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Week-end tragico comico in camper

weekend tragico comico camper

"Il racconto di un week-end che non dimenticherò mai"...incomincia così una lettera ricevuta da un nostro lettore

Un nostro carissimo lettore, Gugliemo C. della provincia di Ravenna, ci ha inviato i giorni scorsi un racconto di un week-end che gli è ritornato alla mente e ha voluto inviarcelo per condividere una buffa esperienza. Una storia fantozziana che vogliamo condividere con i nostri lettori per farvi comprendere che per viaggiare in camper (o caravan) è necessario essere dotati tutti dello stesso spirito, della stessa esperienza e soprattutto di una buona dose di umorismo e adattamento per prendere con filosofia le avventure che di volta in volta si presentano....questo è il bello del turismo plein air!

Un week end che non dimenticherò mai

"Una decina di anni addietro, quando avevamo l'Hymer B 524, mia moglie ebbe la malaugurata idea di invitare suo fratello (con moglie e figlia di 13 anni) a passare un week end con noi in camper. Il B 524 aveva 5 posti letto: due nel basculante anteriore, uno nel lettino posteriore e due si “dovevano” ricavare dalla dinette. Noi eravamo in due più un piccolo peloso 4 zampe e quindi ci si stava. Più facile a farsi che a dirsi. Durante la settimana prima della partenza, mia moglie preparò tanta roba da mangiare che si potevano sfamare 10 persone (non voleva fare brutta figura) e il frigo da 135 lt si riempì paurosamente. Da parte mia misi in garage 12 bottiglie di acqua, 6 di vino, una tavola pieghevole e un 'altro tavolino, 4 sedie pieghevoli e, dato che eravamo in 5 presi anche la sedia puzzolente e macchiata che usavo per andare a pesca (l'avrei usata io) e feci il pieno del serbatoio acqua potabile (lt 100).

Il sabato mattina passammo a prendere gli ospiti che, anche loro avevano preparato qualcosa da mangiare, più dei ricambi di biancheria (dovevamo star fuori una notte)!! E finalmente partimmo. Anche il mio cane fu così contento che non smise mai di abbaiare contro gli intrusi ( “il camper è il mio e guai a che viene oltre noi!!").
Io alla guida, il cognato a fianco, la cognata e la figlia nei due posti della dinette con le cinghie e che tenevano stretti due tegami sulla tavola (non c'era altro posto dove metterli) e mia moglie nel sedile a fronte la tavola (non volevo essere nei suoi panni, abituata com'era a stare davanti). Durante il tragitto cercavo di andare piano anche nelle curve perché vedevo la sua sofferenza, abituata com'era a stare davanti.
La giornata si presentava serena, con qualche nuvola in montagna ma niente di preoccupante. Arrivati nel paesino prescelto sulle colline romagnole (non c'era l'area di sosta ma un bel piazzale vicino ad un distributore dove i camper venivano tollerati e dove mi ero fermato altre volte.
Sistemo il camper in bolla, apro il gas per le utenze e.......le prime gocce di pioggia.
Che sfiga!!! Non possiamo aprire la veranda e mangiare fuori!! E adesso? Mangeremo dentro! Dentroooo? Mia moglie non si perde d'animo: mettiamo due ospiti a sedere nella dinette, uno in cabina e ci muoviamo solo io e mia moglie che si mette ai fornelli mentre io esco col cane, sempre più incazzato, anche per la pioggia che le inzuppa il pelo e non può annusare tanto in giro. Rientriamo e asciugo il pelo del cane, metto lo straccio bagnato nel garage, tiro fuori una bottiglia di acqua, una di vino e rientro. Apparecchio la tavola, non prima di averla aperta in modo da permettere di potervi accedere in 5, e poi ....gli ospiti devono andare in bagno. Richiudo la tavola e indico loro come utilizzare il wc, i vari asciugamani nella rastrelliera (quello per le mani, quello per asciugarsi le parti intime nostre); loro hanno i suoi e li tirano fuori dal borsone che era stato messo sotto la tavola, vicino al cesto della belva.
Fatto il tutto, ci mettiamo a tavola, la nipote vuol vedere la tv ma nel paesino, non essendoci il ripetitore la tv non si vede. Finito il pranzo luculliano, gli ospiti decidono di andare a prendere il caffè al bar e così noi abbiamo il tempo di sparecchiare, lavare i piatti (io li asciugo), e mia moglie si stende nel lettino per un riposino. Intanto, fuori, diluvia. Gli ospiti rientrano bagnati fradici (non potevano aspettare nel bar che la pioggia calasse di intensità?) e bagnano tutta la moquette; si devono anche cambiare per cui a turno vanno nella toilette per assolvere il compito, assieme al borsone dei loro ricambi; e così si bagna tutto il vano toilette. Ogni tanto io sento la pompa elettrica in funzione (l'Hymer utilizza le pompe elettriche che vanno bene e fanno poco rumore)....speriamo bene, penso, ho solo 100 litri!!! Dopo oltre un'ora finiscono le operazioni di cambio; guardo la quantità d'acqua: è a metà, circa .......
Facciamo due chiacchiere sul camper, una partita a carte; fuori piove ancora, un po' meno, pare che smetta.....e smette. E così porto la belva a fare un giro, ma si bagna ugualmente e la devo riasciugare. Fuori tutti, mia moglie deve preparare la cena!!
Ma non potevamo andare al ristorante? No, dobbiamo mangiare tutto ciò che è stato preparato!!. E così, verso le 19,30 ci rimettiamo a tavola. Finito la cena, e lavato i piatti....(l'acqua sta calando paurosamente), andiamo a fare un giro alla scoperta del paese; un gelato (pagano loro) poi viene sete e quindi una bibita e qualche bicchiere d'acqua (pago io, ma non potevamo bere l'acqua della fontana??) e...viene il momento di rientrare.....Io e mia moglie, aiutati da suo fratello, proviamo a preparare il letto, per due, nella dinette. Ci vuole una buona mezz'ora per disporre al loro posto i cuscini ma ci accorgiamo che chi vi dormirà avrà dei problemi; sarebbe stato meglio poter mettere delle assi sopra i cuscini per non sentire gli spazi. Abbassiamo i sedili della cabina e tiriamo giù il basculante: qui dormirà il fratello e sua moglie. Nel lettino sopra al garage, la nipote e noi nei “letti” della dinette. Guardo mia moglie che è già preoccupata di passare una notte che sarà insonne per la scomodità del letto. Sarei voluto andare in albergo. Comincia la svestizione: i panni non li possiamo mettere nei sedili della cabina perché li abbiamo rovesciati per far posto al basculante e quindi vengono accatastati sotto al basculante. Gli ospiti a turno nella toilette...l'acqua scorre...troppo...la nipote dice che non viene più acqua....è finita!
Si devono lavare i denti...e se li lavano con l'acqua minerale della bottiglia. Vanno tutti a letto; porto la belva a fare un giro affinchè si scarichi bene e non rompa durante la notte, e comincia la nostra svestizione: dove mettiamo i panni? Sotto ai “letti” dove dovremmo dormire, o almeno tentare. Ci riusciamo ma sarà una notte strana. Durante la notte, il fratello deve andare in bagno, scende dal basculante e mi mette un piede in faccia; caccio un urlo, accendo la luce e si svegliano tutti. Ci riaddormentiamo ma verso le 5 arrivano altri camper e auto, perché c'è in programma una corsa campestre organizzata dalla locale pro loco; non lo sapevo, sarei andato in un altro paese....Comunque, a letto non si dormiva, meglio alzarsi e lavarsi...con cosa? Con l'acqua minerale delle bottiglie di scorta. Intanto mi accorgo che la luce del wc pieno lampeggia...lo devo vuotare ma non c'è lo scarico....lo devo vuotare ugualmente e vado nel fiume vicino. La cosa non mi piace, non l'ho mai fatto lo scarico selvaggio ma non ho alternativa...mi accorgo però che dall'interno viene fuori solo liquido....Ecco dov'è andata a finire tutta l'acqua!!! Stamattina c'è il sole, possiamo asciugare qualcosa...steso sul portabici. Colazione al bar!! Poi assistiamo alla partenza, all'arrivo e alla premiazione dei garisti ( 4 km di corsa nei dintorni) e ...si fa ora di pranzo. Non posso aprire la veranda, c'è ancora molta umidità e il terreno è ancora bagnato per cui pranziamo all'interno del camper. Solita disposizione a tavola, secondo pranzo luculliano, io e mio cognato un po' “brilli” andiamo a prendere un caffè forte al bar, poi io mio faccio un riposino (ne avevo bisogno) e verso sera ripartiamo per casa. Durante il tragitto molte auto ci sorpassavano facendo dei segni ma io, oltre a guardare negli specchietti nel caso ci fossero rimasti degli sportelli aperti, altro non potevo supporre. Arrivati a casa del fratello, scarichiamo la loro mercanzia e....mancano degli asciugamani e i calzoni del pigiama della nipote e della cognata: erano rimasti a “prendere aria” nel portabici.
Ecco perché gli automobilisti ci facevano strani cenni!!
Arriviamo a casa nostra stanchissimi,anche la belva che finalmente può smettere di abbaiare; scarichiamo il tutto e alle 21,00 andiamo a letto per un sonno ristoratore fino al mattino successivo.
E' stata una bella esperienza ma che non ripeteremo MAI PIU'".

Cos'altro aggiungere? Caro Guglielmo, "l'esperienza è direttamente proporzionale alle disavventure successe" quindi si può dire "BUONA LA PRIMA"!

 

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