Leonardo a Vinci
Percorriamo l'asse centrale del borgo su cui si affacciano gli edifici che raccontano di Leonardo attraverso illustrazioni del Genio, bello il monumento equestre realizzato dalla scultrice giapponese Nina Akamu in piazza della Libertà, che ricorda il grande progetto che il maestro doveva realizzare per Ludovico Sforza.
Prima tappa è la Chiesa di Santa Croce, interessante all'interno il battistero che conserva una fonte battesimale che si ritiene fosse stata utilizzata per battezzare Leonardo da Vinci.
Raggiungiamo poi la Palazzina Uzielli dove risiede il Museo Leonardiano. Acquistiamo un biglietto cumulativo che ci darà il diritto ad accedere a varie mostre (usufruibile entro una settimana).
Iniziamo la visita di questa esposizione strutturata su due piani dove sono raccontate, attraverso disegni e modelli le macchine da cantiere, la tecnologia della manifattura tessile e gli orologi meccanici, ma anche la parte dedicata ai suoi studi anatomici.
Guardando gli scritti si nota subito la sua singolare modalità di scrittura, ovvero “speculare”. Abbiamo letto le varie teorie di questo suo sistema di scrittura che consiste nello scrivere le lettere come se fossero riflesse da uno specchio, una di queste afferma che faceva questo per tener segreti i suoi manoscritti, alcuni neurologi invece hanno avanzato l'ipotesi che Leonardo da Vinci fosse dislessico quindi le parole erano trattate come figure... Sta di fatto che guardando questa prima esposizione abbiamo soltanto un assaggio di quello che fece il Grande Genio.
Lasciamo questa mostra per raggiungere il Museo Leonardiano al Castello dei Conti Guidi, prima di entrare ci soffermiamo ad ammirare il paesaggio e a naturalmente farci un selfie con la scultura in legno dell'artista Mario Ceroli che rappresenta “l'Uomo di Vinci”, un omaggio all'Uomo Vitruviano, uno dei lavori più celebri in cui viene illustrato un uomo dalle proporzioni ideali.
Il Castello è conosciuto da molti come il “castello della nave” per la sua forma simile ad un'imbarcazione.
Entriamo all'interno del Castello per visitare la mostra allestita su più piani (stesso biglietto cumulativo) chiamata “alle Origini del Genio” (15 aprile – 15 ottobre 2019). In questa esposizione si possono ammirare modelli che riproducono progetti di Leonardo da Vinci di macchine da cantiere, ma anche invenzioni belliche e i primi esperimenti del volo, fino ad arrivare a quelli che furono le sue opere legate alle chiuse, progetti ancora attuali soprattutto in Lombardia (vi consigliamo di leggere il nostro itinerario “Ecomuseo Adda di Leonardo”).
Modellini di carro armato, la vite aerea (un'anticipazione dell'elicottero!) e tante altre invenzioni ancora attuali e in uso. Ma anche trattati di geologia perché egli studiò fossili marini e conchiglie.
Ai piani superiori si può assistere a delle riproduzioni video multimediali in varie lingue che raccontano la vita di Leonardo e il suo legame con il territorio, le sue invenzioni, le sue opere.
All'ultimo piano della torre, sono conservati libri e manoscritti, in uno di questi è annotata la registrazione della sua nascita: il 15 aprile 1452 ad Anchiano (una piccola frazione di Vinci). Tra le varie opere spicca anche la splendida ceramica di Giovanni della Robbia “Madonna col Bambino”.
Una ripida scala ci porta in cima alla torre da cui godiamo di un bellissimo panorama sul paesaggio circostante e una veduta sul paese di Vinci, stretto e affusolato, a forma di mandorla, che si incunea in questi dolci colline.
Prossima tappa è via Montalbano 2 dove si trova il Museo Ideale Leonardo da Vinci (ingresso con biglietto cumulativo). La mostra è all'interno delle antiche cantine del castello, un ambiente molto particolare che crea maggiori suggestioni a questa esposizione che racconta del Leonardo poliedrico, non soltanto attraverso sue opere, ma anche altre testimonianze che raccontano di lui come scienziato, come inventore, ma anche come designer (esposte pure borse che disegnò lui!!!). Troneggia all'interno delle cantine la riproduzione del Gigante dell'Appennino del Giambologna che ammirammo nel Parco di Pratolino... Non comprendiamo il collegamento con Leonardo da Vinci, ma in questo contesto di toscanità ci sta pure bene!
Purtroppo inizia a piovere (un maggio terribile questo!) e così decidiamo di rientrare al camper e raggiungeremo la casa natale di Leonardo da Vinci domani, perché vorremmo percorrere il sentiero a piedi per goderci il paesaggio.