magari ha più senso raccontare com’è ora la situazione.

CucinaCucina

Attualmente la cucina è la parte rimasta più fedele all’impianto iniziale, con l’aggiunta però di un aspiratore a parete e di qualche dettaglio poco impattante.

Quello che invece è cambiato profondamente è l’impianto di scarico dei lavelli: con l’aiuto di Lorenzo Gnaccarini installammo un polmone di passaggio che funge da sifone per entrambi gli scarichi (cucina e bagno); da questo partono due tubazioni, una diretta all’esterno e l’altra alla toilette: entrambe sono dotate di attacco rapido e rubinetto, in modo che il serbatoio mobile di scarico possa essere stivato all’interno durante il viaggio e le soste in parcheggio, mentre nei campeggi viene collegato direttamente all’esterno.

Toilette Lavabo ribaltaToilette Lavabo ribalta

Parliamo quindi del vano toilette, nel quale – oltre al riposizionamento del lavabo – sono stati ricavati un mobiletto a parete e uno a giorno; il rubinetto del lavabo è stato sostituito da un normale miscelatore di qualità “brico”, mentre il comando alla pompa dell’acqua viene dato da un pulsante a pavimento: in questo modo le mani sono libere e l’acqua viene solo quando richiesta, con notevole riduzione dei consumi!

Infine la toilette è stata letteralmente tappezzata di specchi per aumentare la percezione di spazio e vederci meglio nel trucco e parrucco (ovviamente per chi ha di che truccarsi e parruccarsi!). Nota tecnica: gli specchi sono in materiale plastico, più resistente agli urti e più leggero, sebbene distorca un po’ l’immagine.

Rinforzo del mobilio ArmadioRinforzo del mobilio Armadio

Passando alla parte abitativa, l’armadio è rimasto uguale all’esterno sebbene l’interno sia stato dotato di ripiani, che noi troviamo molto più comodi della barra per appendere i capi. Il ripiano più in basso è poi apribile per consentire l’ispezione della zona dietro alla stufa. Questa è una Truma S2200 con aspirazione e camino a parete: sovrabbondante per potenza in un ambiente così piccolo, per me risulta un modello eccellente in tutti i sensi. Quando pensai alla sostituzione della stufa nel camper (leggi articolo → Sostituzione della stufa in un camper) avrei preso questa, se non fosse che Truma ne limita l’utilizzo alle sole caravan … Alla stufa ho accoppiato la ventilazione Trumavent a 12V, canalizzando l’aria in bagno, ai piedi della dinette e sotto il semi-letto fisso.

Di fronte all’armadio vi è un mobiletto TV, che per noi in campeggio è bestemmia, quindi in realtà abbiamo sempre usato questo mobile come dispensa: nel tempo ha subito modifiche e contromodifiche interne; attualmente prevede un paio di ripiani e un portabottiglie (per un trasporto “sicuro”), inoltre è presente una serie di prese elettriche di cui una espressamente dedicata ad un’eventuale termosifone ad olio di bassa potenza.

Rinforzo del mobilio PensiliRinforzo del mobilio Pensili

I pensili non sono cambiati, ma ne è stato rinforzato l’attacco alle pareti e sono state montate guarnizioni sugli sportelli per limitare rumore e usura. Riguardo al rinforzo del mobilio alle pareti: è stata una necessità per tutti i mobili, visto che tendevano tutti a staccarsi, sicuramente per la bassa rigidità del telaio originale. A tal proposito, presso un’officina specializzata ho fatto rinforzare il telaio esterno e il collegamento tra questo e la struttura, mentre presso un’altra officina autorizzata ho fatto modificare leggermente l’angolazione dei bracci delle sospensioni per permettere loro di essere più morbide sugli ostacoli.

Tornando all’interno, la parte anteriore è stata rivoluzionata per un uso di coppia: ho creato una piccola dinette a due posti, esattamente sull’asse ruote, affiancata da un semi-letto matrimoniale con doghe, materasso “serio” e paretine anticondensa. In questo modo il letto si completa in modo molto veloce e senza sforzo, inoltre solo la parte terminale delle gambe appoggia su cuscini “standard” mentre il grosso del corpo appoggia su un vero letto, con un incremento inimmaginabile del comfort, e con una misura di tutto rispetto di 160 x 190 cm; chiaramente questa modifica l’abbiamo fatta quando siamo rimasti soli mia moglie ed io e quindi non aveva più senso tenere una dinette grande. Mi ha fatto molto piacere vedere che recentemente la Trigano stessa ha proposto la medesima soluzione!

(trasformazione dinette)

  Dinette originale.jpg Dinette originale_in uso.jpg Dinette-Letto_Paretine anticondensa.jpg Dinette-Letto_Spazio sotto letto.jpg Dinette-Letto_Tavolino posiz viaggio.jpg Dinette-Letto_costruzione.jpg Dinette-Letto_panca destra_Caricabatterie e Ruota scorta.jpg Dinette-Letto_panca sinistra_Impianti.jpg Dinette-Letto_tappezzerie attuali.jpg Dinette-Letto_tappezzerie provvisorie.jpg


Sotto al semi-letto adesso c’è un grande gavone a tutta larghezza, accessibile sia dal portello originale di destra che da quello aggiunto a sinistra: cerchiamo sempre di caricarlo con poco peso per non affossare il timone, ma fa molto comodo. Sotto la panchetta della dinette di destra c’è un piccolo vano di stivaggio e il caricabatteria, con la ruota di scorta immediatamente adiacente; sotto la panchetta di sinistra invece abbiamo il boiler elettrico Truma, la batteria e una tanica da 10 litri d’acqua pulita. Apro un paio di parentesi sull’impianto elettrico e su quello idrico.

La 230V entra e alimenta il frigo, la cappa, il boiler e un caricabatteria Bosch (oltre ad alcune prese); tutto il resto dell’impianto funziona a 12V alimentato dalla batteria che è una classica batteria da automobile da 45Ah: per l’impiego che ne facciamo noi questa basta e avanza, non è come nel camper dove è necessario un tipo di batteria nato appositamente per i servizi. Questa che abbiamo adesso è la seconda batteria, la prima è durata 8 anni … siamo contenti così! Quindi il 12V alimenta le luci (tutte led), la ventilazione della stufa, le pompe dell’acqua (ma non il frigo!). L’impianto è completamente disconnesso dall’automobile perché ho sempre avuto il terrore di trovarmi con l’auto morta dopo una sosta fuori dalle strutture, per esempio quando viaggiamo per raggiungere mete lontane.

Utilizzo Pernotto sosta liberaUtilizzo Pernotto sosta libera

Per quanto concerne l’impianto idrico, dello scarico abbiamo detto, mentre la parte delle acque chiare si compone di due taniche separate con due pompe: una serie di rubinetti e deviatori elettrici consente di utilizzare la tanica da 10 litri interna posizionata sull’asse ruote, oppure la tanica esterna da 20 litri nel gavone anteriore, oppure di riempire la tanica interna utilizzando l’acqua di quella esterna, per rabbocchi senza rischi di bagnare l’interno.

(scarico grigie interno ed esterno)

  Scarico grigie_esterno.jpg Scarico grigie_interno.jpg

L’uso della doppia tanica si spiega con il seguente ragionamento: in viaggio il serbatoio posizionato esternamente sul timone è sempre vuoto e si usa quello interno, posizionato in basso sull’asse ruote e quindi in posizione ottimale ai fini della dinamica di viaggio; all’arrivo in campeggio viene riempito il serbatoio esterno, in modo da avere una riserva maggiore e gestibile con più facilità.

Oltre ai due serbatoi è poi presente un piccolo boiler elettrico Truma da 5 litri.


 

Mamma mia che confusione!

Rileggendomi mi rendo conto che, a dispetto della mia determinazione a rimanere generico, mi sono addentrato nei dettagli in modo pedante; credo quindi utile elencare le linee guida che hanno ispirato le tante modifiche.

1. Il mezzo deve essere sempre a misura dell’impiego che se ne fa.
Quindi le modifiche iniziali, figlie di un uso come mezzo base di una famiglia di 5 persone, non potevano soddisfare l’uso attuale in coppia. Comunque sempre applicando il concetto di “abitacolo viaggiante” e non di “casetta su ruote”.

2. La caravan deve essere robusta, visto che di chilometri ne fa tanti.
Quindi mobili rinforzati negli attacchi alle pareti, telaio rinforzato dove necessario, modifica alla geometria delle sospensioni per ammorbidirne il comportamento (telaio e sospensioni ovviamente vanno curate da personale esperto in apposite officine).

3. Costante attenzione al peso e alla distribuzione dei pesi.
Quindi riposizionamento della ruota di scorta, posizionamento degli impianti in basso e al centro, sistema “della doppia tanica”, costruzione mobilio in compensato leggero rinforzato da travetti.

4. Scarichi zero in sosta libera, per evitare multe e per diffondere l’educazione nel viaggiare plein air.
Quindi scarico grigie interno, uso serbatoio chiare interno

5. Comodità abitativa.
Quindi letto ultracomodo, assenza di tavoli pesanti da manovrare, uso del lavabo reclinabile in toilette, armadio a ripiani, prese elettriche dove servono, canalizzazione del riscaldamento, acqua calda.

Spero che questa descrizione sia stata di vostro interesse: chiaramente si tratta di spunti, idee e logiche che magari possono servirvi nel rendere il vostro mezzo (caravan o camper che sia) ancora più gradevole e disegnato sulle vostre esigenze specifiche perché, vivaddio!, siamo tutti diversi l’uno dall’altro e tutti un po’ speciali.

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Commenti   

0 #4 Michel 2023-12-11 09:12
Scuse, mais la traduction ne doit pas être bonne...
0 #3 Michel 2023-12-11 09:09
Bonjour, merci pour ce reportage sur la Rubis 310.
J’ai acheté le même modèle mais malheureusement un des 4 angles fuit lorsqu’il pleut. Je n’ai pas vu ce problème lors de la vente...je dois réparer et il me faut des photos de l’étanchéité en bas des angles du toit pour comprendre et traiter ce problème.
Merci pour ton aide...Michel en France
0 #2 Cesare T. 2022-02-14 21:29
Citazione Ivano Sacchet:
Ciao, sono Ivano e la tua descrizione é stata utilissima e ti ammiro per quello che hai fatto. Io mi rivedo in te con tutta la passione che ci hai messo. Sono alla ricerca disperata del stesso modello ma in Italia non ne trovo e l'importazione mi crea notevoli ostacoli con la Motorizzazione di Belluno.Puoi darmi una dritta??? Grazie infinite Ivano

Salve,
mi fa molto piacere trovare una persona che condivide una certa filosofia!! Per andare sul pratico e cercare di aiutarti, la prima cosa che dovresti verificare è l’effettiva esistenza di una rete vendita in Italia; ho consultato il sito www.silver.camp e sembrerebbe che ci siano due concessionari delle caravan ribassate Trigano, entrambi in Lombardia: Brian Caravan a Osnago (LC) e Gest Camp a Gallarate (VA). Quindi magari rintraccia i contatti via internet e prova a sentire da loro.
Altra possibilità è quella di acquistare un mezzo nuovo in un’altra nazione dell’Unione Europea: qui sinceramente non capisco il blocco posto dalla Motorizzazione di Belluno, perché se le carte sono in regola (e non vedo come potrebbero non esserlo), loro sono obbligati a nazionalizzarti la caravan. Il mio consiglio è comunque sempre quello di appoggiarsi ad un’agenzia di pratiche auto che sia esperta in questo tipo di operazioni, del resto abbastanza comuni sulle vetture: pagherai qualcosa in più, ma ti togli molti pensieri, oltre al fatto che in genere negli enti pubblici ascoltano con più attenzione un addetto al lavori rispetto ad un privato. Ultima possibilità l’acquisto dell’usato: difficile trovare in Italia (tempo addietro avevo messo in vendita la mia, ma poi ho deciso di tenerla e comunque le richieste erano tra il poco e il nulla), ma all’estero è meno complesso. Io feci esattamente così, però anche qui c’è la questione della nazionalizzazione che, comunque, dovrebbe essere ancora più semplice che per il nuovo.
Non saprei che altro suggerirti, ci vuole tanta pazienza e costanza quando si decide di uscire dalla strada del “quello che fanno tutti”!
0 #1 Ivano Sacchet 2022-02-14 10:23
Ciao, sono Ivano e la tua descrizione é stata utilissima e ti ammiro per quello che hai fatto. Io mi rivedo in te con tutta la passione che ci hai messo. Sono alla ricerca disperata del stesso modello ma in Italia non ne trovo e l'importazione mi crea notevoli ostacoli con la Motorizzazione di Belluno.Puoi darmi una dritta??? Grazie infinite Ivano

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