Da San Benedetto in Alpe a Prato Andreaccio
Bando alle ciance e partiamo. In campeggio ci hanno consigliato di imboccare il sentiero presso il ponte della Maestà (segnavia 409) in paese, percorrendolo al contrario rispetto a quello indicato nelle normali guide, questo perché il tratto più ripido lo faremo all'andata.
Così seguendo le indicazioni “Romiti – Monte del Prato Andreaccio” si parte. La passeggiata tra i faggi che creano una bella ombra è piacevole, ci fermiamo ad ammirare e a fotografe gli innumerevoli fiori colorati che si presentano e creano quel fascino inaspettato che la natura sa regalare. La parte più complicata in questo tratto è, come dicevamo prima, quella di affrontare la salita e raggiungere quota di quasi 1000 metri per un tratto lungo 3 chilometri. In campeggio ci avevano menzionato la “salita dei XXX gradini” non ricordiamo se 120, 127... Una bella scalata, per noi che in questo periodo non siamo molto allenati...
Finalmente raggiungiamo il Prato Andreaccio (m 990 slm), per noi rappresenta il “gran premo della montagna” vista la fatica fatta e soprattutto abbiamo raggiunto il max punto di altezza dell'anello. Il sentiero è quasi nascosto dalla natura rigogliosa, soprattutto piante di felci aquilina. Ammiriamo un bellissimo panorama di monti che si stagliano attorno a noi, naturalmente il tutto abbellito da fiori, fiori e fiori.