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Campeggi, aree camper e WEB

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Che rapporto hanno le strutture ricettive con il web? Il turista trova le informazioni che cerca? Una breve chiacchierata con qualche proposta facile-facile

di Cesare Tomasini

 

Il grande sviluppo del turismo plein air praticato con i motorizzati è coinciso casualmente con lo sviluppo di internet prima (siti, blog, forum) e dei social dopo (Facebook, Twitter, Instagram ecc.). Questa concomitanza ha fatto sì che la maggior parte dei camperisti si riferisca al web per l’ispirazione su luoghi da visitare e per l’organizzazione di itinerari: anche su Vacanzelandia troviamo infatti un’ampia messe di suggerimenti sperimentati “sul campo” dai turisti che li hanno scritti.
Questa situazione, a mio parere, ha portato grande giovamento al settore perché ha attratto tante persone verso questo modo di fare vacanza: purtroppo però le opportunità portate da questo sviluppo non sono state pienamente colte da quelli che erano i protagonisti del turismo plein air di ieri, ovvero i campeggi.

I campeggi e guide campeggi

Premetto che il discorso che vado a fare è forzatamente generale e quindi abbiamo ottime eccezioni alla regola ma credo che l’analisi sia condivisibile parlando di una media delle strutture; inoltre è un discorso – una volta tanto – non solo italiano perché anche all’estero non stanno troppo meglio.
Probabilmente qualcuno si starà chiedendo: “praticamente tutti i campeggi hanno un sito web, esistono guide digitali per campeggi, che vuole questo qui?”
Ragioniamo come un turista che intenda appoggiarsi ad un campeggio per un pernotto o per una sosta di qualche giorno: che si stia programmando da casa o che si sia già on the road, ormai la connessione internet l’abbiamo sempre quindi ci si può collegare ad un sito (o ad una app) che contenga un repertorio di strutture e cercare quella che fa per noi ovvero … la più bella? Quella con la piscina più grande? Quella con il ristorante più fornito?
Ognuno farà le proprie scelte in base alle preferenze personali ma sicuramente il primo criterio di selezione sarà tra le strutture aperte della zona dove si trova o dove intende andare.
Questa frase non è banale, perché sottende all’errore di base di molti web designer delle guide campeggi e dei siti stessi dei campeggi. L’area di ricerca non può basarsi sulla provincia nella quale si trova la struttura perché questo criterio è valido solo nel caso uno si trovi al centro di una provincia di forma vagamente circolare: io scrivo dalla provincia di Modena, andatevi a vedere che forma ha!
Poi i periodi di apertura sono dei veri e propri rebus: se sei in mezza stagione capire se un campeggio è aperto o meno è un esercizio di parapsicologia. Personalmente vado a vedermi il listino prezzi, quando c’è e comunque immancabilmente quello degli anni scorsi, e cerco di vedere le date di bassa, media e alta stagione: a questo dovrebbero corrispondere le aperture. Telefona, mi viene detto. Sì, telefono ma solo dopo aver preselezionato un range di strutture e poi, diciamocelo, il fatto che qualcuno non risponda dall’altra parte è sinonimo di struttura chiusa? O magari di persona momentaneamente assente? E se programmo alla sera, tipicamente dopo cena, è opportuno telefonare? I gestori credo abbiano diritto anche loro ad un minimo di vita privata!
Quindi la prima preghiera per i gestori dei campeggi è: dateci le date di apertura e tenete aggiornato questo “dettaglio” sul vostro sito. Se non lo curate personalmente, chiedete al web master di spiegarvi come modificare facilmente il dato.
Per chi cura repertori o guide campeggi, invece, chiedo se non sia possibile ricercare per aree: ci sono già alcuni siti o app che funzionano in questo modo, ma magari – per scelta – non riportano tutte le strutture, quindi alla fine ti arrabatti tra repertori congegnati forse al tempo del Commodore 64 e altri moderni che fanno preselezioni che potrebbero anche non andarci bene.
Rimanendo ai campeggi, poi, spesso troviamo descrizioni dei servizi offerti e qui andiamo molto meglio perché chiaramente chi ha investito in una struttura tipo piscina tende naturalmente a presentarla. Per cortesia mettete anche le date di apertura e chiusura dei servizi aggiuntivi, il discorso è lo stesso fatto prima: se scelgo un campeggio perché ha la piscina e poi questa non è fruibile, forse non sarò un cliente contento.
Il discorso è lo stesso per l’animazione: è calibrata sui bambini oppure è differenziata e coinvolge anche gli adulti? È disponibile nel periodo che mi interessa? Per molte persone è fondamentale che ci sia, per poche altre invece è da evitare come la peste (io sono tra questi) quindi per cortesia fatecelo sapere in anticipo.

Aree attrezzate, aree di sosta

In bassa stagione, le aree attrezzate sono l’unica alternativa valida ai campeggi per visitare certe aree: nate per i camper, queste strutture sarebbero perfette anche per i caravanisti, anche perché fuori stagione chi si muove con la caravan normalmente la usa in modo molto simile al camper e spesso ha curato un certo livello di “camperizzazione”, ovvero ha reso parzialmente indipendente il mezzo (serbatoi, batterie ecc.).
Purtroppo queste aree devono rispondere a requisiti dettati dagli enti locali, molto difformi tra loro, e quindi sarebbe molto comodo poter identificare almeno un paio di informazioni: qual è la sosta massima consentita? L’area attrezzata accetta anche caravan? Nel caso le accetti, il rimorchio deve rimanere agganciato all’auto o uno può utilizzare il mezzo per visitare la zona?

Come si può vedere, nulla di trascendentale: come in tutti i business è necessario mettersi nell’ottica del cliente, passare dall’altra parte del bancone, e subito risulta chiaro quali siano le necessità base che guidano i primi livelli di scelta di una struttura per passare da qualche ora a qualche settimana di relax.
Per la mia esperienza, che ovviamente è molto più forte sui campeggi rispetto alle aree, una volta sul posto il contatto umano è quasi sempre molto positivo perché chi gestisce le strutture ama il proprio mestiere e riesce a stabilire un rapporto empatico con i fruitori: quello che ho voluto sottoporre alla vostra riflessione è proprio un mero fatto organizzativo che però ha un impatto notevole sull’uso consapevole dei nostri mezzi.

Condivido con gli amici di Vacanzelandia alcune immagini del "mio abitar viaggiando".

  2002 Cervia furgone.jpg 2009 Friuli caravan.jpg 2011 Danimarca caravan.jpg 2011 Idro caravan.jpg 2014a Idro carrello.jpg 2014b Idro carrello.jpg 2014c Idro caravan.jpg 2016 VDAosta caravan.jpg 2017 CostaAzzurra caravan.jpg 2017 Ossana camper.jpg 2017a Francia carrello.jpg 2017b Francia carrello.jpg

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