Sabbionara e Avio: un maestoso castello e borghi nella bassa Vallagarina
Tra olivi, lecci e distese di vigneti, spicca questa fortezza dei signori di Castelborgo donata al FAI. Ne vale una sosta e una visita
di Marzia Mazzoni
Adoriamo i castelli, da sempre e chi ci segue lo sa bene. Immedesimarsi nella storia che gira attorno a questi manieri, rocche e fortezze, dove un intreccio di dame e cavaliere, politica e amori, a volte pure un fantasma creano un’atmosfera suggestiva e di grande fascino.
Il castello di Avio in provincia di TRENTO, ben visibile dall’autostrada A22, proprio a ridosso dell’uscita ALA-AVIO è da tempo che è annotato nella nostra lista dei desideri dei luoghi da visitare (ne abbiamo parlato QUI → Viaggi da realizzare: la lista dei desideri).
L’occasione è arrivata con le giornate FAI di primavera e l’offerta di tante proposte e modalità per la sua visita. Prenotiamo e iniziamo a documentarci di questa fortezza posta sulla sommità di uno sperone del Monte Vignola, che domina la Vallagarina attraversata dal fiume Adige, in attesa di vederla e scoprirla nei suoi vari aspetti.
Sostiamo con il camper presso l’agricamping Erta, posto all’inizio del paese di Sabbionara, una frazione di Avio. Siamo ad un’altitudine di m 152 s.l.m. e la cornice scenografica del monte Baldo associata alle distese di vigneti creano un contesto davvero spettacolare, spicca in posizione strategica il Castello di Avio, il protagonista della nostra presenza qui.
Ecco il video ricordo di questa bellissima esperienza
Sabbionara di Avio: il borgo
È sabato. Oggi vogliamo visitare i due borghi e goderci il paesaggio. Lasciato il camper, ci incamminiamo a piedi verso SABBIONARA (TN).
Il primo edificio che incontriamo è la chiesa di S. Vigilio con adiacente il cimitero. Una semplice facciata a due spioventi, preceduta da un portico.
La stretta via del paese ci immette in una grandiosa piazza dove si trova la chiesa di San Bernardino, ne vale una visita all’interno per ammirare gli stucchi e le pitture murali.
Si prosegue.
Il selciato a sampietrini e alcuni dettagli storici di porte antiche e vecchi edifici ci fa entrare ancora di più nel mood del paesino che conta poche anime ma gode della presenza della scuola elementare (ora primaria), così pure l’adiacente paese di Avio.
Avio: oltre al castello
La casa del Vicario è il primo edificio storico che incontriamo provenendo a piedi da Sabbionara. La magnifica comunità di Avio, riconosciuta dal Doge di Venezia, nella prima metà del Quattrocento pose al comando un Vicario che aveva funzioni di giudice. Qui aveva la sua sede. Ci spiace trovare l’edificio chiuso in quanto avevamo letto della presenza di opere all’interno. Pazienza!
In piazza Vittorio Emanuele III si affacciano tanti edifici che catturano la nostra attenzione, alcuni nobiliari come quello che ospita il municipio, ma anche palazzo Venturi e palazzo Libera. Imponente è la chiesa di Santa Maria Assunta dove l’esterno sobrio si contrappone con un interno barocco riccamente decorato.
Siamo fortunati che un aiuto parroco si offre di farci da cicerone e ci spiega un po’ questo interno cercando di “smontarne” le parti e farci apprezzare i vari spazi nella loro bellezza, senza essere “angosciati” dallo stile barocco.
Ultimo edificio curioso in questo spazio è la Rotonda, un edificio in pianta ellittica che nacque per ospitare la confraternita di Sant’Antonio da Padova.
Ci incamminiamo verso l’ultimo punto di interesse di Avio, sempre ammirando il bello che ci sta attorno in questa camminata.
Ultima ma non ultima di questo borgo è l’antica Pieve, dedicata a Santa Maria Immacolata.
La chiesa cimiteriale all’esterno non è per nulla attraente, ma entrando al suo interno si avverte la bellezza mista alla semplicità del luogo di culto. La statua lignea e i vari affreschi invitano il visitatore a soffermarsi ad ammirare i dettagli di questa pieve.
Terra di Marzemino ed Enantio, ma anche olio e formaggi
Prima di rientrare al camper, una tappa d’obbligo è alla Cantina sociale viticoltori di Avio in via Dante. Tanti vigneti a vista d’occhio meritano sicuramente la nostra attenzione per il nettare che danno, o no?!?
Il Marzemino è un vino autoctono da sempre presente in Vallagarina, ma quello che attrae la nostra attenzione è l’Enantio (si pronuncia Enanzio), un vino di nicchia, conosciuto anche come Lambrusco a foglia frastagliata, un rosso dal colore rubino con riflessi leggermente granati, non l’avevamo mai sentito nominare.
Negli ultimi anni si è sviluppato qui in Vallagarina pure il Teroldego, il famoso vino autoctono trentino tipico della Piana Rotaliana.
Grazie al microclima che gode questa zona, si coltivano piante che sono più caratteristiche della fascia mediterranea e non tipiche del Trentino. Una di queste è l’ulivo, da cui si ricava l’olio extra vergine d’oliva.
Acquistiamo qualche bottiglia da portare a casa le tipicità del luogo e si rientra al camper, domani andremo in visita al vero protagonista di questo fine settimana.
Un forte odore acre ci incuriosisce e così scopriamo che qui ad Avio c’è un allevamento di suini con annessa lavorazione di salumi, ma sono presenti anche tanti allevamenti di bovini e bufale da latte. Prodotti caseari d’eccellenza: l’Affogato di Sabbionara all'Enantio, il Nostrano e Primo Fiore Monte Baldo, il Trentingrana, il Casat.
Il castello di Avio: la fortezza dei signori di Castelbarco
Domina il panorama e lo si raggiunge attraverso una stradina in salita (circa 1,7 km dall’area camper), in questa camminata verso il castello catturano la nostra attenzione tanti scorci da immortalare, anche la piccola chiesetta dedicata a San Carlo.
Giunti al castello, espletate le varie procedure e la registrazione entriamo nella vera atmosfera della fortezza.
La visita guidata si snoda nelle varie parti di questo castello, ad eccezione per la torre Picadora in quanto l’unico spazio privato dell’intera fortezza.
Sara è la nostra guida che ci accompagna con il suo racconto alla conoscenza non solo dell’edificio ma anche del territorio, della posizione strategica, ma soprattutto delle varie vicissitudini che caratterizzano il castello di Avio.
Inespugnabile, il castello di Avio gode di una posizione strategica che all’epoca poteva godere di un controllo a distanza sulla strada principale tra la pianura padana e il Tirolo, l’antica via Claudia Augusta, ma anche sull’Adige, al tempo navigabile utilizzato per il trasporto delle merci.
Le varie sale che visitiamo sono quasi tutte affrescate, pregevoli dipinti che risalgono a circa il 1340 e il più famoso è quello nella Camera dell’Amore. Affascinante è la storia di questi affreschi che raccontano una bella storia d’amore che non vogliamo svelare, vi lasciamo invece la curiosità di andare a scoprire di persona questa narrazione. Questo ciclo pittorico ritenuto straordinario, è un raro esempio di pittura profana del Trecento.
Il saliscendi di scale, salite, discese ci fanno ben comprendere l’inespugnabilità del castello, dove all’epoca si combatteva il nemico anche grazie a questi stratagemmi.
Dal 1977 il castello di Avio è di proprietà del FAI (Fondo Ambiente Italiano), fu il secondo bene acquisito da questa fondazione e dopo i restauri, fu riaperto al pubblico nel 1979.
Dal fascino del castello, la nostra esperienza qui ad Avio si sposta in una camminata accompagnati da una guida:
Alessio Delle Cave - Accompagnatore Turistico e Guida Ambientale Escursionista
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Partiamo dal castello insieme al gruppo che aveva prenotato l’esperienza FAI di queste giornate di primavera. La camminata di circa 5 km si snoda in un percorso alla scoperta dei punti di interessi del territorio con tappe per la conoscenza delle tipicità locali. Non mancano aneddoti, leggende, credenze ad arricchire questa nostra chiacchierata dove si apprendono storie di streghe, ma anche cenni storici e trucchi per riconoscere alcune piante locali.
Il nostro fine settimana volge al termine. La zona è anche un’ottima base per escursioni in bicicletta sulla ciclabile della Vallagarina: Trento – Rovereto – Avio… teniamo in nota per ritornare e scoprire il territorio osservandolo da altre prospettive!
CASTELLO DI AVIO
è aperto dal mercoledì alla domenica
Info e Prenotazioni sul sito ufficiale
https://www.fondoambiente.it/luoghi/castello-di-avio
Dove sostare
La sosta all’agricamping è l’unico approdo gestito presente, in alternativa esistono alcuni parcheggi nel paese di Sabbionara e ad Avio, vi consigliamo di non salire su al castello con il camper perché la strada è molto stretta.
L’agricamping Erta immerso nei vigneti offre anche servizio di ristorazione. Gestione un po’ pittoresca nei confronti di noi camperisti, dove non si comprende il discorso “se fai un pasto al ristorante, non paghi la sosta” detto a voce, poi i fatti smentiscono questo. Noi abbiamo pagato pur pranzando lì. Vedete un po’ voi se siete fortunati e riuscite a spuntare il bonus.
Altro neo dell’agricamping è il risveglio “violento” alla domenica mattina quando il trattore alle ore 6.00 parte per dare il ramato alla vigna. Da recensioni lette in rete, sembra sia un episodio abbastanza ricorrente questo...
Si mangia comunque bene e con un po’ più di attenzione verso l’ospite, il luogo potrebbe diventare un ottimo approdo per la sosta anche durante un lungo viaggio, ma anche per restare più giorni...visto che si trova a pochi chilometri dall’uscita autostradale.
Potrebbe interessarti anche
- Diario di viaggio in camper: Sette giorni in Alto Adige
Indice regione
SCARICA IL PDF (è necessario fare il login)