Tappe del giorno 09/07/2013:
Località di partenza | Località di arrivo | Km tappa | Km totali |
FINALE LIGURE (SV) loc. Caprazoppa andata/ritorno con la bicicletta | VARIGOTTI (SV) | 14 | |
FINALE LIGURE (SV) loc. Caprazoppa andata/ritorno a piedi | FINALE MARINA (SV) | 3 |
Giornata bellissima, tempo ideale per trascorrere tutta la giornata al mare.
Ci prepariamo con zainetti, teli, ombrelloni, sistemati sulle biciclette e via si parte. Percorriamo l'Aurelia, abbastanza trafficata, purtroppo senza pista ciclabile, ma comunque percorribile da famiglie come noi con figli già “grandicelli”.
Dopo circa 6 km raggiungiamo la località di VARIGOTTI (SV – m 10 s.l.m.), famosa località mondana (le cronache scrivono della presenza in questi giorni di Michelle Hunziker e Silvia Toffanin n.d.r.), racchiusa tra le falesie triassiche. Il “borgo saraceno” è delizioso, caratterizzato da tipiche case liguri con tetto a terrazza che si affaccia sulla spiaggia, scorci di piazzette e vicoli stretti i “caruggi” regalano angoli di rara bellezza.
Ci fermiamo in un supermercato, l'unico di Varigotti, assortito e soprattutto affollato a quest'ora del mattino, per acquistare qualche pezzo di focaccia per il pranzo al sacco e poi ci dirigiamo verso punta Crena, l'ultimo promontorio di Varigotti, di rilevante interesse paesaggistico, naturalistico ed archeologico. Lasciate le biciclette, ci sistemiamo nell'ultima spiaggia prima di Punta Crena, contraddistinta da sassolini (anche in mare) e da acqua limpidissima, ma la cosa più spettacolare è la scenografica cortina delle case a ridosso della spiaggia che fanno apparire il tutto come una cartolina.
Una giornata splendida tra bagni di mare e sole. Prima di lasciare Varigotti, facciamo un salto ad ammirare la spiaggia di Baia Saracena e del Malpasso, dove si ritiene qui fosse avvenuto l'antico approdo per l'appunto dei saraceni. Domina dall'alto la chiesa di S. Lorenzo il Vecchio (m 45 s.l.m.), un edificio medioevale posto su uno sperone.
Prima di cena, ci inoltriamo nel vivaio dell'area camper accompagnati da Gian Pietro Pamparino, che ci mostra le piante di Chinotto e ci racconta la storia di questo agrume, tutelato da alcuni anni dal Presidio Slow Food, di cui lui ed altri della zona sono produttori. Da qui si ricavano vari prodotti, tra i vari i chinotti in Maraschino, vero e proprio simbolo molto apprezzato e il suo consumo crebbe, raggiungendo l’apice negli anni Venti del secolo scorso. Una tradizione delle feste consisteva nell’offrirlo in un bicchiere di liquore, oppure in molti caffè italiani e francesi, sul banco di vendita, si poteva trovare un vaso dotato di un cucchiaino di maiolica pieno di piccoli agrumi verdi immersi nel Maraschino: erano i chinotti di Savona, famosi e unici per qualità, aroma e ottimi come digestivo. ma vennero abbandonati con il passare del tempo questi rituali, così come la sua coltivazione estensiva e il suo utilizzo. In anni recenti, per evitare la scomparsa di questa antica sapienza dolciaria, Slow Food ha deciso di inserirlo tra i presidi e di impegnarsi per il suo recupero richiamando la curiosità da parte dei consumatori. Oltre al recupero della tradizione, la produzione attuale si affida anche a nuove lavorazioni come marmellate, mostarde, amaretti morbidi, per riguadagnare il mercato e l’immagine e far sì che il chinotto torni ad essere un Souvenir di Savona.
Cena, docce e poi trascorriamo la serata a Finale Marina, ne approfittiamo per visitare all'interno la Chiesa di S. Giovanni Battista del XVII secolo. Gelato e poi a dormire, la giornata è stata splendida ma impegnativa.
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