CROAZIA in camper
- agosto 2016 -
Camperisti già da tempo e appassionati di fotografia, sono Marina ed Antonio, dalla provincia di Milano, in vacanza con la figlia Sara e il suo fidanzato Seba (nonché il gatto Pucci), questo è il loro primo diario di viaggio dove ci raccontano della loro esperienza nella Croazia del Sud alla scoperta di spiagge contraddistinte da splendido mare e da città storiche.
Antonio: capitano e pilota
Marina: narratrice co-navigatore
Sara e Seba passeggeri e aiutanti
Pucci: ammiraglio-mascotte
Mezzo: camper Challenger Genesis 36
Martedì 9/8/2016 h 6,50
Partenza da Legnano (MI) direzione sud Croazia.
Arrivo in Slovenia alle 12,10 Km 437. Visita al duty free (obbligatoria) e pranzo nel parcheggio del suddetto.
Arriviamo a Klenovica (HR) (nell’omonimo campeggio)alle 16,15 Km 115
Il campeggio non è eccellente, anzi, ma il mare è uno spettacolo. Abbiamo conosciuto questo posto 8 anni fa ed è un’ottima tappa intermedia. Io non sto molto bene e mi riposo Antonio sistema e poi si riposa e i ragazzi fanno un bagno.
Mercoledì 10/8/2016
Giornata di relax. La notte è trascorsa in compagnia della Bora: ci ha cullati “ violentemente”.
Abbiamo pranzato nel ristorante in riva al mare vicino al campeggio (cappesante e frittura di calamari per 4, acqua, 2 birre, 1 patatine fritte e un’insalata 466 kune circa 17 euro a testa!!).
Il pomeriggio è rovinato dal maltempo: va beh relax!!!
Giovedì 11/8/2016
Nottata passata in compagnia della Bora. Partenza h 9,30 direzione Split (Spalato). Noi ce la prendiamo comoda per viaggiare.
Arriviamo a Split e il campeggio è al completo. Gentilmente c’è ne consigliano due. Telefoniamo per non aver sorprese. Arriviamo a Omiš (Almissa), al campeggio Galeb, alle 15,10 Km 335,5.
Venerdì 12/8/2016
Il mio stare poco bene si è trasformato in stare proprio male e il tempo non è dei migliori, il vento impedisce anche di andare in spiaggia; le raffiche alzano la sabbia e addosso fa veramente male. Mi convinco faccio chiamare un taxi e andiamo al pronto soccorso. Se abbiamo capito bene ho una sorta di colica renale. Mi prescrivono antibiotico ed antispastici. Giornata ancora in camper per me. Antonio si adatta mentre Sara e Seba cercano di svagarsi come possono.
Sabato 13/8/2016
Giornata di convalescenza per me. Appena fuori dal campeggio c’è un piccolo centro commerciale; Antonio e i ragazzi hanno fatto approvvigionamento di viveri. I ragazzi il pomeriggio sono stati in spiaggia e la sera, dopo cena, hanno fatto un giro in centro. Ci dicono che è carino e non molto grande.
Domenica 14/8/2016
È il primo giorno che ci svegliamo senza vento, io comincio a stare benino e decido di tentare ad andare in spiaggia. La nostra intenzione era quella di usare i mezzi per andare a visitare Split ma ho paura di non farcela; optiamo di posticipare la “tappa” al ritorno e di partire domani per Dubrovnik.
La sera visitiamo tutti Omiš (Almissa); è un caratteristico paesino turistico di case basse quasi tutte bianche (mi ricordano vagamente le foto che ho visto di paesi greci). È stato per diversi secoli sede di terribili corsari, che contrastavano il predominio veneziano; dal XII secolo al 1444 quando cadde nelle mani della Serenissima.
Ci sono diverse bancarelle; i souvenir tipici locali sono olii ed ogni sorta di profumatori alla lavanda, che si vede selvatica ovunque, ed ogni tipo di oggetto ricavato dalla pietra di Bra dai bijoux agli orologi da muro.
Ad Omiš c’è anche la possibilità di partire per diversi tipi di escursioni nel Parco nazionale della Valle del Cetina .La foce attraversa un grande canyon dove vengono praticati Rafting, Kayaking e lacanyoning gita.
Lunedì 15/8/2016
Partenza h 9,30 circa. La strada per raggiungere l’autostrada scelta dal navigatore è sicuramente panoramica, ma non molto consigliabile per il camper: è stretta e di montagna, ma il nostro pilota è bravo e non suda troppo.
Il paesaggio lungo tutto il tragitto è nuovo per noi. È insolito tra tutti i paesaggi da noi visitati molto caratteristico.
Per arrivare a Dubrovnik si passa un tratto di costa Bosniaca (circa 8 Km). Non troviamo coda alle frontiere e per i cittadini europei è sufficiente la carta d’identità
Arriviamo a Dubrovnik (Ragusa) alle h 13,45 Km 206,5. Ci sistemiamo al Kamp Solitudo. La spiaggia non è riservata, ci si mettono 5 minuti a piedi per raggiungerla ed è molto bella. Il tardo pomeriggio facciamo una prima visita alla città. Il bus si prende poco distante al campeggio (linea 6) e ci porta proprio all'ingresso del centro storico Porta Pile. L’impatto è subito di grande stupore per la bellezza della città; secondo me la più bella città della Croazia che ho visto fino ad ora.
Martedì 16/8/2016
Durante la visita alla città di Dubrovnik ci propongono una visita in barca alle isole Elafiti. Si raggiungono 3 isole, pranzo a bordo e c’è anche il servizio navetta, vengono a prenderci e ci riportano direttamente al campeggio per 250 kune (35€ circa) a testa.
Alle h 9,00 circa arriva il pulmino, raccoglie altri passeggeri da altri alberghi e ci porta alla barca. Durante il tragitto in barca ci viene offerto da bere a volontà (acqua e bibite varie) e anche biscotti; tutto compreso. La prima isola è Lopud l’attraversiamo
con una sorta di pulmino guidato MOLTO allegramente, per fare il bagno nella sua famosa spiaggia di Sunj.
La seconda isola la raggiungiamo per pranzare a casa del capitano, la nostra barca non è attrezzata per il pranzo a bordo, siamo convinti che però abbiamo mangiato meglio.
Ci portano in un versante dell’isola per fare un tuffo al largo, Antonio resta a bordo
La terza isola è Koločep, siamo andati in una caletta ma vista l’ora era già in ombra abbiamo fatto un bagno veloce. Siamo tutti esausti, ma molto soddisfatti, meno male che ci portano al campeggio.
Mercoledì 17/8/2016
La mattina la passiamo nella bellissima spiaggia “Copacabana”
e siccome per il pomeriggio è previsto tempo nuvoloso decidiamo di visitare le mura. Simbolo della città, sono lunghe 1940 metri e in alcuni tratti alte 25. Vennero innalzate dal X secolo e continuamente rinforzate sino al XVII secolo. Da qui sopra si godono viste spettacolari della città, del porto e del paesaggio marino. Le percorriamo scattando un’infinità di foto.
Gironzoliamo poi addentrandoci nelle viuzze, ovunque è un susseguirsi di negozi, soprattutto di souvenir. Scopro con piacere misto a stupore che sono abbastanza diffusi come oggetto souvenir uova decorate: di legno, di pietra e di plastica. Pensavo di dover andare più ad est, o nord-est per vedere così diffuso il mio hobby!
Ceniamo in ristorantino: tagliatelle con gamberetti pomodori secchi al pesto di pistacchi. Prima di rientrare entriamo in Palazzo Sponza, sede della zecca nel XIV secolo, ora archivio di stato. Appena varcato il portone sulla sinistra si entra in una sala “Sala della memoria” dove sono raccolte testimonianze dell’ultima guerra che ha flagellato questa città. In un angolo c’è uno schermo che trasmette a ciclo immagini di Dubrovnik bombardata..... lasciano sgomenti, senza parole; non si riesce a comprendere il perché di tutto questo...
La città è stata bombardata dal 1991 al 1995. Più di 2000 tra bombe e missili teleguidati sono caduti per distruggere i simboli più significativi. Più della metà delle abitazioni e tutti i monumenti sono stati danneggiati. Solo dopo il trattato di Erdut del 1995 e grazie all’UNESCO e Comunità Europea si è istituito una commissione per la ricostruzione. Ora e sempre, come è scritto nella sala della memoria, Dubrovnik è e resterà la città della libertà.
Giovedì 18/8/2016
Abbiamo ancora in sospeso la visita di Split (Spalato). Partiamo da Dubrovnik alle h 8,30. Durante il viaggio telefoniamo al campeggio “Split” ma è al completo, ci dirigiamo a Marina. Devo vedere questa cittadina che porta il mio nome, ahahah. Arriviamo alle h 14,45 Km 270. La cittadina è carina e il mare è davvero splendido, ma non troviamo dove sistemarci, quindi telefoniamo al campeggio Galeb a Omiš, c’è posto, ci dirigiamo li. Arriviamo alle h 16,00 Km 57 .... Relax!
Venerdì 19/8/2016
Ci svegliamo con calma e poi c’incamminiamo alla fermata del bus. Split dista 29 Km, ma ci sono lavori stradali e il traffico è intenso. La corsa, sola andata, dura ben un’ora e quaranta; come se non bastasse, partiamo col sole e quando arriviamo piove. Per fortuna dopo poco smette. Split si presenta come una grande città piuttosto moderna con alti palazzi pressoché uguali. Il centro storico è concentrato all’interno del Palazzo Diocleziano. Prendiamo una guida (10€ adulti 6€ studenti) in un’ora e mezza circa si riesce a visitarlo completamente. La guida ci parla molto della “modestia” di Diocleziano, è molto simpatica e la visita risulta davvero piacevole. Diocleziano era nativo probabilmente di Salona . Divenuto imperatore Romano nel 284, governò per vent’anni, poi abdicò nel 305 e si ritirò a vita privata in quel di Spalato nella sua “casa per la pensione”. Morì nel 313 a 74 anni. Da allora il Palazzo fu usato come sede amministrativa e residenza del governatore. Nel 615 vi trovarono rifugio i profughi di Salona distrutta dagli avari. Nei secoli poi la popolazione vi costruì all’interno abitazioni, attività, chiese ecc.
Il tempio di Giove nell'alto Medioevo fu trasformato nel battistero di San Giovanni; cosa insolita, anzi forse unica all'interno sono raffigurati gli Dei come bambini.
La guida ci sottolinea la modestia di Diocleziano facendoci notare la differenza di dimensioni tra il tempio di Giove e il suo mausoleo ora cattedrale. Di rilievo nella cattedrale: il pulpito duecentesco, il portale con battenti lignei e il coro anche loro duecenteschi.
Il campanile romanico è stato aggiunto nel XIII-XIV secolo; vi si può salire e la guida ci dice che nelle giornate molto limpide si vedono i monti italiani.
Le stradine tra le abitazioni sono molto strette e le abitazioni sono state costruite “riciclando” le pietre delle torri e dei vari edifici del Palazzo.
Le fondamenta erano usate, ai tempi di Diocleziano, come magazzini; poi, quando furono costruite le abitazioni, gli abitanti vi fecero dei buchi all'interno delle case ed usarono i sotterranei come fognatura. Grazie a questo si sono conservati intatti ed una volta svuotati si è potuto fare una ricostruzione precisa del Palazzo.
Porta Aenea si apre sul porto. Sempre la guida ci dice che durante la costruzione dei nuovi uffici portuali si è scoperto una città ancora più antica del Palazzo, ma di essa non ci sono tracce nei documenti romani.
Sabato 20/8/16
mare
Domenica 21/8/2016
h 8,30 partenza per Senj (Segna) arrivo h 12,40 Km 320
Troviamo posto nel Camping Skver: direttamente sul mare e comodo per il centro . Ci sono terrazze cementate e piccole spiaggette di sassi. Dopo pranzo ci facciamo subito qualche bagno, il mare è davvero irresistibile. Siccome domani sarà l’ultimo giorno e vorremmo passarlo interamente al mare; verso le 17,00 andiamo a visitare il centro.
Senj è attraversata dal 45° parallelo, la Bora che soffia qui è nota ai naviganti e rende Senj la città più fredda dell’Adriatico .
Restiamo un po’ delusi: sulla guida avevo letto che nella piazza principale chiamata Cilinica si affaccia il Palazzo dei Frankopan, i magazzini del sale, ma troviamo tutto molto trascurato quasi all’abbandono . C’è il castello di Nehaj ma è un po’ lontano, oggi non riusciamo a raggiungerlo. Ci consoliamo con un fritto di calamari birra e caffè per 89kune a testa, circa 13€.
Lunedì 22/8/2016
Questa notte si è alzata la famosa Bora e si è scatenato un temporale spaventoso. Il campeggio si svuota quasi completamente in poco tempo. Andiamo a fotografare il monumento al 45° parallelo, a fatica: il vento è davvero forte. Siamo a metà strada tra il polo nord e l’equatore.
A malincuore decidiamo di anticipare di un giorno il rientro h 12,06 partenza per troppo vento
Arrivo a casa h 00,06 Km 593
Campeggi:
Klenovica kune 620 € 88,70 / Omiš “Galeb” kune 1800 € 254 / Dubrovnik camping Solitudo kune 1620 € 232 /Omiš “Galeb” kune 1200 € 168 / Senj kune 270 € 38
Autostrade: circa € 91 solo in territorio croato
Totale Km 2334