I veicoli e rimorchi con targa estera possono circolare in Italia?
Un "Amico di vacanzelandi@" ci ha telefonato per chiedere se lui, residente in Italia, può circolare con un rimorchio appena acquistato dotato di con targa estera. Bella domanda! Abbiamo eseguito delle approfondite ricerche ed ecco la nostra risposta
di Lorenzo Gnaccarini
È martedì 24 novembre 2020 e suona il telefono di vacanzelandi@. È un giorno lavorativo come tutti gli altri ed è normale che il telefono suoni: sono tanti gli "Amici di vacanzelandi@" che ci contattano telefonicamente per avere consigli su prodotti, camper e campeggi, ponendoci delle domande per le quali non hanno trovato ancora una risposta dopo aver consultato altre persone, uffici competenti o rivenditori. Solitamente cercano la "pacca sulla spalla" per prendere la decisione, altre volte invece hanno proprio dei problemi che devono risolvere. E noi rispondiamo sempre, anche se preferiamo di essere contattati via email e WhatsApp, strumenti che ci permettono di poter gestire meglio il nostro tempo e rispondere in maniera completa ed esaustiva.
Quella mattina Gianfranco era proprio disperato, ha acquistato un carrello all'estero, in uno Stato della Comunità Europea, dotato ovviamente di targa estera e voleva capire se poteva circolare in Italia. Aveva provato a telefonare a vari uffici e altre persone, ma nessuno gli aveva dato una risposta. Quindi si era rivolto a noi confidando di poter, finalmente, ricevere una risposta certa.
"Bella domanda!" abbiamo subito risposto. Dopo aver ascoltato tutta la sua vicenda, abbiamo risposto che anche noi non avevamo le idee chiare, ma potevamo prendere informazioni e rispondere via email. E così abbiamo fatto, consultandoci anche con un amico che lavora nella Polizia Stradale.
Un residente in Italia può circolare con un veicolo o rimorchio con targa estera?
La risposta è semplicemente no, tranne qualche eccezione.
Il Decreto sicurezza del 2018 ha introdotto il divieto, per chi ha la residenza in Italia da oltre 60 giorni, di circolare con un veicolo immatricolato all'estero.
L'articolo 93 del Codice della Strada è molto chiaro: è vietato, a chi ha stabilito la residenza in Italia da oltre sessanta giorni, circolare con un veicolo immatricolato all'estero.
Le eccezioni al divieto di circolazione con targa straniera sono elencate all’articolo 93 del Codice della strada, pertanto i residenti in Italia possono circolare con un veicolo o rimorchio con targa estera quando sussiste un contratto di:
- leasing
- noleggio senza conducente da parte di un’impresa costituita in un altro Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio Economico Europeo che non ha stabilito in Italia una sede secondaria o altra sede effettiva
- comodato a un soggetto residente in Italia e legato da un rapporto di lavoro o di collaborazione con un’impresa costituita in un altro Stato membro dell’Unione europea o aderente allo Spazio economico europeo che non ha stabilito in Italia una sede secondaria od altra sede effettiva
Consultandoci con la Polizia Stradale, si può circolare dalla frontiera alla residenza solo nel momento dell'importazione del veicolo. Successivamente, bisogna avviare le pratiche di immatricolazione, così da poter ottenere la targa italiana.
Per un approfondimento, ecco il testo dell'articolo 93 del Codice della Strada e l'ALLEGATO 3 del testo integrato degli artt. 93 e 132 del Codice della Strada
Cosa si rischia circolando in Italia con un veicolo o rimorchio con targa estera?
Il residente in Italia da almeno 60 giorni, se viene fermato dalle forze dell'ordine mentre circola sulle strade italiane con un veicolo o rimorchio con targa estera, incorre nelle seguenti sanzioni amministrative:
- una multa da 712 a 2.848 euro
- il divieto di circolazione
- qualora, entro il termine di 180 giorni, il veicolo non venga immatricolato in Italia ovvero non sia richiesto il rilascio di un foglio di via, andrà incontro alla confisca amministrativa
- chi dispone di un mezzo in comodato, ma a bordo non detiene il documento che ne attesti la disponibilità, incorre nella multa da 250 a 1.000 euro, deve inoltre provvedere ad esibire nelle opportune sedi il documento entro 30 giorni
Come si può regolarizzare la circolazione in Italia di un veicolo con targa estera?
Come abbiamo scritto sopra, il veicolo o rimorchio con targa estera può entrare in Italia e raggiungere la residenza dell'intestatario e per circolare ulteriormente in Italia, ha bisogno di essere immatricolato.
Si deve effettuare la domanda di immatricolazione presso la Motorizzazione Civile oppure, per ottenere una pratica più veloce, ci si può rivolgere allo Sportello Telematico dell'Automobilista STA e nel giro di qualche giorno si può ricevere le targhe italiane.
Per un approfondimento, ecco la procedura di immatricolazione di un veicolo o rimorchio nuovo o usato con targa straniera in Italia, con l'elenco dei documenti e dei prezzi
Quanto tempo uno straniero può circolare in Italia con un veicolo con targa estera?
Per completezza, riportiamo anche il caso in cui uno straniero circola in Italia con il proprio veicolo targato estero.
In questo caso, l'articolo 132 del Codice della Strada è molto chiaro: gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi immatricolati in uno Stato estero e che abbiano già adempiuto alle formalità doganali o a quelle di cui all'articolo 53, comma 2, del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, se prescritte, sono ammessi a circolare in Italia per la durata massima di un anno, in base al certificato di immatricolazione dello Stato di origine.
Quindi, uno straniero può viaggiare in Italia per un anno, poi deve riportare il veicolo fuori il confine italiano.
Per un approfondimento, ecco il testo dell'articolo 132 del Codice della Strada
In quale caso un rimorchio deve avere la targa ripetitrice?
Ne approfittiamo per chiarire anche ciò che riguarda la targa ripetitrice, la quale normativa ha subito tante modifiche nel tempo.
Dal 20 febbraio 2013 il rimorchio deve circolare con targa propria, mentre la targa ripetitrice deve essere utilizzata solo per i carrelli appendice o in altri casi per le quali la targa originale non si può vedere: ad esempio, portamoto per camper, portabiciclette, ecc...
Per un approfondimento, ecco la Circolare Ministeriale - 27/06/2017 - Prot. n. 5126 - Targa per rimorchi e carrelli appendice
Ci auguriamo che Gianfranco possa al più presto immatricolare il proprio rimorchio e trainarlo in tutta regola.
Nel caso in cui fossero presenti delle inesattezze nel nostro testo, vi invitiamo a comunicarcelo nei commenti qui sotto o criverci una email, così da poter aggiornare la pagina affinché possa essere d'aiuto ad altre persone che hanno lo stesso dilemma.
Commenti
La sanzione amministrativa è corretta, è necessario aggiornare la carta di circolazione aggiungendo il gancio traino.
Ti consigliamo di rivolgerti a uno sportello ACI o un'agenzia di pratiche auto per ottenere la targa italiana.
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