Vaghezza – monte Ario e discesa dalle malghe
Questa camminata permette di vedere le cime, cosa che restando a Vaghezza non se ne ha la possibilità. È un’escursione che si affronta con scarponcini da montagna, acqua da bere perché sul percorso non si trovano fontanelle, pranzo al sacco se si ha l’intenzione di fare pic-nic sul percorso e un po’ di allenamento perché il dislivello è quasi di 600 metri, il nostro contapassi al termine indicava come lunghezza di percorrenza 11 chilometri.
Il percorso da noi realizzato si trova sul sentiero 3V, ovvero il Sentiero delle Tre Valli, intitolato a Silvano Cinelli (imprenditore, fotografo bresciano, amante della montagna che fondò i famosi piumini con iogo del ligrone), si caratterizza per la sua lunghezza, circa 120 Km, e per il fatto che si sviluppa a quote relativamente basse, dai 150 m di Brescia ai circa 2.200 m del Monte Colombine.
L’escursione da noi realizzata è impegnativa nel primo tratto, i primi 2 chilometri che tra sassoni e gradoni ci portano a pian del Bene a quota 1515 metri. Tra pause per fotografare la natura del bosco e qualche chiacchiera con chi incontriamo nel nostro cammino la affrontiamo bene… Siamo un po’ giù dall’allenamento, lo ammettiamo!
Ultime salite e si raggiungono i punti panoramici più belli di questa escursione che porta a conquistare la vetta del Monte Ario a quota 1755 metri.
Dalla vetta si domina una gran parte dell’alta valle Trompia dalle montagne a ridosso del passo Maniva fino alle montagne della Val Sabbia dove è incastonato il lago d’Idro.
Un panino al salame mangiato qui tra le rocce ha un sapore unico perché la Natura e i panorami che ci stanno attorno regalano davvero emozioni inspiegabili…
Decidiamo di scendere percorrendo il sentiero della malghe, è una “strada bianca” che utilizzano gli allevatori per portare giù a valle il latte appena munto.
Detto questo ci aspettiamo di vedere le mucche perché diciamocelo: in una camminata di montagna è un must avvistare questi iconici pachidermi da fotografare ed ammirare il loro fare nei pascoli.
Eccole presenti presso malga Pian del Bene a quota 1508 metri slm, il paesaggio è notevole attorno a questo punto di raccolta latte. L’odore che giunge dall’interno di latte appena munto ci fa fantasticare di forme di formaggio nostrano della Val Trompia o il Bagòss che si andranno a realizzare che sapranno di “buono”, sapranno di alpeggio.
Proseguiamo verso malga pian del Bene o per meglio dire “pià del bé” nel comune di Pertica Alta.
La discesa verso Vaghezza è più morbida rispetto al sentiero dell’andata con tratti nel bosco che ci regalano una natura meravigliosa e profumata perché pure qui scorgiamo tappeti di ciclamini selvatici.
Arriviamo a Vaghezza soddisfatti di questa bella escursione che ci ha dato la possibilità di ammirare panorami a noi sconosciuto, nuovi orizzonti, nuovi territori.
Incontriamo un gruppo di persone in sella al cavallo che ci ricordano che qui c’è un ranch che organizza uscite guidate.
Rientriamo al camper, una bella doccia e ci assaporiamo una bella e fresca serata sotto al tendalino con una grigliatina, che pace, che relax… Domani si rientra e porteremo nel cuore e nella scatola dei ricordi, la conoscenza e l’esperienza di un bel territorio della nostra Bella Italia.
E voi siete mai stati in Val Trompia? Se la vostra risposta è NO e amate la natura incontaminata, i posti di nicchia e al di fuori del turismo di massa, allora scaricatevi questo itinerario e aggiungetelo alla lista dei desideri dei luoghi da scoprire!