L’equipaggiamento
Stiamo parlando di vacanza economica, quindi è fondamentale non farsi prendere la mano con l’equipaggiamento, pena il ritrovarsi con una lista della spesa eccessivamente onerosa.
Partiamo dal dormire: è importante definire che tipo di vacanza andremo ad affrontare perché essere in montagna è molto diverso che stare al mare. I bagnanti possono acquistare dei sacchi letto in cotone e poi magari integrarli con coperte in pile nel caso di qualche giorno fresco; al contrario chi andrà in montagna dovrà pensare a dei sacchi a pelo, oltre alle utilissime copertine in pile. La scelta tra materassino pneumatico e branda invece segue gusti personali: io ho avuto la fortuna di provare entrambe le soluzioni e francamente rimango sempre indeciso, anche se scarto a priori le brandine troppo minimali. Il vantaggio del materassino sta nell’essere leggero e poco ingombrante nel trasporto, ma comunque rimanere abbastanza comodo; per contro sei più vicino al suolo e quindi senti di più l’umidità, è più scomodo alzarsi e coricarsi, di notte potrebbe perdere pressione o, anche, rompersi.
I vantaggi della branda sono la distanza da terra, che è anche comodità nell’alzarsi e coricarsi oltre alla distanza dal terreno umido, poi il comfort è molto buono; gli svantaggi invece sono peso e dimensioni di trasporto, possibilità di ribaltamento e maggiore ingombro nella camera, il che significa che la lunghezza e altezza della camera devono essere molto buone.
Parlando invece della cucina, dobbiamo prima di tutto avvertirvi di una cosa: le tende al giorno d’oggi sono in tela di nylon, materiale che non solo prende fuoco, ma tende anche a rammollirsi col calore; quindi la cucina non va mai troppo a ridosso della parete e la presenza di un piccolo estintore è sempre una bella cosa.
Puntualizzato questo, e non certo per farvi paura ma solo per evitare brutte avventure, parliamo dell’attrezzatura vera e propria: esistono tanti modelli di mobiletto per la cucina, ma si può fare anche con un semplice tavolino da campeggio, l’importante è la stabilità. Sicuramenten i mobiletti dedicati, a fronte di un piccolo investimento, hanno il vantaggio di avere uno spazio di stivaggio dedicato agli alimenti, il che è molto comodo anche perché non vanno sottovalutate le capacità degli insetti, soprattutto formiche, che inevitabilmente prima o poi tenteranno di raggiungere le vostre cibarie; mi sento anche di indirizzarvi verso quei mobiletti che prevedono un piccolo lavello utilissimo per la preparazione dei cibi.
Per quanto riguarda il fornello, un classico è l’unità a doppi fuochi alimentati con un tubo che si raccorda alla bombola, anche se ultimamente si usano spesso fornelli grandi monofuoco alimentati con cartucce integrate: personalmente trovo molto comoda quest’ultima soluzione, magari affiancata da un fornelletto da avvitare direttamente alla bombola oppure, perché no, un fornello elettrico a bassa potenza.
Tra l’altro i fornelli monofuoco possono essere attrezzati con un funghetto che fa la funzione di una stufetta catalitica: testato in Alsazia e in Svezia, ormai non parto più senza questo accessorio!
Infine il frigorifero che, per tenere bassi i costi, può essere un modello termoelettrico a effetto peltier: la resa non è un granché e il rumore della ventola può rivelarsi fastidioso, però sapendosi accontentare fa la sua funzione (non dimentichiamo che siamo in campeggio!). Mi sento di sconsigliare i piccoli frigoriferi casalinghi, visto che per quanto piccoli sono molto ingombranti e soprattutto non sono progettati per essere continuamente spostati quindi tendenzialmente potrebbero rompersi in breve tempo.
Pentole, stoviglie, posate, taglieri ecc. potete prenderle da casa sfruttando gli inevitabili surplus; vi consiglio però di usare bicchieri infrangibili perché obiettivamente sono sempre un po’ delicati. Volendo strafare si può acquistare un set di pentole dedicate, le classiche “popote”, ma non è certo necessario: sicuramente però aiuta a ridurre le dimensioni del bagaglio.
Serviranno poi un tavolino da campeggio, qualche poltroncina e un paio di utilissimi sgabelli, cose che si trovano in tutti i supermercati; invece è importante considerare l’illuminazione che può andare dalla classica e romantica lampada a gas, passando da lampade a batteria fino alla lampadina alimentata con la 230V.
A questo proposito, la corrente di rete vi servirà per il frigorifero e per la ricarica di tutti quegli ammennicoli tecnologici di cui non riusciamo più a fare a meno, per cui dotatevi di prolunga da 25 metri, adattatore CEE e una bella ciabatta multipla per esterni.
Infine – e direi che sia l’ultima cosa – considerate dove mettere gli abiti: potrebbero essere contenitori pieghevoli tipo quelli che si usano per i cambi di stagione, da tenere in una parte della stanza da letto o addirittura nel baule dell’auto, anche se esistono praticissimi armadi pieghevoli che valgono più di quello che costano.
A dire il vero, per chi è un po’ delicato e schizzinoso come me, rimane la questione WC: noi abbiamo risolto con una tenda doccia della Quechua all’interno della quale teniamo un porta-potti, però onestamente pochi hanno l’esigenza di organizzarsi in questo modo.