ALBENGA “fuori stagione”
È la città delle CENTO torri con un centro storico di grande fascino che sta proprio dietro al mare di uno splendido blu. In bassa stagione è un gioiellino da visitare e gustare a ritmo lento
di Marzia Mazzoni
Il tiepido sole di Gennaio e le giornate luminose, che noi emiliani invidiamo tanto, abituati a nebbie e galaverne, ci accoglie in questa località che non avevamo mai visitato; ALBENGA in provincia di Savona, nei miei ricordi il nome era legato ad amici che negli anni ‘80 facevano il servizio militare o il CAR qui, nulla di più.
È stata invece una piacevole scoperta questa località del Ponente Ligure.
Non avrei mai immaginato invece di trovarmi di fronte queste atmosfere medievali, queste alte torri (attualmente NON sono cento!) che svettano nel cielo dove i gabbiani fanno da contorno a questo quadretto.
Albenga mi ricorda vagamente San Gimignano con le sue belle torri, ma anche il fascino di Rimini che fu una piacevole scoperta con il suo bel centro storico tra scorci romani e medievali, una bellezza slegata dal mare che di solito è il motivo principale per cui la si conosce e la si ricorda maggiormente.
Atmosfere romane e medievali
Lasciamo il camper in agricampeggio e a piedi ci incamminiamo per visitare il centro storico percorrendo il tratto urbano della vecchia Aurelia dove i resti di un vecchio ponte interrato ci portano di fronte al primo monumento che attira la nostra attenzione: è il Santuario di nostra Signora di Pontelungo del 1722.
La nostra passeggiata prosegue verso il centro storico. Scorgiamo quelli che sono i resti della Basilica di San Vittore, quella che un tempo era una chiesa cimiteriale paleocristiana.
Quattro porte principali erano l’accesso al centro storico, formato da un dedalo di stradine, un reticolo di viuzze che si incrociano con il cardo e il decumano romano; noi attraversiamo porta del Molino per accedere a via Medaglie d’Oro il cardo massimo del borgo. Piccole botteghe e scorci rinascimentali ci accolgono e ci fanno già assaporare il bello di Albenga.
Svoltiamo su via Bernardo Ricci, l’asse del decumano.
Da una grata, sbirciamo i resti di quelli che erano parte della Loggia comunale, ma lo spazio davanti alla cattedrale di San Michele Arcangelo è quello che ci attrae di più e gli dedichiamo il maggior tempo a guardarci attorno con grande attenzione. Non solo ammirando ad altezza occhi, ma volgendo lo sguardo anche verso l’alto ammirando torri con bifore e trifore, merli e campanili.
Entriamo all’interno della Cattedrale. Non ricordiamo quanto tempo abbiamo dedicato ad osservare tanta bellezza di questo luogo. Ci soffermiamo ad ammirare l’organo, le colonne, i capitelli, il soffitto con i suoi affreschi, le statue, i quadri… Il nostro consiglio? È da visitare con calma e con attenzione, lo merita davvero.
Il Museo Navale Romano è chiuso, purtroppo… Un custode ci risponde che è attualmente è “in ristrutturazione”, speriamo possa presto riaprire perché leggiamo in rete che è davvero molto affascinante ed interessante.
Ma ad Albenga ci sono anche altri Musei, se si dispone di tempo e curiosità, consigliamo di rivolgersi allo IAT presso la Sala dei Consoli all'interno della Torre Civica e farsi consigliare al meglio per gli approfondimenti sul territorio.
Uno dei percorsi più interessanti è la Via Iulia Augusta che da Albenga raggiunge Alassio; è il percorso più interessante della città perché offre scorci di grande interesse paesaggistico, ma anche storico.
Il mare è molto bello qui ad Albenga, è di uno splendido blu dove si staglia la sagoma dell’Isola di Gallinara, che dista un miglio dalla costa, dal 1989 Parco Naturale Regionale.
Albenga è una ricca scoperta, ma non solo dal punto di vista storico, ma anche gastronomico. Seguiteci che vi raccontiamo la nostra esperienza al Museo dell’Olio, ma non solo...
L’Olio, il Vino e i 4 d’Albenga
Sosta d’obbligo ad Albenga è il Museo dell’Olio presso l’Antico Frantoio Sommariva che si trova a circa 150 metri da Porta Molino, è inconfondibile, lo noterete facilmente; davanti si trovano alberi di olivo con la chioma che sembrano grossi ombrelli e una enorme mola che danno il benvenuto al visitatore.
Una botteguccia porta all’interno di ampi spazi dove oltre alla vendita di prodotti tipici, soprattutto legati alle olive, all’olio e derivati, si può gratuitamente fare una visita al Museo dell’Olio.
Lo shopping è d’obbligo per portarsi a casa i sapori tipici di questa Terra e l’offerta spazia tra l’olio d’oliva alle olive stesse, ma anche pasta tipica, vini e altri prodotti.
Albenga si trova in questa vasta piana con vocazione agricola dove emergono anche altri prodotti tipici oltre all’olio e sono davvero curiosi e vengono definiti i "4 di Albenga": la zucca trombetta, l'asparago violetto, presidio slow food, il carciofo spinoso e il pomodoro cuore di bue.
Distese di piante aromatiche attirano anche la nostra attenzione, centinaia di piante di rosmarino e non solo, la piana di Albenga è il centro più importante d’Italia!
Non dimentichiamoci di lui: il basilico, che un genovese direbbe che qui si coltiva il “cugino”, ma noi apprezziamo pure quello di questa zona come protagonista del pesto abbinato a trofie acquistate in loco. Una vera delizia!
Un bel pezzo di focaccia calda e di farinata (di ceci) sono gli street food di Albenga, ma non solo… Vietato farsi sfuggire questi sapori tipici che lasciano un ricordo indelebile.
Salutiamo questa deliziosa città che ci ha lasciato davvero tante emozioni e inaspettate scoperte chissà che non torneremo quando ci sarà la manifestazione “Albenga in fiore” che si svolge ogni anno in primavera… Chissà?!
Dove sostare
Albenga offre strutture ricettive di varia tipologia, da agricamping a campeggi, così come villaggi turistici. Noi abbiamo scelto l’Agricampeggio Le Coccinelle che dista un po’ meno di un chilometro dal centro storico.
Albenga (SV) |
Agricampeggio Le Coccinelle |
Carico/scarico – allaccio elettrico e servizi. Docce a pagamento |
Per altre strutture ricettive, consigliamo di consultare la nostra WEB APP camp.vacanzelandia.com
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