3) "Lu ientu" e i fenicotteri della Salina dei Monaci Torre Colimena
Infine scopriamo il vento. A dire il vero, il vento è una vera costante in Salento. Addirittura il privilegio di questa zona è nel poter decidere a seconda del vento se recarsi lungo la costa adriatica a est oppure a ovest sul mare Ionio di modo da incontrare sempre un mare placido e tranquillo. In ogni caso, per associazione di idee, pensando al vento, a noi vengono subito in mente le ali, il volo e gli uccelli.
Mai avremmo pensato, però, di stare due giorni interi ad osservare dei fenicotteri rosa. Capitiamo per caso alla Salina dei Monaci, a ridosso delle Dune di Torre Colimena. In camper, sostiamo all’area La Salina, che è proprio accanto a questa riserva naturale regionale del litorale tarantino, istituita tale solo dal 2010. In origine, era una depressione naturale, dove l’acqua del mare ristagnava per effetto delle dune costiere, che ne impedivano il ritorno in mare. Il nome deriva dai monaci benedettini, che, tra una preghiera e l’altra, si dedicarono alla raccolta e alla lavorazione del sale marino fin dall’anno mille. Scavarono anche un canale nel tufo, ancora oggi visibile, atto a regolare il livello di acqua nella salina. Oggi si possono osservare da lontano anche i resti del deposito e dei magazzini di sale, oltre alla torre di guardia.
Le dune costiere sono ricoperte da sabbia e dalla ricca e profumata vegetazione della macchia mediterranea. Nella salina si è creato l’habitat ideale per i fenicotteri rosa. Sono degli uccelli pazzeschi. Hanno un’apertura alare di quasi un metro e mezzo e quando spiegano le ali in volo emergono tutti i loro colori. Il nero delle estremità degrada nel rosa acceso del piumaggio. Le loro lunghe zampe sembrano sproporzionate rispetto al corpo dal tanto sono sottili. Il loro becco ad uncino li rende goffi e sgraziati, mentre mangiano nelle basse acque della salina. Oggi, il loro numero è ridotto rispetto agli anni passati, ma lo spettacolo regalato dai loro eleganti voli è unico. Un’esibizione tutta da vivere lasciandosi accarezzare dallo stesso potente vento che accompagna le loro acrobazie aeree.
Alla fine del nostro viaggio, siamo certi che una cosa, sopra ogni altra, non bisogna assolutamente lasciarsi scappare in Salento. È l’opportunità di farsi trascinare dai ritmi di questa terra e di farsi rapire dai suoi elementi distintivi.
Tuttavia, così come è necessario farsi baciare dal sole per capirne l’energia, riempirsi gli occhi del colore turchese del mare per goderne la bellezza o ancora farsi schiaffeggiare dal vento per comprenderne la forza, allo stesso modo, per apprezzare appieno il Salento, c’è solo un modo: viverlo.
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