DERUTA
il borgo storico della ceramica artistica
Alla scoperta di “uno dei Borghi più belli d'Italia” che conserva la storia centenaria della lavorazione della ceramica
di Marzia Mazzoni
Era una meta che avevano in sospeso da tempo, era rimasta fuori da un itinerario di qualche anno fa quando visitammo “La Valle Umbra” e ci eravamo riproposti prima o poi di visitarla. Ecco finalmente arrivato il momento per farlo. Eravamo in Umbria per motivi lavorativi e così ci siamo ritagliati una giornata per scoprire questo borgo famoso in tutto il mondo per le sue ceramiche artistiche: DERUTA (PG – m 218 s.l.m.).
Vi consigliamo di prendervi un po' di tempo per godervelo con i ritmi giusti, un po' slow per meglio addentrarvi nella storia di questa lavorazioni, che hanno origini antiche, ma anche e soprattutto vivere il paese nella sua completezza, visitando musei, entrare in contatto con persone che da anni conoscono i segreti di questa manifattura, ma anche di gustare i piatti tipici della tradizione umbra in qualche locanda, quale tartufo, cacciagione e carni locali (naturalmente il tutto annaffiato dal vino locale: il famoso Sagrantino!). In poche parole: VIVERE DERUTA in tutte le sue angolazioni!
Qualche consiglio che vi sarà UTILE
In primis, vi diamo il consiglio di NON seguire le indicazioni che si trovano in rete per la sosta del camper in via Verde Ramina, non sappiamo chi abbia voluto dare questa segnalazione, ma vi assicuriamo che si tratta di un viottolo a senso unico a fondo cieco largo tanto quanto il camper! Quindi, vi suggeriamo di lasciare il mezzo nei parcheggi del nuovo Quartiere dell'Arte, vicino alla prima rotonda transitando nella circonvallazione NORD, noi siamo stati in sosta lì e non abbiamo avuto problemi. Notiamo adiacente al parcheggio l'indicazione per la pista ciclabile dell'Alto Tevere, infatti è possibile ricollegarsi a quella di Assisi-Spoleto, passando attraverso la natura incontaminata Premartane, quindi vi consigliamo se siete degli appassionati della due ruote di portarla e godervi questo paesaggio!.
Il BORGO MEDIOEVALE
Ancor prima di raggiungere il borgo, l'occhio viene colpito da manifatture in ceramica che abbelliscono anche la parte sottostante del paese, da vasi apposti al centro di una rotonda, al monumento AVIS, a negozi che vendono la ceramica.
Il nucleo storico di DERUTA è racchiuso all'interno di mura storiche con tre porte d'accesso: porta di S. Michele Arcangelo, porta Perugia a nord e porta Todi a sud. Tutto il paese racconta la storia di questa manifattura che per secoli ha contraddistinto Deruta ed era la risorsa economica principale che l'ha resa famosa e ha dato da lavorare alla maggior parte degli abitanti del posto.
Entrando da porta S. Michele Arcangelo, si scorge sulla destra la più antica fornace di Deruta (fornace Grazia del XVI° secolo). Percorrendo il viottolo di sinistra, si possono ammirare già le case riccamente decorate con maioliche e ceramiche, ma anche antiche fornaci ora in disuso. Risalendo la via Ritorta, una stradina a gradinate, scoprirete una saggezza di frasi ed aforismi su mattonelle di ceramiche, molte inedite che cattureranno il vostro cuore. Su Piazzetta Biordo Michelotto sorge l'ex chiesa di San Michele Arcangelo, un edificio medioevale decorato da mattonelle, attualmente adibito a negozio di vendita ceramiche. Troneggia al centro di questa piazzetta, la fontana a pianta ottagonale. Sul corso principale si affacciano negozi che mettono in mostra oggetti di ceramica di raffinata e rara bellezza che catturano lo sguardo del visitatore, anche il più distratto. Sulla piazza dei Consoli si erge imponente ed austero l'edificio del Palazzo Comunale, detto anche Palazzo dei Consoli, un edificio trecentesco che si staglia dal profilo degli altri palazzi, al cui interno è conservata la Pinacoteca.
In stile gotico è la chiesa di San Francesco, la principale del paese, una sobria facciata ma affiancata da uno svettante campanile poligonale. Nel chiostro si trova l'interessante Museo della ceramica, che conserva preziose maioliche, tra cui i resti del pavimento della Chiesa di San Francesco, un dipinto in ceramica smaltata, proveniente dalla derutese Chiesa di Sant'Angelo, dal 1524 al '700, e poi appartenuto alla Chiesa di San Francesco, dal '700 al 1902. Pochi metri più avanti una balconata sulla vallata sottostante vi regalerà una bella prospettiva sul territorio, non trascurate di osservare le panchine del parco, sono realizzate in ceramica!
Un viaggio nella storia: il MUSEO DELLA CERAMICA
La visita al museo di Deruta (ingresso a pagamento), attraverso il percorso museale composto da 13 sale, da la possibilità di conoscere la storia della ceramica, partendo da nozioni didattiche contenute nelle prime sale, fino a proporre una vera e propria esposizione di manufatti di varie epoche, collezioni private e ritrovamenti storici. Questa è la parte riservata alla bellezza della ceramica e delle maioliche. Il vero salto nella storia è quello che viene offerto, dalla gentile accompagnatrice che ci catapulta mentalmente indietro di secoli di storia mostrandoci due fornaci, chiamate di S. Salvatore. Venute alla luce in seguito agli scavi per realizzare un parcheggio sotterraneo, sono ciò che rimane di due antiche fornaci, una della metà del '400 e l'altra della metà del '500, utilizzate per la lavorazione della ceramica. Un bell'excursus cronologico nella storia della ceramica!
L'argilla è la metafora della vita!
Se il titolo vi ha incuriosito, vi comprendiamo bene, perché è quello che è successo a noi parlando con un mastro vasaio, che ha fatto questa affermazione, ma andiamo per gradi. Vi raccontiamo della nostra esperienza visitando una delle fabbriche storiche di DERUTA.
Abbiamo voluto completare la scoperta di Deruta con la visita culturale alla lavorazione della ceramica prenotata presso la Fabbrica Majoliche Artistiche TORRETTI che dal 1950 produce manufatti e da alcuni anni ha aperto le porte dei propri laboratori a grandi e piccini per diffondere la cultura della ceramica, dalla storia alle fasi della lavorazioni. Antiche tradizioni e un sapere da conservare, mantenere e tramandare.
Il mastro vasaio Vanni ci dà il benvenuto nel suo laboratorio, dove pochi e semplici attrezzi e la materia prima, ovvero l'argilla, accompagnate da mani esperte, esperienza e talento possono realizzare manufatti di pregio e valore, infatti le ceramiche artistiche di Deruta sono conosciute in tutto il mondo!
Vanni ci mostra la realizzazione di un vaso partendo dall'argilla, lavorando con il tornio. Ci chiede se vogliamo provare pure noi provando a realizzare un manufatto (cosa che viene proposta in occasione della visita), lo ringraziamo, ma non accettiamo... ci sentiamo un po' negati in tal senso. Guardando il mastro vasaio che lavora al tornio, credo che come noi, capiterà anche a voi se andrete a questa visita, di ricordare quando Demy Moore e Patrick Swayze in una sensuale scena del film Ghost lavorarono insieme un pezzo di argilla per realizzare un manufatto in ceramica.
Mentre lavora, Vanni arricchisce il nostro sapere con i suoi racconti, aneddoti e la sua esperienza, frutto di anni di lavoro nel settore, anche riccamente impreziositi da riflessioni di natura filosofica e letteraria. L'argilla è viva e la madre di qualsiasi cosa, quindi anche l'oggetto finale è un qualcosa di vivo. L'argilla rappresenta la metafora della vita, Dio plasmò l'uomo con la polvere della terra. Unica differenza tra il mastro vasaio che dà vita a qualcosa e Dio è l'anima, cosa che noi terrestri non possiamo conferire agli oggetti. Ci facciamo affascinare anche dai racconti della storia di Deruta, dove ogni famiglia nobile possedeva una fornace, dai periodi gloriosi in cui a Deruta quasi tutta la popolazione attiva era impiegata nel settore della ceramica. Siamo curiosi e attenti anche alla fase successiva della lavorazione dei manufatti: la pittura, che rende ogni pezzo unico!
Ci “rifacciamo gli occhi”, come si suol dire, nello showroom di Torretti ammirando ogni tipo di manufatto, dal più piccolo al più grande, acquistiamo qualche oggettino da portare a casa come ricordo di questa visita a questo delizioso borgo.
Ne siamo certi: DERUTA saprà farsi piacevolmente ricordare!
Dove sostare:
nome località | tipo sosta | indirizzo | note |
DERUTA (PG) |
Parcheggio |
Via del Mosaico - Nuovo quartiere dell'Arte |
All'ingresso del paese, circonvallazione nord, dopo la prima rotonda. |
DERUTA (PG) visita alla fabbrica Torretti |
Parcheggio |
S.S. E45 uscita Deruta SUd |
Negli spazi adiacenti lo showroom. |
Per le strutture ricettive, consigliamo di consultare la nostra web app CAMP.
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Indice Itinerari e Mete Umbria
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