Diario di viaggio
La Riviera dei Cedri: viaggio itinerante in camper
La fascia settentrionale del litorale tirrenico della Calabria è protagonista di questo nostro viaggio estivo
di Marzia Mazzoni
CETRARO MARITTIMO (CS) - BELVEDERE MARITTIMO (CS) - DIAMANTE (CS) - BUONVICINO (CS) - CIRELLA (CS) - GRISOLIA (CS) - SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) - MARCELLINA (CS) - ORSOMARSO (CS) - PAPASIDERO (CS) - S. MARIA TALAO (CS) - SCALEA (CS) - S. NICOLA ARCELLA (CS) - CASSINO (FR)
La Riviera dei Cedri è una stretta fascia costiera nella parte nord-occidentale della regione nella costa tirrenica calabrese dell'Alto Cosentino.
La Riviera prende il nome dalla tipica coltivazione locale, per l'appunto il cedro, da cui proviene quasi tutta la produzione italiana.
Commenti e consigli:
Le persone sono molto disponibili ed orgogliose di raccontarvi della loro terra, fatevi consigliare punti panoramici e posti di nicchia da scoprire.
Prendetevi un po' di tempo per questo itinerario che regala luoghi di fascino ed interesse non solo sulla costa, ma anche nell'entroterra dove ci si spinge fino all'interno del Parco Nazionale del Pollino.
La zona è molto ricettiva per aree attrezzate camper/caravan che si trovano direttamente sul mare.
Prodotti e piatti tipici:
Prodotto tipico primo in assoluto in questa zona è il Cedro di Calabria, a cui dà il nome a questo tratto di costa. Lungo il bordo delle strade interne (concentrate maggiormente nelle zone da Santa Maria del Cedro a Marcellina soprattutto in prossimità dei fiumi Lao e Abatemarco in quanto le piante richiedono molta acqua). Trattasi di piante alte circa un metro e mezzo dalle chiome verde intenso, ma la spettacolarità è il loro frutto: il cedro “liscio diamante”, una qualità pregiata di grosso taglio e molto profumata. Il cedro, oltre ad essere utilizzato dall'industria dolciaria, viene impiegato in cucina per la preparazione di insalate, primi piatti, cocktail, liquori e dolci.
Altri prodotti tipici della zona sono:
- il mirto dell'isola di Dino, pianta che cresce abbondantemente su questo pezzo di terra posta di fronte a Praia a Mare
- i panicelli, ovvero dei fagottini di foglie di cedro di forma quadrilunga, internamente contengono uva zibibbo appassita e cubetti di buccia di cedro di Calabria. Dopo l’imbottitura le foglie vengono legati con filo di ginestra selvatica, successivamente cotti al forno
- il peperoncino calabrese che viene utilizzato nella preparazione di pietanze, ma va ad arricchire anche salumi quali la nduja (un salame morbido spalmabile piccantissimo) oppure salsicce, formaggi, cioccolate, liquori
Sulla costa si potranno assaggiare ottimi piatti a base di pesce, invece nell'entroterra trionfano piatti a base di carne di capra, nonché trote ed anguille pescate nei vari torrenti delle zone montuose ricche d'acqua. Contorni tipici: rrobi sicchi (zucchine o peperoni seccati d’estate e ammorbiditi nell’acqua prima di essere fritti con il pepe rosso), l’uspri (fagioli, ceci, piselli e fave secche cotti insieme in tegami di terracotta, poi fritti in abbondante olio d’oliva e, infine, insaporiti con pepe rosso).
Dolci tipici: oltre ai menzionati panicelli, troviamo i chinoli, la cicerata e le crespelle (pasta lievitata e fritta) i puccidati (ciambelloni di Pasqua) e le pizzatole (bamboline di pasta intrecciata a forma di bambino fasciato con il viso disegnato su un uovo sodo).
Vini della zona: il Verbicaro DOC (rosso, bianco e rosato). Liquori tipici: il vecchio amaro del Capo, quello alla liquirizia e al peperoncino.
Indice regione - Segue diario di viaggio - Le soste
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