San Benedetto Po a ritmo slow
Un fine settimana tra la grandiosità del complesso monastico, il territorio del grande fiume e le eccellenze enogastronomiche
di Marzia Mazzoni
“Prima o poi verremo a visitare questo borgo” una frase ricorrente che Lorenzo ed io pronunciavamo ogni qualvolta percorrendo in camper la strada provinciale verso la Lombardia sfioravamo questo paese, non so se capita questo anche a voi durante i vostri viaggi fuori dall’autostrada.
SAN BENEDETTO PO inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia dal TCI si trova nel Basso Mantovano dove la storia millenaria ha lasciato tracce indelebili nel suo centro storico.
Non l’abbiamo vissuto “mordi e fuggi” questo borgo, ce lo siamo gustati a ritmo lento per scoprire e viverlo appieno questo territorio dove anche il fiume Po ha un suo ruolo da protagonista.Infopoint San Benedetto Po
Piazza Matilde di Canossa, 7
46027 San Benedetto Po (MN)
Telefono: 0376 623036
Sito internet: turismo San Benedetto Po
Siete pronti a conoscere insieme a noi San Benedetto Po, Matilde di Canossa e tutto i territorio? Sì? E allora partiamo.
In sella alle biciclette
Se siete già stati in passato nel mantovano, saprete sicuramente che qui le due ruote trovano un vero e proprio paradiso grazie alla rete di piste ciclabili che uniscono le varie località della provincia. Qualche esempio? Ciclotour di Mantova, di Ostiglia e tour ad anello di San Benedetto Po, ma anche percorsi tematici percorribili anche a piedi.
In questa nostra visita decidiamo di noleggiare le biciclette e non di portarci le nostre, il costo è talmente accettabile che come si suol dire “è più la fatica del gusto” di caricarle, scaricarle e ricaricarle da camper!
Sono biciclette con il cambio e di facile utilizzo, adatte a tutti anche a chi non è particolarmente avvezzo all’uso delle due ruote a pedali, tra l’altro anche in ottime condizioni.
È un soleggiato fine settimana di gennaio, l’avevo dimenticato di dire all’inizio che periodo abbiamo scelto per questa meta, quindi dobbiamo organizzarci bene per questa biciclettata sia per le poche ore di luce che per le temperature non troppo gradevoli, ma il bellissimo sole ci da il coraggio di metterci in sella e partire alla scoperta di una piccola parte del territorio, consapevoli che in altre stagioni sicuramente le opportunità di percorrere molti più chilometri sono maggiori.
Raggiungiamo l’argine dove veniamo accolti da tanti segnali turistici dedicati proprio ai cicloturisti. Attraverso queste tabelle informative scopriamo che San Benedetto Po è sull’Eurovelo 7: il percorso del sole (che va da Capo Nord in Norvegia fino all’isola di Malta nel Mediterraneo) e sull’Eurovelo 8: l’itinerario del Mediterraneo, oltre naturalmente essere nella ciclovia dei Parchi.
Raggiungiamo la vicina PORTIOLO che dista circa 7,5 chilometri, una frazione di San Benedetto Po, un paesino piccolo piccolo dove il tempo sembra essersi fermato. Nelle vicinanze si può ammirare il grande fiume Po, maestoso ed imponente.
Il rientro a San Benedetto Po lo facciamo percorrendo l’argine interno dove sono presenti tabelle informative che raccontano la vita delle campagne, i mestieri del fiume. La natura delle golena è in riposo vegetativo e si presenta comunque affascinante ed interessante.
L’aria è frizzantina e quindi decidiamo di rientrare verso San Benedetto Po, abbiamo percorso totali 18,5 chilometri a tutto natura.
Soste tra le eccellenze gastronomiche
Grazie alle indicazioni di un’amica di Instagram residente qui, ci sono a San Benedetto Po luoghi imperdibili e consigliabili dove “gustare” le eccellenze territoriali, eccoli:
- pane molto buono (attenzione entro le ore 12) in piazzetta Matteotti presso il panificio Bernardelli, è anche pasticceria, quindi ideale per colazioni e non solo…
- la salumeria/gastronomia Tridapalli è un viaggio nei sapori tipici, fatevi consigliare dal signor Marco e scoprirete tante cosine buone. Noi abbiamo acquistato i tortelli di zucca fatti a mano (belli cicciotti di ripieno, che assomigliano tanto ai nostri emiliani, perché poi a Mantova sono in realtà quadrati), il pisto (o pistum o pistùm, tradotto erroneamente in italiano corrente come pesto) ovvero l’impasto di salamella ingrediente principale del riso alla pilota che scopriamo si prepara in un modo particolare e diverso dai soliti risotti;
- curiosità di San Benedetto Po per quanto riguarda i formaggi, qui convivono le produzioni sia il Parmigiano Reggiano che del Grana Padano.
Altri consigli per gustare i prodotti tipici a San Benedetto Po?
Lambrusco super BIO all’azienda agricola Bugno Martino, un po’ fuori mano però da tenere in nota.
Noi abbiamo gustato anche un Rays Montaldo Virgili lambrusco mantovano, vincitore di premi in varie rassegne enologiche.
Ultima ma non ultima è lei, la sbrisolona che in una tappa mantovana non può mancare, questa torta così rustica ma così gustosa che si trova un po’ dappertutto anche nei supermercati del paese.
Il grandioso complesso monastico: un viaggio nel tempo
Un piccolo borgo dove al centro di questa grande piazza sorge questo grandioso monumento storico formato dalla chiesa abbaziale, il refettorio monastico, i chiostri, le antiche cantine, la sala del capitolo e l’interessante museo civico polironiano, viene definita la “Montecassino del Nord”.
Prenotiamo la visita per domenica pomeriggio presso l’INFO POINT.
Questo complesso monastico conserva oltre mille anni di storia dove sono passati tanti nomi storici da Matilde di Canossa a Napoleone (purtroppo...), ma anche artisti famosi per l’arte della terracotta quali Antonio Begarelli, da ricordare anche Girolamo Bonsignori, Fermo Ghisoni. Grottesche, mosaici, statue di terracotta, coro ligneo sono una piccola anticipazione di questo patrimonio artistico disponibile nel complesso.
La visita guidata dura circa un paio d’ore e ve la consigliamo spassionatamente per poter al meglio entrare nella conoscenza di questo affascinante complesso che ha un’importanza non solo religiosa, ma anche storica ed etnoantropologica, pensate che il museo civico ospita circa 12.000 oggetti tra strumenti agricoli, di artigianato, allevamento e di vita quotidiana.
Tra stupore e meraviglia è questa nostra visita all’interno del complesso, noi “pellegrini del ventunesimo secolo” che ci troviamo di fronte ad un patrimonio artistico, culturale e storico di così grande valore che dal 1007 ad oggi ha visto transitare tante persone devoto e non all’interno di questi spazi.
Siamo fortunati, in occasione della nostra visita nell’ex-refettorio è esposta la tela di Girolamo Bonsignori, raffigurante il Cenacolo… Sì immaginiamo le vostre facce nel leggere questo nome, in effetti nell’immaginario collettivo il Cenacolo è un’opera di Leonardo da Vinci, vi assicuriamo che questa opera del Bonsignori è davvero GRANDIOSA (rimarrà esposta QUI per tutto il 2023).
Il pomeriggio è letteralmente volato all’interno di questo grandiosi spazi tra scoperte e conoscenze; le luci del crepuscolo danno un tocco ancora più affascinante al complesso monastico, la visita è finita lasciandoci davvero stupefatti di cotanta meraviglia di questo monumento del nostro Bel Paese.
Prima di rientrare a casa ci gustiamo una cioccolata in tazza al bar gelateria Bianca dove si assapora ancora il piacere di qualche chiacchiera con l’atmosfera genuina di paese.
Ecco il video di questa esperienza
Buona visione
Dove sostare
Ecco dove abbiamo sostato noi:
Puoi trovare questa struttura e altre strutture ricettive sulla la nostra WEB APP camp.vacanzelandia.com
Torna indice Piemonte
SCARICA IL PDF (è necessario fare il login)
Potrebbe interessarti anche
- Battaglie e luoghi del Risorgimento
- La fioritura del loto nelle Valli del Mincio
- Sabbioneta: città ideale di Vespasiano Gonzaga - Patrimonio dell'Umanità UNESCO
- Mantova - Patrimonio Mondiale Unesco - capitale dello stato dei Gonzaga,
gioiello del Rinascimento e città natale di Virgilio (uno dei nostri primissimi viaggi in camper)