In bici: dal Lido delle Nazioni all’Oasi Canneviè
Una piacevole biciclettata tra mare, natura e incontri inaspettati nel Parco del Delta del Po emiliano
di Marzia Mazzoni
Che cosa si fa quando si è al mare? Si va in bicicletta! Scherziamo, ma non troppo… Siamo una coppia attiva e ci piace vivere il territorio a 360°.
Al mare non siamo tipi da spiaggia, nel senso che non amiamo stare ore ore immobili a prendere il sole. Preferiamo vacanze attive dove alterniamo relax a camminate, escursioni e uscite con la bicicletta.
Metti un “weekend ignorante” (lo sapete vero che cosa sono per noi i “weekend ignoranti”? Quelli senza programmi, non troppo lontani da casa, senza aspettative, senza organizzazione) al camping Tahiti al lido delle Nazioni (FE) e la voglia di fare qualcosa di diverso, da lì a organizzare una domenica in bicicletta e andare a conoscere il territorio circostante… Conclusione: 30,76 (per la precisione) km di meravigliosa scoperta!
Luoghi di rara bellezza in questa terra che ha un forte legame con il mare ma che regala emozionanti incontri quasi fossimo in montagna (esempio un cervo o daino!), siamo all’interno del Parco del Delta del Po emiliano, tra i comuni di Comacchio e Codigoro, in una delle zone umide più importanti d’Europa.
Registi cinematografici già nel passato si sono fatti ispirare da questi luoghi, qualche esempio? Pupi Avati in svariati film scelse il fascino del Delta del Po dove ambientare le scene delle sue pellicole (La casa delle finestre che ridono, Le strelle nel fosso, Aiutami a sognare e Festa di laurea). Il film “Un ettaro di cielo” del regista Aglauco Casadio, con Marcello Mastroianni e Rosanna Schiaffino fu girato interamente nell’Oasi di Canneviè.
E allora prima di lanciare il #mantraprontipartenzavia per raccontarvi la nostra esperienza, ecco alcune raccomandazioni e consigli:
- l’escursione è adatta a tutti essendo in piano, non presenta alcuna difficoltà, noi abbiamo due biciclette tipo city bike, o meglio, quella di Lorenzo è a pedalata assistita che in questo itinerario ha utilizzato nella versione “normale”
- dotarsi di repellenti per le zanzare/insetti perché all’interno della Pineta di Volano sono presenti
- è possibile variare e modulare la propria escursione a seconda del grado di allenamento e delle proprie esigenze, vogliate considerare che la ciclabile unisce Ravenna e Venezia, la nostra è soltanto una piccola parte di questo itinerario
- nelle giornate calde, indispensabile avere riserve d’acqua, non abbiamo trovato fontanelle sul percorso. Sono comunque presenti dei bar nelle località turistiche
- cappellino/bandana (se non indossate il caschetto da bici) per proteggere il capo, molti tratti sono esposti al sole
- pranzo al sacco se volete godervi un pic-nic all’interno della pineta e un telo dove appoggiarsi a sedere e potervi rilassare
- equipaggiarsi di tanta curiosità perché il bello da vedere c’è… Eccome! Se amate il birdwatching, dotatevi anche di un cannocchiale.
L'escursione in pillole
Natura, storia e incontri inaspettati
La Pineta di Volano, il lago delle Nazioni e l’Oasi di Canneviè sono luoghi che raccontano la storia di questo territorio.
Oasi naturalistiche che appartengono sia al passato che al presente, di terre strappate al mare, di luoghi che rievocano gli Estensi, i signori di Ferrara.
Sul percorso non ci si annoia, soprattutto se si affronta la pedalata a ritmo lento, come abbiamo fatto noi, ammirando il bello attorno a noi.
Quale è stato il nostro bottino di esperienze?
Ecco qui qualche dettaglio partendo dal Lido delle Nazioni fino all’Oasi Canneviè e ritorno:
- il lago delle Nazioni, un balcino salmastro dove si pratica la pesca, si praticano sport come la vela
- valle Bertuzzi (zona umida con cigni)
- cavalli bianchi di razza “Camargue Delta”
- i tipici bilancioni da pesca
- gli affascinanti fenicotteri rosa
- la torre della Finanza, detta anche torre di Guardia o di Volano, realizzata nei primi anni del Settecento per controllare l'accesso alla foce del Po di Volano e la sua funzione era per riscuotere pedaggi, ma anche a scopo difensivo
- casone di Canneviè e la sua oasi con il sentiero natura, da percorrere a piedi lasciando le biciclette all’entrata per ammirare questo luogo così particolare come habitat e tipicità. Un tempo era un porticino, come attesta l'inventario dei beni di Alfonso II d'Este
- pontile panoramico del Lido di Volano, proteso verso il mare dove si ammira il tratto di costa e con uno sguardo in lontananza, si scorge il Delta del Po (gabbiani a gogò)
- la pineta litoranea di Volano, un full immersion, un sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale. Noi abbiamo incontrato un Bambi, come scherzosamente l’abbiamo chiamato noi, sì un meraviglioso cervo (o daino) che si è fermato a guardarci e si è fatto pure immortalare!
- Le sculture in legno di Enrico Menegatti realizzate con rami, pezzi di legno che il mare ha restituito trasformandole in vere e proprie opere d’arte, un museo a cielo aperto
- oltre naturalmente a fiori, scorci e tutto ciò che la curiosità di ognuno di noi sa cogliere!
Saliamo in sella e partiamo
Se siete arrivati fin qui a leggere, sicuramente l’escursione è di vostro interesse e quindi andiamo avanti a raccontarvela sperando sia utile a chi vorrà rivivere questa esperienza in sella alla propria bicicletta.
Noi siamo partiti dal Camping Tahiti al Lido delle Nazioni (FE) in viale Libia 133, meta che scegliamo ogni anno per aprire l’estate.
Da lì siamo andati verso l’incrocio adiacente svoltando verso destra su via delle Nazioni Unite, imboccando poi via del Lago. In questo primo tratto, abbiamo preferito percorrere la strada panoramica dei lidi e non la ciclopedonale, una scelta che in parte ci ha permesso di velocizzare il tragitto dell’andata rispetto allo sterrato che abbiamo fatto al ritorno, inoltre speravamo di poter ammirare la Valle Bertuzzi, una delle aree umide più suggestive del Parco del Delta del Po, che però non abbiamo potuto vedere in quanto coperta da alberi. Siamo comunque a scorgere un bel cigno che si muoveva leggiadro nelle acque.
Al Lido di Volano abbiamo poi proseguito sulla pista ciclabile contrassegnata dalla tabella “Lido di Volano-Venezia FE30”. Pochi chilometri separano l’Oasi di Canneviè che abbiamo ammirato fermando le biciclette proprio davanti al Casone trasformato in ristorante. Una camminata in questo luogo così particolare e unico.
Risaliti in sella, siamo tornati indietro ripercorrendo questo tratto ciclopedonale dell’andata e ci siamo fermati al Lido di Volano per ammirare il paesaggio circostante e il mare dal pontile, risaliti in sella ci siamo addentrati in uno dei tanti passaggi della pineta per un pic-nic all’ombra degli affascinanti pini marittimi. Relax e una scorta di benessere a respirare a pieni polmoni quest’aria balsamica che sa di resina, sa di natura.
Ripreso il tragitto imbocchiamo la pista ciclabile verso il Lido delle Nazioni-Ravenna FE30 di grande fascino immersa in questa pineta, un bosco naturale molto suggestivo, dove abbiamo incontrato il cerbiatto!
All’uscita della pineta si trovano le sculture in legno e poi si prosegue su strada ripercorrendo le vie del Lido delle Nazioni percorse all’andata.
30,5 o meglio 30,76 km di natura, scoperte ed emozioni. A noi è molto piaciuta questa biciclettata e speriamo che tanti di voi possano, con il nostro racconto, farsi affascinare da questi luoghi del nostro Bel Paese!
Dove sostare
Per altre strutture ricettive, consigliamo di consultare la nostra WEB APP camp.vacanzelandia.com
Un'idea in più
Se preferite invece essere accompagnati in questa esperienza, il camping Tahiti organizza escursioni in bicicletta con guide locali che vi faranno vivere il territorio mettendo a disposizione la propria conoscenza. Chiedete alla reception e vi sapranno consigliare al meglio!