Il Parco Nazionale del Gargano riconosciuto dal 1995 è anche riserva marina, ma anche zona ricca di itinerari naturalistici all'interno nella Foresta Umbra, così come itinerari storici e religiosi.
Commenti e consigli:
In una settimana di vacanza e con un bambino di due anni non abbiamo potuto visitare e goderci interamente ciò che la zona offre, noi Vi consigliamo la visita anche di:
SAN GIOVANNI ROTONDO (FG – m 566 s.l.m.) situato nell'entroterra del Parco Nazionale del Gargano, questa città sorta attorno all'anno mille, sulle rovine di un preesistente insediamento del IV sec. a.C., è diventata famosa come luogo di culto e pellegrinaggio in quanto si trovano presso la Cripta del Santuario di Santa Maria delle Grazie le spoglie di Padre Pio (Francesco Forgione da Pietralcina).
Da Vieste, Peschici e Rodi Garganico è possibile imbarcarsi con il traghetto per le ISOLE TREMITI (dette anche Diomedee). L'arcipelago situato a 12 miglia nautiche dal Gargano è formato da isole con coste rocciose, soltanto San Domino ha una spiaggia di sabbia – Cala delle Arene. Possibilità di immersioni subacquee (contattare i vari diving centers presenti sul territorio).
Per la visita del Gargano e della sua costa è possibile noleggiare barche e gommoni, oppure aderire alle escursioni in barca in partenza da Vieste alla scoperta del fantastico mondo delle grotte.
Per gli amanti del trekking e del birdwatching l'entroterra e le zone lagunari del Gargano offrono innumerevoli sentieri e punti di interesse.
All'estremo sud del promontorio del Gargano si trova MANFREDONIA (FG), il territorio comunale è caratterizzato dalla costa sabbiosa che si affaccia sul golfo omonimo e per la natura montuosa che si trova nella parte settentrionale. Affacciato sul mare si trova il Castello, di fondazione sveva (eretto nel 1256 per opera di Manfredi e poi completato da Carlo II d'Angiò). A Manfredonia si trova il Museo Nazionale del Gargano, degna di nota è la collezione di stele dàune contenute (una raccolta di oltre 1500 esemplari di arte protostorica della penisola). Su piazza Giovanni XIII si affaccia la Cattedrale con forme barocche.
Prodotti e piatti tipici:
Il pane garganico detto anche di Monte Sant'Angelo è formato da pagnotte di grosse dimensioni (gli ingredienti sono: farina di grano tenero, acqua, sale e lievito naturale, nella zona aggiungono “l'aria frizzantina e pulita” che si respira nella città del Santuario).
Tra i primi piatti trionfano le orecchiette condite principalmente con le cime di rapa o ragù d'agnello. Non mancano i cavatelli accompagnati solitamente con le verdure.
Tra i salumi troviamo la muscisca (o muschiska o mèsciscke, muscischa o muscisch'ka), di origine araba, si tratta di carne di pecora o di capra o di vitella giovane piuttosto magra, che viene disossata, tagliata a pezzi e condita con peperoncino, finocchio selvatico, aglio e poi esposta al sole/all'aria per qualche settimana fino a completa essiccazione; era il cibo dei pastori durante la transumanza. Nelle zone interne del Gargano si trovano al pascolo le vacche podoliche e le capre garganiche (presidio Slow Food), da cui si ricavano gustose carni.
Contorno tipico: la tiella, con patate, pomodori, formaggio pecorino grattugiato, pangrattato, origano, prezzemolo e funghi, il tutto posto a strati e posto in forno, la parte di sopra deve diventare gratinata.
I lampascioni, invece, sono cipollotti selvatici che vengono cucinati in varie maniere, a volte anche messi in vasi e conservati.
Gli agrumi (limoni ed arance) del Gargano e le fave di Carpino sono stati inseriti nei presidi di Slow Food come prodotti da salvaguardare.
Tra i formaggi ricordiamo il caciocavallo podolico “presidio Slow Food” (formaggio da pasto, si ricava dal latte delle vacche podoliche, e si può stagionare anche 5 o 6 anni, è di sapore inimitabile).
Grazie agli ulivi che crescono nella zona nord-orientale si ha la produzione di olio extra vergine di oliva DOP.
Da non perdere: la mozzarella di bufala e la burrata (mozzarelle con il cuore di panna).
Nelle zone di mare si può gustare una rassegna di piatti di pesce (dagli antipasti, ai primi e proseguire con i secondi piatti). L' anguilla di Lesina (presidio Slow Food) e le alici nere di Vieste vengono considerati i prodotti ittici del parco.
Assolutamente da assaggiare i taralli.
In tutta la regione è d'obbligo assaggiare la focaccia pugliese condita con pomodorini ed origano (a volte anche con l'aggiunta di olive).
Nei dolci troviamo: le ostie piene (secondo la leggenda nate nel 1600 nel monastero delle Clarisse di Monte Sant'Angelo, ostie al cui interno si farciscono con miele, mandorle tostate, cannella e zucchero e poi pressate), le farrate si preparano nel periodo invernale (alla pasta base di ricotta si uniscono chicchi di grano, pepe e cannella, si pennella la superficie con tuorlo d'uovo e si cuoce in forno), i poperati (grossi taralli impastati con farina di frumento, zucchero, miele, vin cotto, strutto, cannella, chiodi garofano, scorza di limone e arancia), nel periodo delle festività natalizie si trovano le carteddate o cartellate (nastri di sfoglia pizzicati con le dita, ricoperti con miele o vin cotto e cosparsi di zucchero al velo).
La viticoltura nel Gargano è ormai recentemente molto ridotta. In passato si produceva il Moscato (veniva servito sulla tavola dei Borboni). Attualmente si trovano i vini di Vico (a bacca rossa il Macchiateli, il vino d'Aneli, il vino di Mastrociani, il Pampanone – a bacca bianca si trova il Nardobello), a Monte Sant'Angelo si trova il Rosso Neretto.
L'Aleatico di Puglia DOC è un tipico vino regionale.
Indice regione - Segue diario di viaggio- Le soste
SCARICA IL PDF (è necessario fare il login)