Tappe del giorno 09/06/2005:
Località di partenza | Località di arrivo | Km tappa | Km totali |
PIAZZA ARMERINA (EN) agricampeggio | PIAZZA ARMERINA (EN) Villa Romana del Casale | 9 | 1441 |
PIAZZA ARMERINA (EN) Villa Romana del Casale | AGRIGENTO – Valle dei Templi | 125 | 1566 |
AGRIGENTO – Valle dei Templi | MARINA DI PALMA (AG) | 27 | 1593 |
Notte tranquilla e silenziosa. Ci alziamo verso le 08.30 e Filippo sta decisamente bene!
Dopo le operazioni di carico e scarico decidiamo di lasciare l'Agriturismo e raggiungere la Villa Romana del Casale inserita nella verde cornice ambientale del territorio di Piazza Armerina. E' stata dichiarata Patrimonio Mondiale UNESCO, la villa riportata alla luce verso il 1950 per magnificenza dei suoi mosaici e l'ottimo stato di conservazione rappresenta la più importante testimonianza di civiltà romana in Sicilia.
La visita è a pagamento e l'itinerario ben segnalato segue una logica contraddistinta da numeri. Si cammina su passerelle protette e da lì si ammirano pavimenti tutti decorati a mosaico. Sono semplicemente stupendi, rappresentano animali, storie di vita quotidiana quali la pesca e la caccia oppure immagini di Dei. Famoso è il mosaico delle 10 fanciulle in bikini che viene spesso utilizzato come immagine rappresentativa del luogo.
Una visita interessantissima ed unica! Lorenzo ed io riflettiamo di come potesse essere ancora più bella questa villa, appartenuta probabilmente ad un funzionario romano, quando era nel pieno del suo massimo splendore.
L'unica pecca è che la villa attualmente è protetta da plexiglas e travi in ferro che deturpano la bellezza del luogo, apprendiamo che si stanno prodigando alcuni cultori della salvaguardia dell'arte (anche l'onorevole Sgarbi) per eliminarli.
Una sosta al supermercato di Piazza Armerina per la spesa, le persone sono veramente cordiali, disponibili e simpatiche.
Acquistiamo un curioso zucchino tipico della Sicilia.
Prodotto tipico:
in Sicilia si trovano degli zucchini lunghi circa 1 metro di colore verde pallido, e dalla forma sinuosa, infatti vengono anche chiamati “zucca serpente di Sicilia”; va sbucciata e poi può essere cotta al vapore o fritta.
Usciamo da Piazza Armerina ed imbocchiamo la strada statale che va verso sud: direzione AGRIGENTO.
Ci fermiamo in uno spiazzo al lato della strada per il pranzo. La giornata è nuvolosa e non fa molto caldo, così decidiamo di approfittarne per visitare La Valle dei Templi di Agrigento.
Arriviamo ad AGRIGENTO (m 230 s.l.m.) verso le 16.00.
Il primo parcheggio è pieno, veniamo indirizzati al secondo che dista circa 1 km dall'entrata dell'area archeologica. Si avvicina a noi il solito “parcheggiatore abusivo” che ci chiede € 5, incassa e se ne va, ci dice addirittura che il parcheggio è anche notturno ed il camper di fianco al nostro rimarrà qui. Le notizie sono false, in quanto il camper dopo poco parte e comunque si è sempre combattuti se assecondare queste richieste e starsene tranquilli oppure rifiutare e temere di azioni di vandalismo per ripicca. Optiamo per darglieli e poi ci avviamo a piedi a visitare questo sito archeologico “Patrimonio Mondiale UNESCO”, in quanto è stata considerata una delle più grandi città meglio conservate della cultura greca nel Mediterraneo.
La visita è a pagamento e si accede alla Valle dei Templi. Visitiamo con grande emozione ad ammirazione l'area archeologica che erroneamente si pensa sia in una valle invece in realtà è posta sul crinale di una collina. L'area su cui si estendeva la città antica superava i 1800 ettari.
Vicino alle rovine del Giove Olimpico giace un Gigante Disteso, è il calco del Telamone, colossale figura umana alta m 7,75 che serviva come statua decorativa e statica.
Belli i resti del Tempio dedicato alle divinità Ctone (Demetra, Persefone e Dioscuri).
I resti del Tempio di Ercole sono invece otto colonne di cui quattro hanno ancora il capitello. Ma grandioso ed intatto è il monumento più significativo dell'area: il Tempio della Concordia. Vero simbolo spettacolare dell'area è una delle opere più perfette dell'architettura dorica (metà sec. V a.C.), presenta nell'esastilo-periptero 34 colonne nella peristasi e 4 nell'intero che delimitano la cella. E' lungo m 42,10 e largo m 19,10. Bellissimo e maestoso, elegante e semplice nello stesso tempo, gli dedichiamo maggior tempo e maggior numero di foto!
Da qui si gode anche un panorama su Agrigento, che per questioni di tempo decidiamo di non visitare.
Tralasciamo la visita dell'ultimo tempio posto sulla sommità della collinetta, ovvero quello dedicato a Giunone Lacinia, in quanto è in fase di restauro.
Ai lati delle stradine sulla collina nella valle dei Templi si trovano alberi di mandorlo, ulivo e coloratissimi fiori. Ultimo monumento che visitiamo è la Necropoli Neocristiana.
Suggerimenti:
nella stagione calda è meglio visitare questo sito archeologico nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio in quanto il crinale è tutto esposto al sole.
Ore 18.30 lasciamo la Valle dei Templi di Agrigento ed imbocchiamo la strada statale n 115 in direzione Licata. Decidiamo di fermarci per la notte a MARINA DI PALMA (AG).
Il paese è un piccolo scalo e centro di pesca sito in prossimità della foce del fiume Palma.
Suggerimenti:
a 4 km si trova PALMA DI MONTECHIARO (AG – m 165 s.l.m.) famosa per aver dato i natali a Tomasi di Lampedusa Giuseppe, autore del “Gattopardo” , oggi nella città da visitare rimane la scenografica Chiesa Madre, il castello costruito su un costone roccioso a picco sul mare (un edificio quadrangolare bastionato e contornato da un'alta cortina, databile sec. XIV), il convento delle Benedettine e Palazzo Ducale.
A Marina di Palma sostiamo presso la Torre S. Carlo, costruita nella metà del secolo XVII a protezione del litorale. Siamo in sosta in compagnia di altri due camper: una coppia tedesca ed una coppia belga, quest'ultima sta viaggiando alla scoperta del litorale italiano senza utilizzare le autostrade. Familiarizziamo subito parlando un po' in inglese un po' in tedesco. Cena in camper con vista mare e ci godiamo un bellissimo tramonto su Marina di Palma.
Ore 23.00 a dormire ascoltando il rumore del mare.
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