Merano: un weekend per godersi la città giardino
La città amata dalla principessa Sissi, così affascinante, elegante e con un’anima “green”, difficile non innamorarsi della “Nizza delle Alpi”
di Marzia Mazzoni
Era dal lontano Agosto 2002 che non andavamo a MERANO, fu in occasione delle nostre vacanze estive nella Val Venosta, all’epoca non eravamo ancora camperisti e alloggiavamo in un appartamento a pochi chilometri da qui. La vedemmo però di sfuggita, ci eravamo sempre ripromessi di ritornarci e visitarla per benino.
La ricordavamo davvero bella, ma durante questa nostra visita ci siamo letteralmente innamorati di questa città altoatesina così unica.
Sorge ad un’altitudine di 325 m slm in una conca tra il fiume Passirio e il monte Benedetto, gode di un microclima eccezionale tanto da averla resa famosa ormai da tempo per essere un’eccezionale stazione climatica, una località ideale per la salute, proprio per questo la principessa Sissi la scelse.
Ci siamo tornati in un fine settimana di inizio ottobre con un clima e temperature più vicine alle medie estive che quelle stagionali, questo ci ha permesso di goderci Merano nella sua pienezza e luminosità.
Parcheggiato il camper nella nuova area camper che dista pochi minuti dal centro storico, abbiamo percorso il lungo Passirio, una deliziosa passeggiata che caratterizza Merano. Sul nostro tragitto abbiamo ammirato gli edifici in stile liberty, statue e altri scorci caratteristici.
Raggiungiamo l’azienda di soggiorno, abbiamo prenotato una visita guidata per scoprire al meglio questa città. Siamo in 3 coppie e una simpatica guida di Bolzano che ci accompagna in questa passeggiata dove scopriamo tante curiosità, aneddoti e bellezze.
Il centro storico di Merano
La nostra visita guidata parte dall’azienda di soggiorno in corso della Libertà per poi proseguire verso piazza Terme dove si trovano per l’appunto le terme, non solo piscine e spazi benessere, ma anche un vero e proprio polmone verde della città con 52.000 mq di parco (e 25 piscine).
La sua connotazione di città termale le ha permesso di ospitare anche nel passato personaggi illustri, architetti, letterati, questo ha dato l’opportunità a Merano di potersi abbellire e diventare quell’affascinante città che oggi noi possiamo ammirare.
Uno sguardo attorno molto veloce da qui e si nota una seggiovia panoramica che porta i visitatori a Castel Tirolo e dall’altra parte la funivia che raggiunge quota 1400 dove si può sciare in inverno e d’estate godere di meravigliosi paesaggi montani.
La nostra passeggiata con la guida prosegue verso quello che viene considerato l’edificio simbolo di Merano: la Kurhaus, in stile liberty, che fu fortunatamente salvato dai bombardamenti nell’ultima Guerra mondiale.
Nelle vicinanze della Kurhaus c’è il punto più fotografato della città: la postazione dove le lettere cubitali in acciaio di Merano invitano a fermarsi per immortalare lo scatto.
La siepe a forma di cavalli e fantini ci ricorda che Merano possiede uno degli ippodromi più grandi in Europa e una famosa lotteria.
È sabato mattina e lo shopping dei prodotti tipici si ritrova in Corso Libertà superiore per il mercato settimanale.
Attraversiamo il ponte della posta, ci fermiamo al parco dove si trova la statua di Sissi, o meglio Elisabetta imperatrice d’Austria e regina d’Ungheria, che soggiornò svariate volte a Merano e grazie alla sua presenza qui la città diventò un punto di riferimento e di incontro per la nobiltà europea.
La guida ci accompagna a visitare la Chiesa di Santo Spirito, vi consigliamo di fermarvi a guardare il bel portale ogivale. All’interno si trova un unicum dove lo Spirito Santo è raffigurato come persona. Si narra che qui si incontrassero Claretta Petacci e Mussolini, l’amante del Duce era solita trascorrere le vacanze a Merano. Statue lignee di pregevole importanza, affreschi e altri particolari la rendono davvero molto interessante.
La passeggiata d’inverno è la nostra prossima meta, la parte lungo il Passirio che un tempo consentiva di camminare anche nella stagione fredda pur sentendosi riparati e protetti dal vento, ma soprattutto esposta al sole per godere del tepore dei raggi solari.
Raggiungiamo poi Steinach il nucleo più antico di Merano, dove si trovano ancora dettagli del periodo medievale.
Tante curiosità ci vengono raccontate dalla guida: dalle pietre appoggiate dove un tempo venivano tolte e lì si faceva il bucato, ma anche le più recenti “pietre d’inciampo”.
Tra Steinachplatz, Steinachgasse e vicolo Passirio si possono notare tante curiosità come la casa del boia, le vecchie case di tolleranza e tante altri luoghi di interesse alternati da muri colorati a murales, casette caratteristiche e scorci unici.
La nostra guida ci accompagna a Piazza Duomo dove sorgono l’antica cappella funeraria (detta anche cappella di Santa Barbara e il Duomo.
Vi consigliamo di prendervi tempo e ammirare entrambi gli edifici sia fuori che dentro perché hanno davvero tanto di bello, interessante e curioso da mostrare.
Chissà se noterete anche voi un’anomalia nell’affresco di San Cristoforo all’esterno del Duomo?! Guardatelo bene e potrete cogliere qualcosa di molto particolare!
Da lì ad arrivare alla via del Portici è un attimo, 400 metri di shopping e scorci unici (a Bolzano la via dello shopping è lunga 300 metri, una sorta di competizione tra le due città sotto questo punto di vista dove Merano vuole mantenere il suo primato!).
Tra una vetrina e l’altra è davvero gradevole e affascinante anche buttare lo sguardo verso l’alto fuori dai portici dove si notano tanti dettagli curiosi sugli edifici.
Su via dei Portici sorge anche il Rathaus, il municipio in stile razionalista, la fontana posta davanti si dice che porti fortuna, toccando l’alluce del piede sinistro della statua che è rivolto all’insù, che dire? Tentar non nuoce!
Ultima tappa della visita guidata è il castello principesco fatto costruire dall'arciduca Sigismondo d'Austria, detto "il danaroso", le sue dimensioni sono però modeste che appare più come un palazzo signorile che un vero e proprio castello.
La nostra guida prima di congedarsi ci fornisce qualche informazione in più per proseguire in autonomia e ammirare Merano nella sua parte “green”.
Ci fermiamo in via dei Portici al Panificio Lemayr per acquistare qualcosa di buono da mangiare che ci godiamo con calma seduti su una delle innumerevoli panchine che si trovano lungo il Passirio.
Passeggiata Gilf e Tappeiner
Queste due passeggiate consigliate vivamente dalla guida ci fanno conoscere la parte periferica di Merano contraddistinta da alberi, fiori, piante e scorci unici davvero di grande fascino.
Dopo il pranzo sul lungo Passirio, ci incamminiamo verso la passeggiata d’inverno e raggiungiamo il ponte romano, da qui in avanti ci troviamo sulla passeggiata Gilf, l’ideatore di questo percorso è un certo D. Prunster e lo si trova commemorato con un cippo all’inizio del sentiero.
A soli 5 minuti da Merano e lungo la passeggiata Gilf si trova l’orrido del torrente che offre una spettacolare vista; dalla tabella informativa (e qui possiamo dire una volta per tutte CHAPEAU a questa città che non ha risparmiato un centesimo in cartelli turistici) apprendiamo che qui ci troviamo idealmente in una linea di confine, ovvero la linea periadriatica che in epoca primordiale separava la placca africana da quella euroasiatica.
Proseguiamo guardandoci attorno, ammirando il bello e soprattutto respirando a pieni polmoni l’ossigeno di questo spazio verde deliziato dal profumo inebriante dell’osmantus in fiore. Un chilometro di tanta bellezza.
Ma non è finita. Sapete il perché?
La passeggiata prosegue ma cambia nome, si chiama Tappeiner in onore del medico botanico e antropologo. Questa passeggiata è più panoramica e permette di ammirare dall’alto la città di Merano.
Raggiungiamo la polveriera di Merano, la torre che un tempo conteneva le polveri da sparo.
Al termine della passeggiata ritorniamo nel centro di Merano attraverso una scalinata che porta alle spalle della Cappella Funeraria e il campanile del Duomo (che forse non vi abbiamo detto prima che è altro 83 metri).
Ci catapultiamo nello shopping di prodotti tipici, del resto rientrare in camper senza aver comprato un pezzo di speck e altre bontà altoatesine sarebbe un vero e proprio sacrilegio, o no?!?!
I giardini di Castel Trauttmansdorff
Se non masticate un po’ il tedesco, il nome è davvero impronunciabile… Un consiglio? Chiamatelo Paradiso Terrestre, sì avete letto bene e dopo che l’avrete visitato ci confermerete questo oppure se volete, potete chiamarli anche i Giardini di Sissi, perché l’imperatrice d’Austria fu qui più volte.
12 ettari di natura
100 metri di dislivello
7 km di rete sentieristica
Benvenuti ai Giardini premiati più volte a livello nazionale, europeo ed internazionale.
Prima di raccontarveli ecco qualche consiglio:
- scarpe comode, anzi comodissime, perché il parco è davvero molto grande da visitare, anche abbigliamento sportivo o comunque consono a camminare, sedersi su panche e stare all’aria aperta
- tempo di visita consigliato dalle 3 alle 6 ore
- periodo migliore di visita è sicuramente la primavera, anche la fine dell’estate regala comunque ancora belle fioriture (il parco chiude nel periodo tra Novembre e fine Marzo, anche se vi consigliamo per conoscere meglio le date precise di consultare il sito ufficiale www.trauttmansdorff.it)
- sono consentiti i pranzi al sacco nelle aree adibite a pic nic dove sono presenti anche i servizi igienici
- non tutti i percorsi sono accessibili a passeggini e sedie a rotelle
- i cani di qualsiasi taglia NON sono ammessi all’interno dei giardini.
E ora pronti a scoprire questo luogo magico? Andiamo!
L’accesso è a pagamento, varcata la biglietteria si entra davvero in un paradiso terrestre dove sono presenti oltre 80 diversi ambienti botanici, tante stazioni multisensoriali, tabelle di approfondimento, suggestive postazioni.
Emozioni, profumi, colori ed effetti WOW ad ogni passo.
Mappa in mano e scoprite, scoprite e ancora scoprite perché l’esperienza qui a Trauttmansdorf è UNICA!
Il tempo vola qui, le ore consigliate per la visita sono davvero realistiche, non si vorrebbe mai più uscire da questo Paradiso… Dobbiamo partire per rientrare, si ritorna alla realtà conservando ricordi indelebili.
La nostra visita a Merano si conclude qui, siamo certi che ritorneremo perché davvero ce ne siamo innamorati di questa città.
Arrivederci meravigliosa “città giardino”!
VIDEO
Dove sostare
Ecco dove abbiamo sostato noi con il camper
nome località |
tipo sosta |
indirizzo |
contatti | note |
MERANO (BZ) |
Area camper Camper Stop Merano |
Via Lido 4 |
A pagamento. Carico e scarico. Allaccio corrente. A poche centinaia di metri dal lungo Passirio. |
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TRAUTTMANSDORFF (BZ) |
Parcheggio 3 |
Gratuito. Per i camper consigliamo questo. Dista circa 400 metri a piedi dalla biglietteria. |
Per altre strutture ricettive, consigliamo di consultare la nostra WEB APP camp.vacanzelandia.com