Tappe del giorno 17/04/2014:
Località di partenza | Località di arrivo | Km tappa | Km totali |
LUNGHEZZA (RM) andata e ritorno | ROMA “VATICANO E DINTORNI” | 0 | 0 |
Al risveglio troviamo una giornata soleggiata, ventosa e fredda (6°C al mattino). Prima colazione romana con i maritozzi alla panna, che Luigi dell'area camper Miralago Roma ci ha procurato da una pasticceria di zona e ci fa notare che sono “er chiavi de Roma”, in effetti decretiamo che è un ottimo modo per iniziare a conoscere la Capitale!
Ci prepariamo poi ci facciamo accompagnare da uno dei collaboratori dell'area camper, alla stazione di Lunghezza. Biglietto e poi con il treno delle 09.56 raggiungiamo la Stazione Tiburtina. Nella biglietteria ATAC acquistiamo l'abbonamento valido per 7 giorni. Utilizzando la metropolitana linea B, raggiungiamo la stazione Termini per poi cambiare e con la linea A direzione Battistini raggiungiamo la zona del Vaticano scendendo alla fermata Ottaviano - San Pietro (5).
Dalla fermata si prosegue per via Ottaviano, ricca di negozi per tutte le tasche, passata piazza del Risorgimento ci si immette in via di Porta Angelica per poi accedere alla bellissima e maestosa Piazza S. Pietro (6).
Siamo nella CITTA' DEL VATICANO, sede papale ed il più piccolo stato indipendente del mondo. Piazza San Pietro è gremita di gente, in questa bellissima area di forma ellittica attorniata dal famoso colonnato di Gian Lorenzo Bernini svetta la Chiesa più grande del mondo: la Basilica di San Pietro.
Curiosità:
in un punto della piazza si trova un cerchio bianco, dove stando in piedi lì si vedono le doppie file del colonnate sovrapposte, ovvero quella dietro viene nascosta dalla prima!
Tentiamo di entrare in chiesa, ma una “serpentina a spirale umana” ovvero una coda che forma una chiocciola ci fa quantificare un tempo d'attesa inaccettabile, una simpatica e disponibile guida romana ci consiglia di desistere in quanto secondo lei sono circa 3 ore di fila, quindi di visitare altro e di ritornare nel tardo pomeriggio, che probabilmente “faremo solo una mezz'oretta di coda”. Accogliamo il suggerimento e così ci avviamo verso la famosa via della Conciliazione, l'ingresso ufficiale e più famoso per raggiungere la piazza.
Sull'ampia via ricca di palazzi, spicca Palazzo Torlonia realizzato all'inizio del XVI secolo, è un importante edifico rinascimentale di Roma. Via della Conciliazione termina a ridosso di Castel S. Angelo (7), un complesso che si affaccia sul fiume Tevere, sorto inizialmente come grandioso mausoleo in onore dell'imperatore Adriano, in epoche successive fu trasformato come avamposto fortificato, un vero e proprio castello difensivo dove il papa attraverso il un passaggio segreto, il Passetto del Borgo ricavato nelle Mura Leonine, consentiva al Papa e alla sua corte di fuggire dai Palazzi Vaticani ad esso collegati. Attualmente Castel S. Angelo conserva il Museo Nazionale.
È l'ora di pranzo e noi ci godiamo il pranzo al sacco comodamente seduti in una panchina nei giardino di Castel S. Angelo godendoci un bel sole.
Ore 13.30 siamo davanti ai Musei Vaticani (8), abbiamo già acquistato i biglietti online (sito ufficiale: biglietteriamusei.vatican.va), siamo fortunati in quanto riusciamo ad accedere prontamente all'ingresso, bypassando la lunga coda di chi è sprovvisto dei ticket d'ingresso. Entriamo nei Musei Vaticani e ci catapultiamo nelle affascinanti ed interessanti raccolte contenute nelle varie sale, nei cortili, nelle logge. Circa 3 ore, questo è il tempo medio necessario per la visita, ad ammirare raccolte di sculture antiche, collezione di arazzi, quadri, statue, stucchi, cortili, pinacoteche una ricchezza invalutabile che ci fa ben comprendere come un tempo i papi erano i detentori delle ricchezze del potere, ma soprattutto dei veri e propri mecenati dell'arte. Di notevole importanza sono le Sale di Raffaello e la Cappella Sistina, veri e propri capolavori dell'arte pittorica italiana; curiosa è la scala a chiocciola del Bramante, anche se tutte le raccolte sono comunque di notevole interesse. Una visita che consigliamo vivamente di effettuare!
All'uscita dei Musei Vaticani ci concediamo una pausa con un buon gelato alla Gelateria "Old Bridge" (Viale Bastioni di Michelangelo, 5). Sono le 16.30 e seguendo i consigli della guida conosciuta al mattino decidiamo di dirigerci verso piazza San Pietro (9) per accedere alla Basilica. Il consiglio fornitoci risulta affidabile, mezz'oretta di coda, si oltrepassa lo scrupoloso metal detector e si accede alla Basilica, ovvero LA BASILICA con la B maiuscola. L'edificio attuale fu iniziato nel 1506 su incarico di Giulio II sulle basi di un'antica basilica.
Esterno ed interno è tutto di grandi proporzioni, basta pensare che la superficie è di circa 23.000 mq di cui calpestabili 15.160 e anche tutte le altre cifre che si leggono sulle guide sono da capogiro. All'interno della basilica ci si sente piccoli piccoli, sovrasta la grande cupola, chiamata dai romani "er cupolone", bellissimo il baldacchino di marmo nero di Gian Lorenzo Bernini posto sull'altare papale, preziosa e ben preservata è la Pietà, il gruppo marmoreo ad opera di Michelangelo (1498-99), un capolavoro che lascia senza parole tutti i visitatori provenienti da tutto il mondo.
Decidiamo di salire sulla cupola di S. Pietro, per l'appunto "er cupolone", una delle più vaste coperture in muratura mai costruite, ad opera di di Michelangelo Buonarroti, che vi lavorò fino all'anno della sua morte, avvenuta nel 1564. Considerato l'orario possiamo salire soltanto utilizzando il primo tratto dell'ascensore – a pagamento - (e non a piedi), quindi per l'appunto riusciamo ad evitare un po' meno della metà dei gradini (in totale sono 537). Il pezzo più difficoltoso è quello della "chiocciola di Sant'Andrea" in quanto l'ultimo tratto sale con un passaggio a spirale avvolgendo l'ultimo tratto della cupola e finalmente si raggiunge la terrazza da cui si ammira un bellissimo panorama su Roma.
Suggerimenti: consigliamo a chi soffre di claustrofobia e cardiopatie di non avventurarsi alla salita sulla cupola in quanto richiede comunque un certo sforzo e considerando l'ambiente angusto dell'ultimo tratto potrebbe riservare spiacevoli malori.
Scendiamo dalla cupola, usciamo dalla Basilica, immortaliamo le famose guardie svizzere con le loro variopinte uniforme, qualche foto alla piazza con l'affascinante luce del momento e poi decidiamo di rientrare, lasciandoci alle spalle la magnificenza di ciò che la città del Vaticano nella giornata odierna ci ha riservato. Riprendiamo i mezzi pubblici che abbiamo utilizzato all'andata facendoli a ritroso. Alla stazione Tiburtina – piazzale est, prendiamo il treno in direzione Avezzano delle ore 19.33. Alla stazione di Lunghezza ci viengono a prendere con la navetta dell'area camper e ci riportano al camper. Qualche chiacchiera con il gestore e poi ci rintaniamo in camper per la cena e docce. È stata un'intensa giornata, ma veramente molto bella. Prepariamo il programma per domani e andiamo dormire godendoci la pace e la tranquillità che ci attornia.
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