Da Vaghezza a Marmentino attraverso un bosco “profumatissimo”
“Scendere” giù in paese per fare un po’ di spesa significa affrontare circa 300 metri di dislivello negativo all’andata e 300 metri positivo al ritorno con una distanza di 4,5 chilometri per un totale di 9 andata/ritorno. Sì perché MARMENTINO è a quota 875 metri slm e Vaghezza a 1185 (da qualche parte si legge 1200) e così se la “matematica non è un’opinione” i conti sono belli fatti.
Una camminata piacevole se la si affronta utilizzando la vecchia strada chiamata “lazzaretto” perché qui si trova una piccola cappella a ricordo dei morti di peste del 1576 (si legge sulla tabella informativa che “con ogni probabilità la piccola zona delimitata dai boschi era stata il lazzaretto e il cimitero dei defunti causa questa epidemia”.
La camminata all’interno del bosco è piacevole attorniati da una natura abbastanza rigogliosa nonostante la siccità di questa torrida estate (2022), ma la cosa che ricorderemo a lungo è l’inebriante profumo dei ciclamini selvatici, qui si trovano tappeti di questo delizioso fiore che regala una fragranza indimenticabile.
Il paese di Marmentino è un pugno di case e una chiesa o meglio due o tre chiese (che ahimè non riusciamo a visitare in quanto le troviamo tutte chiuse), un comune a cavallo tra la val Trompia e la val Sabbia, che qualcuno scrive pure Valtrompia e Valsabbia.
Monumenti presenti a Marmentino ricordano il passato non troppo lontano legato alle miniere di ferro, al lavoro dei minatori, a coloro che morirono di silicosi o sul lavoro.
Se avete la borraccia d’acqua vuota, qui a Dosso di Marmentino c’è un punto dove è possibile riempirla e in giornate così calde è davvero un bel ristoro perché la si trova bella fresca!
Il rientro a Vaghezza lo facciamo percorrendo la strada provinciale perché la salita è più dolce e meno erta di via lazzaretto.