Il mercato dell’usato
Affacciandosi al mercato dell’usato abbiamo sostanzialmente due gruppi di oggetti:
- carrelli “moderni”, con una vita che va dai 10 ai 20 anni, che si attestano su prezzi da 3000 a scendere fino a 1500 Euro
- carrelli “vintage”, con più di 20 anni di vita e richiesta dai 1000 Euro in giù.
Non è detto che a maggior prezzo corrisponda maggior qualità, così come non è detto che un carrello usato poco sia messo meglio di un carrello usato ogni anno: basta usare il mezzo una volta sola, ripiegare la tela bagnata e non curare di riaprire ed asciugare una volta a casa e avrete danni irreparabili.
Una cosa curiosa è che spesso i mezzi vintage hanno un sistema frenante, mentre i moderni no: questo si spiega con lo scarso peso e potenza delle utilitarie del tempo, poco adatte a dover sopportare anche l’inerzia in frenata di un carrello senza impianto.
non sia marcio perché altrimenti ci troveremmo a fare la figura di Fred Flinstone quando va in auto. Della tela abbiamo già accennato: se è rovinata dall’umidità o dalla lunga esposizione al sole, non è il caso di procedere; ci sono artigiani che sono in grado di rifare completamente la tela del carrello, ma i costi in quel caso sono molto alti, quindi in generale meglio lasciar perdere. Se invece la tenda è in normali condizioni d’uso, si può procedere ad un “rinforzino” della sua impermeabilità a base di impermeabilizzanti
normalmente oli a base siliconica, da applicare tranquillamente in fai-da-te usando un minimo di buonsenso.
Ovviamente vanno verificati gli organi di aggancio, i freni, i piedini e il funzionamento dell’impianto elettrico (fanali); consiglio poi di informarsi per bene sul web riguardo a particolarità proprie del tipo di mezzo al quale si ambisce, faccio un esempio personale. Quando acquistai il mio Randger scoprii che l’impianto frenante poteva essere di due tipi: a rinvio meccanico, come la maggior parte dei rimorchi, oppure idraulico con una pompa freni posizionata sul timone
Questa pompa era famosa per dare un po’ di rogne e, indagando, saltò fuori che si trattava dell’impianto frenante della Trabant perché l’azienda costruttrice era la IFA della DDR e non la Trigano francese che si limitava alla commercializzazione in occidente! Quindi curai di acquistare il modello con rinvio meccanico… Sono cavolate, ma spesso è importante conoscere un po’ della storia dei mezzi che scegliamo.
Infine, se il mezzo è vecchio, consiglio di sostituire tutti gli elastici dei picchetti perché la gomma con la quale sono fatti risente molto della vecchiaia così come, per lo stesso motivo, può essere sensato rifare le imbottiture dei cuscini.