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In camper con i bambini... sì, ma quali bambini?

In camper con bambini def1

Consigli e suggerimenti in pillole per neofiti per viaggiare con neonati fino ai preadolescenti, dall'abbigliamento agli accessori, mete e soste... in sicurezza!

di Marta Zanella - blogger di La paura non fa 90

Complice la necessità di sicurezza, l'esigenza di distanziamento, il desiderio di evitare luoghi promiscui, tante famiglie, fin dall'inizio della pandemia da Covid-19, si sono interessate e si stanno avvicinando per la prima volta al mondo dei viaggi e delle vacanze in camper.

Potersi muovere con la propria casetta viaggiante, che sia un grande camper o un piccolo van, è sicuramente una bella opportunità per le famiglie con i bambini, che da sempre sono affascinati da questi tipi di mezzi, e porta con sé anche parecchie comodità.

Questo lo dicono in tanti, e se siete famiglie alle prime armi che si stanno avvicinando a questo mondo, probabilmente avrete già letto diversi post che vi illustrano "perché viaggiare in camper con i bambini" o "come viaggiare in camper con i bambini".

Anche noi abbiamo pensato di condividere la nostra esperienza con voi, sperando di darvi qualche spunto di riflessione o idea utile.

Perché dire “viaggiare con i bambini” a volte è un po' generico: quali bambini? Un neonato, un bimbetto che zampetta qua e là o uno già alla soglia della preadolescenza? Chiaramente non è la stessa cosa.

E allora proviamo a raccontarvi cosa portare e come viaggiare in camper con i bambini, a seconda della loro età.

Cosa portare: l'attrezzatura da neonati

attrezzature solo un passeggino

Se scegliete (acquistando, o noleggiando) un camper grande, magari un mansardato di importanti dimensioni, penserete che sia molto comodo perché potete portarvi “tutto”.

Noi consigliamo comunque di scegliere solo l'essenziale. A volte si pensa che per un neonato servano un sacco di oggetti, anche per questo molti neogenitori scelgono per la prima vacanza un hotel “family friendly”. Viaggiare in camper ti insegna che molti oggetti possono sì essere comodi, ma non sono necessari. Seggioloni, rialzi sedie, passeggini, fasce e marsupi, biberon, pappe, pannolini... si deve proprio portare tutto? C'è più di un oggetto che ha la stessa funzione, e potrebbe bastarne uno solo?

Noi abbiamo dovuto fare una scelta di quello che ritenevamo essenziale e quello di cui potevamo provare a farne a meno perché, all'epoca, viaggiavamo con un furgone davvero molto piccolo, ma anche oggi, che siamo passati a un Ducato con maggior spazio di stivaggio, abbiamo conservato questa attitudine e spesso ci resta spazio di carico vuoto.

Ad esempio non abbiamo mai portato un seggiolone, scegliendo un alzasedia che andasse bene ovunque. Quando entrambe le bambine erano piccole, portavamo un solo passeggino di emergenza, privilegiando il trasporto con fasce e marsupi. Portavamo solo uno o due pacchetti di pannolini, comprandoli man mano nei market più vicini. Per farle giocare all'esterno (in aree protette, ovviamente), è sufficiente una coperta impermeabile che faccia da tappeto.

per giocare un tappeto

E via dicendo. Man mano che i bimbi crescono, molti di questi oggetti si lasciano a casa. Noi, anno dopo anno, abbiamo liberato e guadagnato spazio.

Cosa portare: i giochi

passatempi in viaggio

I giochi non vanno dimenticati: riempiono i loro momenti di relax in sosta e aiutano a passare il tempo durante i tragitti. Ovviamente, se vi chiedete quali giochi portare, dipende dall'età.

Più i bambini solo piccoli, più è probabile che i giochi siano ingombranti e che ve ne servano di più perché i bimbi si stancano prima. Pupazzetti sonori, libretti cartonati o di stoffa, giochini pensati per essere messi in bocca... Per fortuna, anche se in questa fase ci siete dentro e vi sembra lunghissima, in realtà passa in fretta: al prossimo viaggio sarà già più facile!

Noi abbiamo sempre selezionato dei giochini che risultassero il più possibile versatili, in modo che con lo stesso oggetto si possano pensare usi e giochi diversi.

Crescendo, abbiamo portato bamboline, macchinine, personaggi (tipo quelli delle sorprese Kinder), oggetti piccoli con cui inventare storie, oltre agli immancabili pastelli e fogli.

Più grandi, si passa a mazzi di carte, giochi versione “travel”, e poi album di enigmistica, libretti da leggere, un fumetto. 

Avete già letto il nostro articolo? Giochi da viaggio: le nostre idee salvaspazio

Cosa portare: l'abbigliamento

tappe acquatiche

La differenza, per noi, è di quantità: portiamo più cambi per i bambini che per gli adulti.

Usiamo la strategia di vestirci a cipolla, in modo da aumentare o diminuire il grado di copertura sempre con gli stessi vestiti.

Certo più i bambini crescono, più aumentano le dimensioni dei vestiti e degli ingombri... ma dall'altra parte, almeno nel nostro caso, la lista dei vestiti diventa sempre più simile a quella degli adulti. E servono meno ricambi (vero, continuano a sporcarsi di terra, ma i millemila cambi di body per pannolino che ha ceduto ce li siamo felicemente lasciati alle spalle...).

Un piccolo consiglio. Noi abbiamo sempre in camper un kit costume, cuffia, ciabattine per un bagno non programmato: che sia una fontanella, una piscina, delle terme scoperte lungo il percorso... se c'è possibilità di bagnarsi, con i bambini (di qualunque età) in genere è sempre una buona idea per tirare il fiato.

Come mangiare in camper

pranzo a pic nic2

Quando si viaggia con neonati o bambini in fase di svezzamento, dovrete considerare di occupare parte della dispensa con latte dedicato o pappe pronte, se le usate. Quando allattate è tutto di gran lunga più facile, perché è sempre pronto. Se invece seguite il metodo dell'autosvezzamento, avere a disposizione la cucina del camper per preparare quello che volete voi come lo volete voi è decisamente comodo.

In ogni caso, noi abbiamo sempre tenuto a tiro cose facili e veloci, come yogurt e barattolini di purea di frutta, utilissimi nei momenti di crisi.

Poi, si sa, i bambini, grandi o piccoli, non stanno proprio fermissimi a tavola e, soprattutto se la dinette è piccola, magari preferite mettere in tavola cibi... poco sporchevoli in caso di rovesciamenti.

pranzo a pic nic1

Noi, fin da quando le bambine hanno iniziato a mangiare cibi normali, abbiamo preparato spesso pranzi stile pic nic: pane o focacce, formaggio, torte salate e quiche, frutta o verdura anche cruda, tagliati già a bocconi o listarelle, comodi anche per i bambini più piccoli che mangiano con le mani. Ma divertente anche per i più grandi. Ovviamente però nessuno vi vieta di metter su una pasta al pomodoro o di farvi una pastina nelle sere più fredde!

Come scegliere le mete

alberobello

Si viaggia in modo diverso se avete bambini piccoli o più grandicelli. Intanto, la lunghezza delle tappe intermedie e il tempo di viaggio può essere diverso.

Questo dipende anche dai bambini che vi trovate: ci sono neonati che stanno tranquilli sul loro seggiolino per delle ore e altri più grandi che iniziano a chiedere “quanto manca?” ancora prima di essere usciti dal paese.

In generale, però, più crescono, più aumenta la loro resistenza. Quindi partire con bambini più piccoli probabilmente vuol dire prevedere diverse soste prima di arrivare alla meta, sia tecniche (per andare in bagno, per muoversi un po', per uno spuntino), sia per visitare qualcosa lungo la strada: può essere anche solo un piccolo borgo, dove fare un giro al parco giochi. All'inizio non riuscivamo mai a fare più di due ore senza fermarci. Per cercare di allungare le tratte, abbiamo programmato gli spostamenti in modo che coincidessero con gli orari dei pisolini delle bambine, ad esempio subito dopo pranzo.

E nel nostro caso ha voluto dire anche, per i primi anni, scegliere di visitare regioni e Paesi abbastanza vicini (l'Italia, la Francia, il sud della Germania), escludendo o rimandando tour per noi più impegnativi come il Nord Europa, prevedendo anche di arrivarci in due giorni e non in una sola “tirata”.

Cerchiamo però di trasformare queste tappe intermedie già in viaggio, non facendo solo soste tecniche per dormire e poi ripartire, ma scegliamo di fermarci in corrispondenza di posti che ci intrigano e che scegliamo di visitare.

Ora che le nostre bambine stanno crescendo e sopportano anche tratte di viaggio di più ore senza pausa, stiamo allungando i percorsi, e arriverà anche per noi il momento di puntare mete più distanti... arriveremo in Scozia prima o poi?

Come scegliere le aree sosta

scegliere area sicura

Anche la scelta del luogo in cui fermarsi a dormire, per noi, è spesso stata legata all'età delle bambine. Quando non camminavano, ci siamo concessi anche qualche sosta in libera (tanto non scendevano dal van!). Poi, quando hanno iniziato a camminare e hanno avuto bisogno di uno spazio esterno sicuro per giocare, abbiamo sempre privilegiato aree di sosta protette, come campeggi, agricampeggi, aree con piazzole spaziose, tranquille e recintate.

Quando i bambini iniziano a diventare più grandi e hanno la percezione degli spazi e dei pericoli, vanno bene anche aree meno attrezzate, in cui ci siano spazi in cui possono stare a giocare senza doverli guardare a vista.

Se volete approfondire questo argomento, vi consiglio di leggere → Come scegliere un'area sosta per chi viaggia in van con i bambini

Viaggiare sicuri, sempre

viaggiare sicuri

È l'avvertimento più importante con cui vogliamo lasciarvi. Soprattutto se siete alle prime armi, vi capiterà di leggere alcuni racconti di viaggio o guide “perché scegliere un camper con i bambini” in cui qualcuno dice che una delle grandi comodità è poter percorrere lunghe distanze mentre i bambini dormono nei loro letti o senza doversi fermare per fare la pipì. NO! Nonostante siano passati decenni da quando questa cosa era permessa, oggi, oltre a essere assolutamente vietata, c'è anche la consapevolezza che sia pericolosissima.

In camper, per quanto la tentazione di muoversi ci possa essere, si viaggia esattamente come in auto: seduti al proprio posto, legati con le cinture o con il seggiolino indicato per la propria età.

Vi consiglio di approfondire l'argomento con questo mio articolo → Viaggiare in camper con i bambini: la sicurezza prima di tutto

Ci sono delle eccezioni legali solo per i mezzi vecchi non dotati di cinture, ma valutate bene, prima di partire, se è proprio il caso di affrontare il rischio... Nel nostro caso, il motivo principale per cui abbiamo cambiato il primo van era legato proprio alle cinture di sicurezza: nei sedili posteriori c'erano solo quelle lombari, che sono legali, ma con cui non ci sentivamo abbastanza sicuri.

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