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Puglia da mare o Puglia d'amare? Un ultimo raggio di sole a fine estate

gargano fuori stagione

Ecco il diario di viaggio in camper di Silvia che ci racconta l'esperienza di vacanze fuori stagione nello "sperone d'Italia"

di Silvia F.

Quest'anno le agognate vacanze si sono fatte attendere più del previsto ma alla fine di settembre siamo riusciti a partire con destinazione il Gargano.

Prima tappa. Il fascino decadente di Rodi garganico

 

rodi garganico

Tra la lussureggiante vegetazione della penisola pugliese ci accolgono per la nostra prima sosta un pugno di case bianche abbarbicate sul costone roccioso a picco sul mare. Sono quelle che compongono l'abitato di Rodi Garganico.

Vicoli stretti e stradine intriganti spuntano tra un'abitazione e l'altra, contornati da panni stesi ad asciugare e dalle poesie scritte sui bianchi scalini. "Dovremmo avere tutti una vita vista mare" recita una massima incisa sulla bianca facciata di una casa e quale contesto migliore ci si potrebbe aspettare intorno se non la visione di un azzurro cielo ed una ringhiera blu che si affaccia sul mare limpido e sulla lunga spiaggia sabbiosa sottostante.

Tutt'intorno al borgo si espande l'aroma degli alberi di fico e degli agrumeti, di cui tutta la zona è ricchissima. Dal mare e dalla terra coltivata infatti Rodi trae le principali risorse di vita. Dispone inoltre di un piccolo porto, delimitato da un faro di colore rosso, che le assicura collegamenti con le Isole Tremiti.

 Seconda sosta. Peschici e l'impronta sulla sabbia dorata che non dimentichi...

peschici1

Peschici è un'altra perla del promontorio, molto più fascinosa e turistica della prima. Anche qui case bianche e persiane azzurre che ricordano tanto la Grecia.

È bello perdersi tra le stradine strette e acciottolate dallo stile orientale, giocando a raggiungere il castello arroccato sulla sommità dell’abitato, da cui si può ammirare un mare verdeazzurro pieno di grotte e cavità capace di togliere il fiato. Nei dintorni immense piantagioni di ulivi che arrivano quasi a toccare il mare. Coltivazioni tradizionali con maestosi alberi secolari si alternano ad altre più intensive con piante più giovani.

Gli oli che si estraggono su tutta la penisola garganica generalmente offrono sul palato una buona armonia di sapori che restano contenuti e morbidi, con un aroma fruttato. Alcune qualità invece, peraltro recentemente premiate, uniscono al dolce equilibrio i toni dell'amaro, tipico degli agrumi ed una leggera vena piccante.

Terza tappa. Vieste e il suo bianco gigante di roccia

vieste

Vieste, la cittadina il cui centro storico è incastonato sopra uno sperone di roccia, celebra invece l'amore in tutte le sue forme. Legata alla storia leggendaria di un monolite chiamato Pizzomunno, ne è divenuta il suo simbolo. Un "gigante di bianco calcare che aspetta tuttora il suo amore rapito” recitano i versi della canzone di Max Gazze' raccontando la leggenda che lo accompagna.
Si narra infatti che Pizzomunno fosse un pescatore giovane e bello che viveva a Vieste quando essa era ancora un piccolo villaggio di capanne Nello stesso luogo e nello stesso periodo abitava anche una bellissima ragazza di nome Cristalda. I due giovani si incontrarono e si innamorarono, giurandosi eterna fedeltà. Questa unione, tuttavia, destò l'invidia delle sirene, che ogni giorno cercavano invano di sedurre il giovane pescatore con i loro canti. Visto il costante rifiuto di Pizzomunno, le sirene, rabbiose decisero di vendicarsi rapendo Cristalda durante una notte di tempesta. La trascinarono negli abissi marini e a nulla valsero le suppliche del giovane di restituirgli la sua amata. Sembra perciò che a causa dell'ira e della disperazione Pizzomunno rimase impietrito, trasformandosi così nella bianca roccia. "Ma io ti aspetterò, fosse anche per cent'anni aspetterò...' recitano sempre le strofe della dolce canzone, perché sempre secondo la leggenda, ogni cento anni, i due amanti dovrebbero avere la possibilità di ricongiungersi sulla terraferma, rivivendo per una sola notte il loro antico amore.

Nel corso dei secoli il monolite di Pizzomunno è diventato il simbolo eterno di questo amore tragico e incondizionato e la sua imponente presenza sulla spiaggia di Vieste vuole essere un costante promemoria della forza dell’amore e della fedeltà oltre ogni ostacolo, incluso il tempo stesso.

Torre San Felice vicino a Vieste. Una vita in mezzo al mare, tra mercanti e pirati

torre san felice

Lungo il tratto di costa che da Vieste giunge al paesino di Mattinata si erge maestosa una delle 122 torri costiere presenti nel territorio pugliese costruite a partire dal 1537 dagli Aragonesi. Forse non tutti sanno che in un lontano passato il Gargano era un’isola, collegatasi poi alla costa nel corso dei secoli con i detriti portati dai fiumi. E proprio come un'isola era fondamentale punto di transito di rotte commerciali e religiose. Nacquero così queste torri con lo scopo di controllare in posizione strategica il territorio importante per il transito di commercianti, pellegrini e perfino pirati.

Quarta tappa. Monte Sant'Angelo. Le vie della fede toccano anche la Puglia

monte sant angelo

Questo paese montano, a 800 metri di altezza, domina la cittadina di Mattinata ed il Golfo di Manfredonia. È noto per il suo santuario, dedicato alla figura di San Michele Arcangelo e per le case bianche dal tetto a capanna. La strada che dalla costa si inerpica è tortuosa e costeggia molti muretti a secco che delimitano infiniti campi di ulivi. Anche qui l'allevamento e le coltivazioni sono il principale sostentamento della popolazione locale, ma il borgo è legato principalmente alla fede e alla devozione a San Michele Arcangelo. Sulla sommità del piccolo monte, quasi sospeso tra cielo e terra, sorge un sacro complesso rupestre che nasconde la sua maestosità all' interno e nelle parti sotterranee di una grotta, lasciando incantato il visitatore. Definita la città sacra del Gargano o la Santiago de Compostela pugliese, fu dapprima luogo di culto dei Longobardi, poi della chiesa latina, quindi destinazione di pellegrini e crociati. La tradizione religiosa narra che proprio in questa grotta vi furono diverse apparizioni dell'Arcangelo Michele, avvenute per proteggere la città dagli assalti barbarici.

Il Gargano, terra di santi e santuari, attraverso la via francigena che partiva da Mont Saint-Michel, era meta di passaggio per i crociati. Questi, passando per la Sacra di San Michele in Piemonte, prima di andare in Terra Santa, chiedevano la benedizione di San Michele Arcangelo proprio in questa grotta. Oltre al complesso religioso la cittadina di Sant'Angelo vanta anche un castello normanno-svevo-aragonese che sorge a pochi passi dalla grotta e che fu dimora dell'amante dell'imperatore di Svevia. Bianca Lancia, questo era il suo nome, fu prigioniera in questo castello, tanto che si narra che il suo fantasma vaghi ancora oggi per le sale dell'antica dimora.

Quinta tappa: le bianche baie di Mattinata

mattinata

Per concludere il nostro percorso nel Gargano non potevano certo mancare le belle spiagge della costa mattinatese. Qui la natura sembra aver fatto gli straordinari per creare con un'attenta e paziente azione di erosione gli scenari mozzafiato che si aprono tra Baia delle Zagare e Baia di Vignanotica. Il miglior modo per ammirare questi splendidi panorami è con una gita in barca. Partendo dal piccolo porticciolo di Mattinata tra le bianche falesie ed il mare cristallino si giunge alla bellissima spiaggia di Baia delle Zagare o Baia dei Mestoli. Simbolo del Gargano, deve il suo nome ai fiori degli alberi di limone che si trovano nelle vicinanze. Qui la costa, accompagnata da alte scogliere bianche e da bellissimi faraglioni dalle curiose forme, tra calette solitarie, raggiungibili solo dal mare, piccole lingue di terra sotto le scogliere a picco, regno incontrastato di gabbiano reali e falchetti, apre numerosi squarci, fenditure, gallerie nella roccia calcarea, dando vita a numerose cavità marine in cui si insinua il mare.

Hanno forme e nomi curiosi come Grotta cattedrale, perché ricorda l’ingresso di una maestosa chiesa, Grotta della campana grande, per la sua forma di campana dalla volta alta 70 mt., oppure la Grotta delle rondini o dei pipistrelli, per la presenza di questi animali. E qui grazie alla luce filtrante e ai magnifici riflessi l'acqua acquista incantevoli toni di colore. In un ambiente così magico come non possono che nascere storie e leggende. Secondo le credenze popolari infatti le grotte marine non sarebbero altro che i ripari delle sirene, dove le figure femminili dal canto ammaliatore, come narrato nella leggenda di Pizzomunno, imprigionavano in catene le giovani fanciulle di cui erano gelose.

Sesta tappa. I prodotti del territorio

bufale

Come ritornare a casa senza aver fatto scorta di tutte le prelibatezze del territorio pugliese. Focacce, pasticciotti, taralli ma soprattutto mozzarelle e burrate. Tra Manfredonia e Giovanni Rotondo c'è un allevamento di bufale chiamato “Azienda Agrituristica Il Parco”. Qui si possono ammirare gli scuri animali ruminare ed acquistare pregevoli prodotti a chilometro zero. Ma tra le masserie disseminate nell’entroterra nascono altri prodotti tipici, sani e genuini, come l'olio. Tradizione, freschezza e genuinità sono i valori che contraddistinguono i prodotti del territorio pugliese e che li rendono unici.

Purtroppo tutto finisce e si deve rientrare a casa. Ma come disse Ryszard Kapuscinski "Un viaggio non inizia nel momento in cui partiamo né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e non finisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati. È il virus del viaggio, malattia sostanzialmente incurabile”.

ITINERARIO:

• Partenza da Trieste-sosta Porto S. Elpidio (FM) in via Legnano (park tranquillo residenziale, alberato accanto alla scuola).

• Arrivo a Rodi Garganico (FG). Park giorno e notte a pagamento su sterrato via Scalo Marittimo vicino alla spiaggia di Levante. Consigliato fuori stagione perché in alta stagione sembra ci sia divieto di accesso per i camper. (Attenzione. Percorrendo la SS 89 che attraversa il paese, appena si arriva al Largo Nassirya c’è una deviazione a destra per una via molto stretta che però riguarda solo auto e moto. Guardando bene sotto il segnale di divieto di accesso c’è l’indicazione che il suddetto divieto non riguarda camper e camion, che possono pertanto proseguire diritti.)

Peschici (FG) sosta notturna nel parcheggio a pagamento via Monte Santo all'angolo con il cimitero. (Non è consigliato scendere più verso il centro perché poco dopo il parcheggio c’è il cartello di divieto di accesso ai camper.)

Vieste (FG) park gratuito giorno e notte, tranquillo, in via Carlo Alberto dalla Chiesa n.38, vicino al supermercato Coop e poco distante dal lungomare Mattei, dalla spiaggia e dal Pizzomunno.

Monte Sant’Angelo (FG) sosta al Park Mont Saint Michel, a pagamento euro 10 al giorno, molto vicino al santuario e al paese. Possibilità di sosta notturna.

Mattinata (FG) sosta nel piazzale sterrato del porto turistico, panoramico a pagamento dalle 8.00 fino alle ore 20.00 5 euro al giorno. Possibilità di sosta notturna. Dal vicino porto partono giornalmente le gite in barca verso le baie vicine.

• Breve sosta all’Azienda agrituristica Il Parco Località Posta Piana, San Giovanni Rotondo (FG) per acquisto prodotti caseari di bufala.

• Sosta ad Ascoli Piceno sul bellissimo lungomare o nelle vie laterali più tranquille che dal 15.09 non sono più a pagamento.

• Rientro a Trieste.

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