i mulini e la malga turnaria
Presenti già dal X secolo, documenti ne attestano l'esistenza, i mulini e gli opifici furono per Molina una vera e propria risorsa economica, nel periodo di massimo splendore erano 17 funzionanti. Attualmente e visitabili, soltanto in determinate giornate, sono soltanto due: “el mulin de Lorenso” ed “el mulin de Veraghi”. Ne approfittiamo dell'apertura pomeridiana della domenica per rivivere le tradizioni locali e li visitiamo entrambi accompagnati dai proprietari che raccontano la storia di Molina e della sua ricchezza d'acqua che ha portato ad essere in passato un vero centro di importanza strategica per la macinazione dei cereali, alcuni erano adibiti anche alla forgiatura del ferro e la follatura della lana. Noi restiamo sempre affascinati dai mulini, già visti in altre mete, la semplicità della forza motrice spinta dall'energia della natura, in questo caso dall'acqua che scorre in questo tratto del paese dove si trova una sorgente.
In paese si trova anche la malga turnaria (il nome deriva da un tipo di organizzazione sociale, in quanto ogni socio doveva portare il latte delle proprie mucche che veniva lavorato a “turno”, ecco appunto l'origine del vocabolo). Fortunatamente la troviamo aperta. Un addetto, molto preparato e colto sulla “storia dei formaggi” affascina grandi e piccini nel “logo del fogo” (la sala del fuoco) con un grande pentolone pieno di latte e in circa un'oretta, intrattenendoci raccontando storie, leggende ed aneddoti, trasforma la materia liquida in un formaggio molle sotto gli occhi curiosi dei bambini che si improvvisano “mastri formaggiai” e rompono la cagliata con gli strumenti del mestiere. Nella sala si possono ammirare anche gli antichi attrezzi per la trasformazione del latte, come per esempio la “zangola” per ottenere il “botér”, ovvero il burro. La vendita di formaggi tipici, nella sala attigua, completa l'esperienza gastronomica di questa malga!
Commenti
RSS feed dei commenti di questo post.