Sua Maestà l’Automobile
Affrontando i due maggiori capitoli di spesa per le vacanze plein air troviamo l’automobile e il campeggio, inteso come struttura. Se prendiamo come base una famiglia di 4 persone (ma è ancora la realtà base?), ci hanno detto che le ferie richiedono un bel SUV medio o, al limite, una capiente Station Wagon: se non hai un mezzo di questa caratura non riuscirai mai a caricare tutto il necessario, viaggerai scomodo, i bambini sclereranno, sarai poco sicuro. Pazienza se poi per il resto dell’anno hai un mezzo costoso da mantenere, che si svaluta velocissimamente, difficile da gestire nelle aree urbane e – diciamocelo – veramente poco ecologico, anche qualora sia ibrido o elettrico (magari approfondiremo questo assunto!).
In realtà una famiglia di 4 persone può tranquillamente muoversi per le ferie con un’auto del cosiddetto “segmento B”, per capirci della classe della Punto, Polo, C3, Clio ecc. La capacità di carico può essere ampliata con bauliere e, eventualmente, un utilissimo carrello, in modo che alla fine avremo una capacità superiore a qualsiasi SUV o SW; il consumo sarà puntualmente più alto solo per il trasferimento, non per tutto l’anno, e comunque a livello di mezzi impegnativi. Le vetture “utilitarie” sono ormai di dimensioni ragguardevoli e ben studiate, quindi la comodità è dignitosa a meno che non si consideri imperativo avere interni in pelle, climatizzatori multizona ecc.; per quanto riguarda i bambini, sappiamo bene dalla nostra infanzia che il segreto è coinvolgerli, rendere la nostra avventura anche la loro avventura, alla fine loro non vogliono altro che l’attenzione dei genitori e, se questi sono stressati e incattiviti, così saranno anche loro. Infine il tema sicurezza è sicuramente vero a parità di condizioni, ma non nascondiamoci che un mezzo più prestazionale (in tutti i sensi) porta a spingere molto di più: con un’auto normale, carica, magari con un rimorchietto, forse ha senso prendersela comoda, in fin dei conti siamo in ferie, e scoprire anche itinerari alternativi in nome dello slow touring.