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Diario di viaggio in camper: Austria - Germania - Repubblica Ceca 2013

- seconda parte -

Segue da pagina precedente

Venerdì 14 giugno 2013 Dresden – Berlino km 195

A.A, Reisemobilstation Chaussestrasse 82 Berlino

Al mattino partiamo per Berlino (D) ed arriviamo verso le 11 area camper in Chaussestrasse 82 Berlin molto centrale (vedi sito internet http://www.reisemobilstation.com/). La struttura pare sia l’unica molto centrale ed è pertanto meta di molti camperisti ed anche comoda dato che la stazione della metro dista circa 200 mt dalla quale si raggiungono tutti i punti più importanti della città

La signora che gestisce l’area è sbrigativa e mi intima di parcheggiare dove voglio e con comodo nei giorni a seguire provvedere alla registrazione, l’area è abbastanza piena, vi sono anche alcuni camper italiani.

Sistemiamo il camper e pranziamo, poi con calma ci incamminiamo lungo la Chaussestrasse e acquistando alla machinetta automatica i bigliìetti della metro per tre giorni.

Presa la metro scendiamo dopo 5 fermate a circa 300 mt dalla Porta di Brandeburgo, che visitiamo immediatamente, poi nella stessa piazza vi sono molti bus turistici che offrono a prezzi vantaggiosi il tour della città con la possibilità di salire e scendere ovunque , ci viene offerto un biglietto valido fino alla domenica prossima a 10 euro che naturalmente acquistiamo.

Al primo bus turistico facciamo un giro generale della città per prenderne visione e conoscenza così da domani scenderemo nei luoghi di maggior interesse risalendo per altre mete, abbiamo notato che è un sistema comodo ed economico per spostarsi anche per lunghe distanze.

Torniamo nel quartiere Mitte (centro storico) e nella Parizer Platz sulla quale si affaccia la porta di Brandesburgo, questa zona dopo la costruzione del famoso muro nel 1961 era praticamente zona di nessuno, Dopo la riunificazione si decise, non senza polemiche, di ricostruire la piazza con edifici che richiamassero per dimensione e aspetto quelli originali. Ora ci sono vari edifici intorno alla piazza, compresi uno storico Hotel di lusso, l'Adlon Hotel e l'ambasciata di Francia, l'Accademia d'Arte di Berlino e il Museo Kennedy. La casa adiacente all'ala nord della porta di Brandeburgo apparteneva al pittore Max Liebermann, nato a Berlino nel 1847 e a lungo vissuto a Parigi. Libermann contribuì in modo determinante all'affermarsi dell'impressionismo in Germania, divenne presidente della Secessione di Berlino e della Accademia Tedesca della Cultura. Dovette abbandonare quest'ultima carica nel 1933 in quanto ebreo. Morì nel 1935 e la sua casa venne occupata da un gerarca nazista.

Dalla Porta di Brandeburgo percorriamo il lungo viale di tigli l'Unter den Linden un tempo passeggiata preferita dai berlinesi.

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Berlino

Un'altra bella piazza del quartiere Mitte è sicuramente la Bebelplatz , tutti gli edifici, gravemente danneggiati durante la guerra, sono stati ricostruiti negli anni Cinquanta e Sessanta. Al centro della piazza, dominata dalla mole della Alte Bibliotek, un monumento dell'israeliano Micha Ullmann nella pavimentazione che ricorda il rogo dei libri avvenuto qui il 10 Maggio 1933 alla presenza di Goebbels (a cui parteciparono, purtroppo, gli studenti della vicina università). Bruciarono qui circa 25.000 volumi ritenuti "pericolosi" dai nazisti. Accanto al monumento di Ullmann è posta una targa che riporta una citazione di Heinrich Heine: "Quando i libri vengono bruciati, alla fine verranno bruciate anche le persone". Sulla piazza si affacciano numerosi edifici storici: Il Palazzo dell'Opera, il Deutsche Staatsoper, la Cattedrale di St-Hedwigs (St-Hedwigs-Kathedrale); di fronte alla stessa, oltre il viale, si trovano la Statua Equestre di Federico il Grande e la già citata Humboldt Universität.

Non lontano dalla porta di Brandeburgo vi è un altro simbolo della città e della Germania : il Reichstag, la sede del parlamento federale tedesco, il Bundestag. Costruito su disegno dell'architetto tedesco di origini ugonotte, Paul Wallot, tra il 1884 e il 1894, come sede del parlamento del Reich tedesco, prima della riunificazione tedesca si trovava proprio a ridosso del Muro di Berlino. La sua storia ha segnato la storia recente della Germania. Nel 1933 un incendio lo distrusse in gran parte. Non fu mai chiaro come l'incendio divampò, ma la colpa venne data ai Comunisti. Questo diede una spinta decisiva al Partito Nazional Social Tedesco (Nazista) di Hitler per la presa del potere in Germania. L'edificio, ricostruito, fu danneggiato ancora di più al termine della guerra. La foto con il soldato dell'Armata Rossa che mette all'asta dell'edificio la bandiera sovietica, dopo la conquista della città da parte dei russi divenne una delle più famose foto del XX secolo, simboleggiando la fine del nazismo, la sconfitta della Germania e dell'incubo nazista. Quel soldato si chiamava Abdulkhakim Ismailov e risiedeva nella provincia meridionale del Dagestan, è morto da poco nel Febbaio 2010 all'età di 93 anni. Alla fine della guerra, il Reichstag finì, nella divisione della città, a Berlino Ovest, vicinissimo al muro. Venne ricostruito tra il 1958 e il 1972, ma la cupola centrale e la maggior parte degli ornamenti vennero rimossi. Prima della riunificazione il parlamento della Repubblica Federale Tedesca si riuniva qua simbolicamente una volta all'anno, a indicare che Bonn era solo una capitale temporanea. Subito dopo la riunificazione tedesca venne subito presa la decisione di spostare il Bundestag di nuovo a Berlino, trasferimento che fu completato nel 1999. Su progetto di Norman Foster è stata aggiunta la Cupola di Vetro che sovrasta la camera planaria del parlamento. All'inizio questa aggiunta fu molto controversa, tuttavia in pochi anni è diventata una delle icone più conosciute della città nel mondo. Oggi un salto verso l'alto della celebre cupola in vetro sulla terrazza panoramica è un 'must' da dove si gode una spettacolare vista sul parco del Tiergarten.

Si è fatto tardi, e la lunga coda all’ingresso ci fa desistere dal visitare l’interno , sarà per la prossima volta.

Sabato 15 giugno 2012 Visita Berlino

Sveglia verso le 7,30, una bella giornata di sole ci attende, buon auspicio per una giornata di visita a questa città, presa la metro giugiamo in centro decisi di visitare il più possibile.

Completiamo la visita del quartiere Mitte in uno dei luoghi da non perdere assolutamente: l’isola dei musei, Museumsinsel, l'isola dei musei, la parte settentrionale dell'isola sul fiume Sprea, al centro di Berlino, per le sue caratteristiche uniche dichiarata Patrimonio mondiale dell'Umanità UNESCO. Il nome isola dei musei è dovuto al gran numero di musei di livello mondiale presenti, musei che furono costruiti nell'arco di un secolo, dal 1822 al 1930, su un'area paludosa bonificata. Il museo più antico dell'isola è l'Altes Museum, il museo vecchio, costruito a partire dal 1822 dal già citato architetto Schinkel per ospitare collezione di antichità di Federico Guglielmo III. Nel 1855 venne costruito il Neues Museum, il museo nuovo. Completamente distrutto durante la guerra, e rimasto in rovina fino al 1986, è stato ricostruito uguale all'originale ed ha riaperto i battenti alla fine del 2009. Ospita la collezione egizia, tra cui il famoso Busto di Nefertiti. Nel 1876 venne inaugurata la Alte Nationalgalerie, la vecchia galleria nazionale, costruita per esporre la collezione di opere d'arte del XIX secolo donate dal banchiere Joachim H.W Wagener. Anche questo edificio, semidistrutto dalla guerra ha riaperto solo nel 2001, dopo un lungo restauro. Oltre a opere del Romanticismo tedesco di Karl Friedrich Schinkel, Karl Blechen e Caspar David Friedrich, la collezione, che fu dispersa e ricomposta dopo la guerra, comprende opere di Arnold Böcklin, Adolph von Menzel e di Max Liebermann. Oltre a tali artisti sono esposte opere degli impressionisti francesi come Édouard Manet e Claude Monet. Nel 1907 venne aperto il Bode Museum, riconoscibile per la sua cupola in rame scuro, che espone opere paleocristiane, di arte bizantina e tardo antica e la maggior parte delle collezioni del Museo Egizio Germanico. Ospita tra gli altri il Münzkabinett, il Gabinetto Numismatico, una delle più importanti collezioni numismatiche del mondo, con oltre 500 mila pezzi. L'ultimo dei musei a essere costruito in quest'area è stato il Pergamonmuseum. Unico nel suo genere, ultimato nel 1930, questo museo archeologico prende il nome dalla città di Pergamo in Anatolia e ospita edifici monumentali ricostruiti a dimensioni naturali, come l'Altare di Pergamo, la Porta del Mercato di Mileto e la Porta di Ishtar. Questi musei sono, oltre che delle opere d'arte in sé, dei luoghi piacevolissimi dove passare una giornata tra librerie, caffetterie e ristoranti e dove prendersi qualche pausa di riflessione durante la visita della città.

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Berlino

Dopo una breve sosta per un meritato caffè, saliamo sul solito bus turistico e scendiamo nei pressi del duomo francese e quello tedesco situati nella grande piazza, Il Deuscher Dom venne invece costruito per la comunità calvinista di lingua tedesca. Oggi il suo interno, ricostruito in stile moderno, ospita una mostra permanente sulla democrazia parlamentare. La piazza ospita anche la statua del poeta Schiller, è considerata una delle più belle di Berlino per l'armonia dei suoi monumenti credo lo sia sicuramente.

Procediamo alla visita del museo storico della Germania costruito da Federico III di Brandeburgo nel 1695 in stile barocco. Qui Hitler ogni Marzo celebrava il discorso per la Giornata della memoria, Volkstrauertag (per i caduti tedeschi nella Prima Guerra Mondiale). Nel 1952 il governo della DDR lo convertì nel Museo di storia Tedesca (storia della Germania dal punto di vista comunista). Oggi dopo l'unificazione è diventato il Museo Storico della Germania. Il cortile dell'edificio è molto particolare con 22 drammatiche Maschere di guerrieri morenti, opera di Andreas Schluter.

Prendiamo la metro per la mitica Alexanderplatz, icona della Berlino , luogo animato da giovani e tanti turisti, il nome è dovuto allo zar Alessandro I che visitò Berlino nel 1805 In gran parte distrutta durante la guerra, la piazza, che si trovava nella parte di Berlino amministrata dalla DDR, è stata ricostruita negli anni Sessanta. Alexanderplatz è circondata da diversi edifici famosi, tra i quali il Fernsehturm, la Torre della Televisione, la seconda struttura più alta in Europa. Al centro della piazza l'Orologio Universale del 1969, una struttura che ruota continuamente mostrando l'ora nelle varie zone della Terra e la grande Fontana dell'Amicizia, sempre del 1969, un tempo ritrovo di giovani punk. Della vecchia piazza restano i due edifici gemelli sul lato ovest, Alexanderhaus e Berolinahaus, e la Haus des Lehrers. I primi due costruiti fra il 1929 e il 1932 su progetto di Peter Behrens sono oggi sotto tutela per le loro caratteristiche artistiche da preservare. La Haus des Lehrers (casa dell'insegnante), costruita nel 1962 fu il primo edificio costruito nel dopoguerra nella piazza. Durante la Rivoluzione Pacifica del 1989 che portò alla caduta del muro, la dimostrazione del 4 Novembre di quell'anno fu il più grande raduno nella storia della Germania dell'Est. I berlinesi chiamano questa piazza semplicemente Alex.

Da Alexander platz prendiamo il bus turistico e scendiamo vicino ai resti del “Muro “ e al Check Point Charley., il noto posto di blocco aii tempi della guerra fredda, sul confine tra i settori di occupazione sovietico (quartiere di Mitte) con quello americano (quartiere di Kreuzberg). Dopo l’abbattimento del muro, quello che vediamo oggi è una fedele ricostruzione che richiama comunque moltissimi turisti.

La storia del Muro comincia nel 1961, come diretta conseguenza della Seconda Guerra Mondiale e della successiva Guerra Fredda tra i due blocchi sovietico e occidentale, insomma la sua storia la conosciamo tutti,

Questi luoghi meritano di essere visitati per ricordare quei tristi eventi sperando che non si ripetano più, La caduta muro ha saputo creare un sentimento di 'speranza globale', un nuovo mondo e modus vivendi, senza confini di credo politico. Certo le difficoltà economiche della riunificazione sono state molte, ma hanno pagato nel medio periodo con la crescita economica e sociale. Gli anni novanta hanno segnato per Berlino una nuova epoca anche turistica, con il mondo intero che l'ha riscoperta e che ha iniziato ad ispirarsi alla ricca cultura storica e artistica della città.

Ho avuto l’impressione che Berlino sia la New York d’Europa, gente giovane, oltre il 25% di immigrazione fanno di questa città il cuore pulsante europeo e non solo.

Al di là delle bellezze architettoniche della città, purtroppo in maggioranza ricostruite dopo la seconda guerra mondiale , Berlino mi ha ispirato sentimenti contrastanti ed anche melanconici : il sorprendente sviluppo che si tocca con mano in ogni angolo della città, la varietà di persone che si incontrano immigrati dalla Turchia, dall’Est Europa ed oggi moltissimo dal Sud Europa (Italia in primis) dall’Asia e dal resto del mondo , la città offre opportunità per tanti giovani anche italiani che incontri ogni dove, i locali italiani sono centinaia con personale italiano non solo pizzerie, caffè e gelaterie, ma anche importanti studi di professionisti quali architetti ed ingegneri.

Sentimenti melanconici si provano quando si visita il Cimitero Ebreo…. Il muro e Check Point Charley luoghi di tristi rimembranze.

Addio Berlino spero presto di tornare e visitare i tuoi luoghi con calma.

Domenica 16 giugno 2013 Berlino - Potsdam km 36 hr 40 min.

Area Parcheggio N 52°24’47.76” E 13°01’42.80”  

Al mattino sistemato il camper saldiamo il conto alla signora che gestisce l’area e ci approntiamo a partire direzione Postdam (D), noto alcuni camperisti italiani agitati uno dei quali mi si avvicina e si lamenta di un furto subito nella notte.

Restiamo tutti sorpresi come in un area custodita possano succedere furti, i camperisti che hanno subito un furto provenienti da Trieste debbono purtroppo rientrare in Italia, chiedo loro se posso aiutarli in qualche modo se gli occorre del denaro, ma capisco che fortunatamente il furto è stato solo parziale ed è avvenuto di notte eseguito da alcuni ragazzi con un piccolo camper parcheggiato vicino a loro. Apprendiamo che la locale Polizia ha già effettuato l’arresto dei giovani avendo rilevato le prove dalle telecamere dell’area.  

Partiamo con l’intento di stare sempre più in guardia anche nelle aree a pagamento.

Un'ora scarsa di viaggio e arriviamo all’area per camper a pagamento a Postdam, dopo aver parcheggiato, ci rechiamo a piedi verso questo fantastico sito.  

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Postdam

La "Versailles prussiana" fu gravemente bombardata negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale, ma fortunatamente fu risparmiata il complesso di Sanssouci. Luogo della famosa Conferenza di Potsdam che decise l'assetto della Germania del dopoguerra. Già residenza estiva di Federico il Grande re di Prussia.

Nel 1990 l’area di Postadam venne dichiarata “patrimonio dell’umanità dell’UNESCO” di esso fa parte il parco di Sanssouci, e poi una città prussiana (l'antico centro della città) con le case basse che in parte ricordano ancora i tempi in cui la città era una enorme caserma prussiana, voluta dal re Federico Guglielmo. Una pittoresca città olandese, costruita a metà del '700 per ospitare i lavoratori olandesi che il re volle in questa città. Poi c'è una piccola città russa, la Alexandrowka, che sembra uscita da un racconto di Puškin, costruita all'inizio dell'800 per i cantanti del coro russo, e infine c'è il meraviglioso parco di Sanssouci con i castelli "Neues Palais", "Charlottenhof". L’affascinante Postadam, sia pur essendo una piccola città (140.000 ab.) in realtà raccoglie in se varie città, studiamo il modo di poterla visitare quasi tutta nel breve tempo di un pomeriggio, quindi , dopo aver fatto una lunga passeggiata nel parco, prendiamo un carro per turisti trainato da 4 cavalli che ci porta dopo un bel giro, visitando i siti di maggior interesse giungendo così alla residenza estiva dei re prussiani , il parco enorme di "Sanssouci" che ci lascia stupefatti per il fascino e la grandezza.

Proseguendo la visita si viene accolti nelle numerose altre costruzioni pittoresche, che sarebbero tutte da visitare.

Purtroppo c'è anche la "città socialista" con alcuni brutti palazzoni dell'epoca in cui la città faceva parte della DDR, che stanno in un feroce contrasto con il resto della città, finito il tour è già sera, continuiamo a piedi ammirando con un certo stupore le costruzioni.

Prima di rientrare al camper ci fermiamo in un localino che prepara i caratteristici panini ai wurstel ottimi con un bicchiere di buona birra tedesca.

Il diario di viaggio continua nella pagina seguente

Commenti   

0 #1 rodano 2015-10-15 22:08
grazie per la descrizione del viaggio che penso che faro il prossimo anno

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