1999, Grecia continentale
Ci incuriosiva visitare la Grecia, quella continentale così carica di storia; all’epoca la discesa in auto lungo la penisola balcanica era ancora fortemente sconsigliabile, ma il costo del traghetto con auto e caravan diventava proibitivo: decidemmo quindi di attrezzare il furgone con un minimo di mobilio (smontabile) all’interno, con una tenda da tetto Columbus e un tendalino Fiamma F35, che è ancora validamente in uso sulla nostra caravan! Con questa configurazione il traghetto da Ancona era affrontabile, tra l’altro utilizzando la formula del “camping on board”. Di quella vacanza rimangono molti ricordi, primo fra tutti il più sgradevole ovvero un caldo atroce che ci spinse subito ad invertire i ritmi di viaggio: al mattino visite, a metà giornata spostamento e al pomeriggio in piscina o al mare.
Ma al di là di questo, una grande emozione ci colse nella visita di posti mitici sentiti nominare fin dall’infanzia, come Micene, Epidauro, Olimpia, Capo Sounio, Maratona, Delfi ecc.; poi l’impatto con una metropoli (Atene) già così orientale per la nostra esperienza. Insomma un viaggio tutto speciale, dal quale traggo un paio di “impressioni di settembre”: la visita ai monasteri delle Meteore, che se si vuole è un classico ma non può lasciare indifferenti per paesaggi ma anche per l’incontro con una religiosità così vicina alla nostra ma così distante nelle ritualità e obblighi.
La seconda è la visita di Mistra, città abbandonata nel mezzo del Peloponneso nella zona che fu di Sparta: in un pomeriggio nuvoloso, girare tra questi ruderi tutto sommato abbastanza recenti ha avuto un impatto emotivo molto forte per me.
Il racconto dei nostri ricordi più speciali relativi alle ferie familiari, per gli ultimi anni del secolo scorso finisce qui. Spero di non avervi annoiato e proseguirò nel prossimo tendalino con il primo decennio del nuovo millennio.
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