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Conosciamo la famiglia del BLOG
Due per Tre fa Cinque

due per tre fa cinque collage

10 domande ad Andrea e Daniela, fondatori del BLOG duepertrefacinque.it, camperisti e genitori di tre fantastiche fanciulle

Abbiamo presentato la famiglia del BLOG di Due Per Tre Fa Cinque i primi di ottobre (ricordate? Se avete perso la loro prima presentazione - cliccate QUI), sono entrati a far parte della famiglia di Vacanzelandia e collaborano attivamente con noi.

Qualche domanda per conoscerli meglio sia come viaggiatori che come genitori che si muovono con tre figliole:

due per tre fa cinque bimbeD. Il nome Due per tre fa cinque, inquadra al top la vostra bella famiglia con tre figliole al seguito, età di Agnese, Irene e Matilde e cosa piace fare a queste tre piccole camperiste in erba?
R. Due per tre fa cinque, l’avete detto bene voi, ci descrive in tutto e per tutto. Avremmo potuto dare un nome al blog che contenesse un’accezione legata al viaggi ma così facendo, avremmo perso l’idea della famiglia che invece ci sta tanto a cuore. Siamo, prima ancora che essere dei viaggiatori, una mamma e un papà con tre bambine, da qui l’idea del 2 (genitori) x 3 (figli) per un totale di 5 persone che affrontano ogni giorno le avventure che la vita riserva. Avventure: ho usato appositamente questo termine perché le nostre tre “piccole camperiste” amano la vita avventurosa.
Agnese di 13 anni, Irene di 11 e Matilde di 7, sono sempre in cammino (le due grandi sono al V anno di alpinismo giovanile con il CAI e la piccola ha appena cominciato). A loro piace tanto andare per montagne. Affrontano le cime mettendosi alla prova con dislivelli abbastanza importanti, amano usare ciaspole e ramponi ma anche cimentarsi in arrampicate in parete. Sebbene abbiano degli interessi comuni, sono una diversa dall’altra. La grande è molto sportiva ed una persona estroversa. La mezzana, più introversa, è la creativa di famiglia, la piccola invece è la nostra principessa: sempre alle prese con trucchi e belletti, per gioco, ovviamente, data la tenera età!

D. È nato prima il camper o prima il blog?
R. E’ arrivato prima il camper. Il sogno di una vita, il desiderio che abbiamo rincorso per tanto tempo da giovani quando ancora viaggiavamo con una piccola tendina ad igloo cambiando ogni giorno campeggio durante i nostri on the road in giro per l’Europa. E’ arrivato prima il camper, è vero, ma il progetto del blog era latente anch’esso da tanto tempo quindi si potrebbe dire che siano arrivati praticamente in simultanea.

logo due per tre fa cinque 300sD. Un BLOG family style nato per....?
R. Il blog nasce fondamentalmente da una idea di condivisione. Molti amici, visto che ci piaceva viaggiare, ci chiedevano spesso consigli su mete interessanti. L’idea del blog è nata proprio da questo. La passione dei viaggi e l’idea di far conoscere agli altri il bello che c’è attraverso i nostri racconti. Ma la cosa fondamentale che rispecchia i contenuti del nostro blog (e che è sempre stata l’idea di fondo sin dal primo giorno), è che i nostri racconti si basano solo su viaggi vissuti in prima persona. Riteniamo infatti che non sia possibile dispensare consigli (soprattutto alle famiglie con bambini) quando le mete non siano state testate personalmente. Pertanto tutto quello che si legge sul nostro blog è stato prima testato da noi ed i consigli che vi si leggono tengono in considerazione proprio se le mete sono a misura di famiglie. Quali eventuali rischi o difficoltà si possono incontrare lungo il percorso, cosa sarebbe utile evitare e cosa invece è necessario non perdersi lungo l’itinerario.

D. Il vostro blog piace, è seguito da molti appassionati di viaggi (anche sui social network è molto attivo!) ed è ben curato, chi fa e che cosa?
R. Quando siamo partiti con questa avventura, prima di iniziare, abbiamo “fatto i conti” con i nostri talenti. Gestire un blog in sé non è una cosa difficilissima ma, allo stesso tempo, richiede qualche competenza. Ci preme chiarire che non siamo blogger di professione, quindi se confrontiamo il nostro portale con quello dei “grandi” del settore, il nostro è molto modesto, chiaramente. Però lo gestiamo in tutto e per tutto in autonomia e questo ci rende orgogliosi. Siamo partiti, come dicevamo, dalle reciproche capacità e attitudini per suddividerci i compiti. Io (Daniela), più orientata alle discipline umanistiche, mi occupo della scrittura. Preparo gli articoli, mi occupo di selezionare il materiale e di scattare le fotografie. Mi piace anche tenere i rapporti con i followers, quindi, anche la parte di live tweeting spetta a me. Rispondo alle mail, invio le richieste informazioni per i viaggi che stiamo preparando e condivido sui social la nostra attività. Andrea svolge un lavoro molto più silenzioso del mio ma forse, per certi aspetti, più importante. E’ lui che si occupa della parte tecnica del sito, è lui che, stando dietro le quinte, lavora. E’ lui che ha creato la pagina ne ha definito le caratteristiche grafiche ed è lui che cerca di accontentare le mie richieste. Nuovi menù a tendina, aggiunta di bottoni all’interno della pagina, preparazione grafica ed impostazione delle immagini. Lui si occupa anche di gestire eventuali problematiche che possono incappare strada facendo: spam, il sito che “cade”, eventuali attacchi esterni che potrebbero compromettere il portale. In questo gioco di squadra nessuno dei due interferisce nel lavoro altrui se non con un fine di aiuto o consiglio.

D. Parliamo del vostro camper, chi ha scelto la tipologia del mezzo e che caratteristiche avete scelto?camper
R. Ad Andrea va il merito di aver trovato il camper ideale per la nostra famiglia. Dopo giorni e giorni trascorsi navigando in internet e incontrando proprietari che volevano vendere il loro modello, finalmente abbiamo trovato il nostro mezzo.
La scelta è stata abbastanza obbligata: la famiglia è numerosa e il mansardato 7 posti era l'unica soluzione che permetteva di avere 5 letti sempre pronti. Con il 7 posti infatti la dinette per il pranzo è sempre pronta e non c’è bisogno ogni volta di allestirla a letto o a tavola a seconda delle situazioni. Alcune dotazioni, come forno a gas e frigorifero grande con congelatore separato ed alcuni accessori come pannelli solari, inverter, riscaldatore supplementare a gasolio e doppi serbatoi delle acque chiare ci sono sembrate utili a renderci indipendenti. In futuro ci piacerebbe aggiungere un generatore soprattutto per il periodo invernale quando la resa dei pannelli solari cala drasticamente. La meccanica è di derivazione Mercedes, spartana ma molto affidabile e finora non ci ha mai dato problemi.

due per tre fa cinque montagnaD. Per i vostri viaggi in camper, chi sceglie le mete; per la sosta preferite i campeggi, le aree attrezzate o anche parcheggi?
R.
Sino a poco tempo fa, principalmente mi occupavo io (Daniela) di definire le mete sulla base dei reciproci interessi. In genere passavo del tempo, prima del viaggio, a navigare in internet o a raccogliere informazioni e poi le mettevo su un foglio di carta senza un itinerario ben definito. Sebbene io ami viaggiare, non mi piace molto confrontarmi con la geografia. Quindi, sempre nell’ottica del gioco di squadra, Andrea cerca, sulla base di ciò che ho segnato come interessante, di preparare un itinerario. Oggi le cose vanno un po’ diversamente. Le ragazze stanno crescendo e cominciano ad avere gusti personali nel loro modo di viaggiare. Quando dobbiamo decidere una meta, si cerca di stabilire itinerari che possano soddisfare tutti, quindi la scelta diventa un vero e proprio affare che coinvolge tutti. Quando ci spostiamo, essendo una famiglia numerosa, cerchiamo di contenere i costi. In genere, quindi, usufruiamo poco dei campeggi che sono un po’ più costosi. I campeggi, poi, sono poco adatti al nostro modo di viaggiare dal momento che difficilmente ci fermiamo più di una notte nello stesso posto. Più consoni al nostro modo di concepire la vacanza e sicuramente più adatte alle nostre tasche, sono le aree di sosta. Economiche, dinamiche e con tutto ciò che serve per dormire una notte pronti per ripartire il mattino successivo. Altro discorso per la sosta libera che ci piace fare solo se le condizioni di sicurezza e le regole del luogo in cui ci troviamo, lo consentono. In genere facciamo sosta libera nei viaggi lunghi e ci fermiamo a dormire in autogrill oppure in montagna lontani dal caos delle città in completa solitudine con la natura.

D. Preferite vacanze al mare, in montagna, Italia o Estero oppure siete una famiglia curiosa di scoprire ogni angolo della terra?
R. Siamo tipi da montagna prevalentemente ma non disdegniamo affatto il mare, soprattutto quando mare significa acqua cristallina lontano dal caos e dai luoghi di massa. Ci piace essere degli esploratori e per noi non c’è differenza tra Italia o Estero. Comunque sia il viaggio è una scoperta ed è questo che lo rende speciale.

camper gambe fuoriD. In uno spazio ridotto e con attrezzatura minimalista, pensate che viaggiare in camper in 5 sia stata la scelta giusta?
R. Alcune volte, lo confessiamo, non è facile. Gestire le necessità di 5 persone in pochi metri quadri in alcuni casi diventa una vera e propria sfida. Ci deve essere spirito di squadra, spirito di adattamento e desiderio di mettersi in gioco. Queste qualità non ci mancano e contribuiscono sempre a rendere le nostre vacanze indimenticabili. Il camper ci ha insegnato, in primo luogo, il rispetto dell’altro. Senza la capacità di pensare agli altri non si va da nessuna parte. Ma forse questa regola non vale solo per il camper, no??!

D. Non avete mai pensato ad una roulotte?
R. Noi come famiglia non abbiamo mai preso in considerazione l’idea di avere una roulotte. Forse perché davvero il camper ci sembra il mezzo che ci identifica maggiormente dal punto di vista della versatilità e delle possibilità che offre in viaggio. Andrea però da piccolo ha trascorso molte delle sue vacanze in famiglia con i genitori proprio in roulotte ed ha un bellissimo ricordo.

D. Un'ultima cosa, sogni nel cassetto per il 2017?
R. I sogni nel cassetto sono tanti ma prima di tutto ci auguriamo tanta serenità e di continuare ad essere capaci di metterci in gioco. Come genitori ci preme in primis essere capaci di dare il buon esempio affinché le nostre ragazze, pur con le rispettive differenze caratteriali, sappiano accogliere in modo costruttivo i nostri modelli educativi. Ma se proprio vogliamo parlare di sogni concreti, diciamo che ci piacerebbe tanto riuscire ad arrivare a Capo Nord con il nostro camper. Se è vero che non bisogna mai smettere di sognare, prima o poi questo sogno magari si avvererà!

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Commenti   

0 #1 Albalu Bomboniere 2018-05-28 18:49
Bella la vita da camper!

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