Tappe del giorno 11/08/2006:
Località di partenza | Località di arrivo | Km tappa | Km totali |
CASTELVECCHIO (PG) | CASTELSANTANGELO SUL NERA (MC) | 20 | 490 |
CASTELSANTANGELO SUL NERA (MC) | PASSO DI GUALDO | 10 | 500 |
PASSO DI GUALDO | CASTELLUCCIO DI NORCIA (PG) | 4 | 504 |
CASTELLUCCIO DI NORCIA (PG) | MONTE PRATA (PG) | 7 | 511 |
Stanotte accendiamo la stufa, fuori ci sono 10,5°C. Ci alziamo con calma verso le 09.00, una breve riassettata al camper, operazioni di carico e scarico, paghiamo e lasciamo l'agricampeggio. Ci spostiamo di qualche chilometro e raggiungiamo il paese di CASTELSANTANGELO SUL NERA (MC – m 780 s.l.m.), sostiamo con il camper nel parcheggio all'entrata del paese. Il borgo ha origini medioevali e sono ancora oggi visibili dall'impianto urbanistico: il Castrum triangolare con una torre quadrata, mura di cinta e porte di accesso. Nel territorio si trovano le sorgenti del fiume Nera a m 902 (sul Monte Porche) che scorre per 115 m, la vallata in questione è la Valnerina, da cui prende il nome.
Passeggiando nelle viuzze di Castelsantangelo ci imbattiamo in un antico lavatoio coperto dove le donne si trovavano un tempo per il bucato. Raggiungiamo la Porta Nocrina, molto caratteristica per il doppio arco. Segue la Chiesa di S. Stefano del 1300 con solenne torre campanaria. Il paese è molto tranquillo e silenzioso, dove la vita scorre con toni pacati.
Prima di pranzo, una puntatina al parco giochi, ben fornito e ben tenuto.
Ore 14.15 lasciamo Castelsantangelo sul Nera e proseguiamo per una strada ricca di tornanti per raggiungere la famosa Castelluccio di Norcia. Comincia a piovere ed il paesaggio delle montagne circostanti si vela, ahimè, di nubi. Attraversiamo il PASSO DI GUALDO (m 1496 s.l.m.) attorniato da montagne con un paesaggio molto selvaggio. Si scende poi a PIAN PERDUTO, una depressione carsica dove all'orizzonte appare solitaria CASTELLUCCIO DI NORCIA (PG – m 1452 s.l.m.).
Poco prima di Castelluccio avvistiamo un notevole gregge di pecore che ci sbarra la strada costringendoci a fermare. Ci fermiamo a visitare Castelluccio, sosta provvisoria a bordo strada.
Dal paese si ammira il territorio circostante, dove all'orizzonte si aprono una cortina di montagne, mentre la vallata circostante verso sud è dominata da PIAN GRANDE E PIAN PICCOLO, una depressione carsica che risulta di un incantevole gioco di colori (a giugno è di maggior spicco durante la fioritura delle lenticchie, dei fiordalisi, dei papaveri ed altri fiori).
Visitiamo con un'aria decisamente frizzantina (15°C) il borgo che si innalza a gradinate fino a consentire una bellissima visione panoramica su tutti e tre i Piani. Inizia a piovere, ma non rientriamo prima di aver acquistato le famose lenticchie di Castelluccio, da gustare e da regalare. (Consigliamo di acquistarle non nei negozi, ma bensì dalle persone che le vendono direttamente all'interno degli androni delle loro case).
Il paese di Castelluccio non offre di per sé un aspetto particolarmente affascinante, è un po' decadente ed “abbandonato”, la particolarità del posto è data dalla sua posizione, dal fascino del paesaggio attorno e dai colori di cui si riveste il territorio.
In seguito all'ordinanza emessa negli ultimi giorni per il *divieto di sosta libera dei camper nelle piane di Castelluccio, si raccomanda di sostare negli spazi consentiti, noi optiamo per dormire nel parcheggio del MONTE PRATA, siamo a quota m 1550. A cena improvvisiamo delle bruschette con i tegami disponibili che abbiamo, il tutto accompagnato da un vino “rosso piceno” acquistato a Borgo S. Antonio.
Un tramonto molto nuvoloso e poi un buio spettrale ed infine un silenzio assoluto, siamo l'unico camper in questo posto.....ce ne andiamo a dormire alle 22.30 con la stufetta accesa perché fuori la temperatura scende a 10°!
La prima settimana è passata!!
*AGGIORNAMENTO: ci siamo ritornati luglio 2019 in occasione della famosa "fioritura di Castelluccio" (leggi itinerario QUI) e la sosta, anche notturna, è permessa in un parcheggio per camper e auto.
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