Come ci siamo attrezzati
Flessibilità. Questa dovrebbe essere la parola chiave di chiunque desideri viaggiare, a maggior ragione di chi lo fa con i nostri mezzi; come si diceva prima, abbiamo modificato il nostro carrello proprio perché eccessivamente macchinoso: la tela rimaneva magnifica nonostante l’età anagrafica, la tenuta alla pioggia e alle variazioni climatiche era eccellente, così come abitabilità e traspirabilità, però che ci si fermasse una notte o 3 settimane il tempo di apertura e quello di chiusura erano eccessivi.
Attualmente ci basiamo su uno schema a 3 livelli: campo Leggero, Medio o Completo. La base è sempre costituita dalla Maggiolina: in pochi minuti si livella il rimorchio, si apre la tenda, si sistema la scaletta e siamo pronti. Per il livello Leggero noi aggiungiamo sempre una tenda doccia Quechua che serve da spogliatoio e toilette (per me il porta potti è irrinunciabile!) e un telino leggero acquistato al Lidl che fa da raccordo tra Maggiolina e Quechua. Il frigorifero termoelettrico (COOP) viene collegato e sistemato nel baule del carrello e per una sosta di una notte è ok così.
Se ci fermiamo per poche notti, aggiungiamo una tenda Quechua Base M e sistemiamo la cucina, operazione che ci prende sempre un po’ di tempo in più perché l’abbiamo attrezzata con serbatoio da 15 litri e scarico in tanica, uno o due mobiletti per vivande e vestiario e il frigorifero. In questo modo possiamo campeggiare analogamente a quanto si fa con una tenda media: si preparano pasti, ci si cambia comodamente, si può stare all’interno quando piove o se la sera si fa fresca e si dorme comunque ben lontani da terra e su un buon materasso.
Quando la sosta si avvicina a una settimana o più, vale la pena perdere un po’ di tempo per la sistemazione del campo e allora usiamo una veranda da camper della Obelink, la Tourer Zip, che fornisce un ampissimo locale molto resistente ai capricci del tempo; non rinunciamo alla nostra toilette che viene inglobata nella sezione di raccordo tra la Maggiolina e il corpo veranda.
Per inciso noi portiamo nel carrello il materiale per tutte e tre le soluzioni, tanto il posto non manca e la capacità in termini di peso è molto ampia. Portiamo sempre con noi anche un fornello aggiuntivo, comodo per cotture “fragranti” che preferiamo fare all’esterno, ma anche perché possiamo accoppiargli un dispositivo per riscaldare l’ambiente in caso di necessità (l’anno scorso in Alvernia siamo arrivati a 6 / 7°C la mattina ...).
Per la partenza dal campeggio, nelle configurazioni Medio e Completo adottiamo la precauzione di ridurre tutto il campo all’assetto Leggero la sera prima: in questo modo riusciamo a lasciare la piazzola in tempi molto ridotti e riduciamo problema dell’imballaggio delle tende bagnate, anche solo per la rugiada.
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