Capodanno sulle dune in camper: Tunisia e Sahara
Daniela e Vittorio condividono la loro esperienza di viaggio in camper alla scoperta del fascino della Tunisia. Un itinerario realizzato durante le vacanze natalizie: un perfetto connubio tra antiche tradizioni, il fascino del deserto, mercati colorati, luoghi storici e paesaggi unici ma soprattutto un viaggio che regala tante emozioni in questo Paese nordafricano.
Organizzatori e accompagnatori di questo viaggio è il tour operator Avventuriamoci.
“Dio ha creato terre coperte di acque perché l'uomo le abitasse, poi ha creato il deserto perché l'uomo vi trovasse la sua anima.”
(Proverbio thuareg)
25/12/2018
Partiamo subito dopo il pranzo di Natale da casa in direzione Civitavecchia (RM), ma strada facendo ci troveremo con Sergio, l'organizzatore di Avventuriamoci.com, Anna e Angelo (Torino), Wania e Claudio con i figli Mattias e Nicholas (svizzeri), Ivano e Roberta (parte dei nostri compagni di viaggio), ci fermiamo per la cena in Toscana a San Vincenzo in un autogrill, mentre aspettiamo l'arrivo di tutti ceniamo e poi ci troviamo tutti sul camper di Anna e Angelo per mangiare panettone e liquorini vari. Tutti arrivati andiamo a nanna domani dobbiamo essere in porto entro le 12.00 quindi 3 ore prima della partenza. Notte poco tranquilla eravamo vicino ad un canile, i cani hanno abbaiato tutta la notte (io ho dormito lo stesso, gli altri meno).
26/12/2018
27/12/2018
Ci alziamo, svuotiamo la camera che la dobbiamo già lasciare libera, e andiamo a fare colazione. Compiliamo i documenti richiesti per lo sbarco sia personali che per il camper.
Arriviamo al porto di TUNISI La Goulette (TN) con 2 ore di anticipo, facciamo dogana e cambiamo gli euro in dinari tunisini, il cambio € 0,34=DT 1.00, cambio 350€ mi danno un pacco di dinari impressionante. Finito di sbrigare le formalità, che ci hanno preso oltre 2 ore, usciamo in colonna diretti al primo distributore tunisino per fare gasolio, siamo in riserva, facciamo il pieno con 120 DT=€ 35.00, imbocchiamo un primo tratto di autostrada e poi proseguiamo su strada nazionale, attraverso un territorio ricco di ulivi e mandorli. Ci fermiamo strada facendo per pranzare velocemente ognuno sul proprio camper. Km 170 - Arriviamo a KAIROUAN (TN) all'hotel Continental, dove parcheggiamo nell'area a noi riservata con corrente (prese multiple su singole colonnine) c/s. Visto l'anticipo della nave abbiamo il tempo di conoscere la nostra guida, Omran, che ci porta ad acquistare le carte telefoniche locali dato che i costi di utilizzo delle nostre sono proibitivi € 6,10 al minuto. Paghiamo DT 33 per internet 30 GB e voce Oredoo, utilizzeremo il mio vecchio cellulare come router comodissimo e sempre ben servita. Nel frattempo con 2 dinari compro anche banane mandarini e arance. Omran ci propone una cena a base di pesce in un ristorante di sua conoscenza, ma solo una parte di noi di aggrega, gli altri vanno in un altro locale con Sergio. Noi, Alessandra e Lorenzo, Anna e Angelo, Ivano e Roberta, andiamo a mangiare con Onmran, insalata tunisina, harissa (salsina rossa peperoni rossi e aglio molto piccante), tonno, olive, mechouia (salsina di peperoni verdi piccantissima) branzino alla griglia freschissimo con patate fritte e caponata tunisina, brick a l'oeuf, spremuta d’arancio, tutto buonissimo € 15.00 a testa. Torniamo in camper e finiamo la serata con il resto del gruppo fra amari, liquori e delizie.
Buona notte.
28/12/2018
Andiamo a visitare la città che è famosa per i suoi tappeti ed i suoi dolci (macrud), è la quarta città Santa, in quanto è stata la città ad essere sede della prima moschea islamica del nord Africa, è sede di scuole islamiche e di numerose facoltà universitarie. Il tempo è scandito dal richiamo del muezzin alla preghiera per 5 volte al giorno. Visitiamo la moschea e, noi donne copriamo il capo con il foulard che è obbligatorio, chi non lo ha può prenderlo in prestito. Omran ci accompagna dentro la città vecchia, visitiamo anche un forno antico che fa il pane, a detta loro, più buono della città Kairouan.
Acquistiamo delle sciarpe di seta-cotone tessute con il telaio a mano, caduna DT 20, è inoltre conosciuta per il commercio dei tappeti, fabbricati da cooperative di donne e dalla produzione artigianale di dolci a base di mandorle, fichi, e datteri. Visitiamo una fabbrica di tappeti, ci offrono the verde alla menta, e intanto mi faccio incantare da un bellissimo kilim (tappeto tessuto a mano con motivi geometrici) originale con tanto di certificazione statale €150.00 (dagli iniziali 500€ richiesti). Torniamo in camper pranziamo ognuno sul proprio e quando è ora di partire, scopriamo che un equipaggio passando su un tombino dell'hotel, con il proprio mezzo, è rimasto incastrato con
la ruota e quindi tutti quanti ad inventarsi un modo per aiutarlo. Si parte dirigendosi a sud/est dove raggiungeremo le straordinarie oasi di montagna (CHEBIKA) km 327. Ci sistemiamo in fila in un piazzale autorizzato ma senza servizi, diamo ad alcuni bimbi vestiti e scarpe che avevamo portato proprio da regalare. Bellissima vista, siamo nel deserto, nulla intorno solo montagne e palme, ceniamo e ci riposiamo in camper.
29/12/2018
Dopo colazione visitiamo l’OASI DI CHEBIKA, scopriamo con grande sorpresa come l'acqua che sgorga dalle rocce calda possa creare un angolo di paradiso in questa regione arida e ostile.
Saliamo sulle rocce e ci infiliamo in anfratti stretti che superati ci aprono allo sguardo dei bellissimi scorci, scendendo in ogni angolo sbucano venditori di souvenir, quarzi ecc. Molto bello e suggestivo questo scenario. Torniamo in camper pronti per spostarci all'OASI DI TOZEUR, in un ex Campeggio sotto le palme e limoneti, sabbia finissima, con corrente c/s. Ci piazziamo e decidiamo di mangiare a pranzo tutti insieme, quindi giù tavoli e sedie e via alla condivisione.
Alle 15.30 con i calesh visitiamo il palmeto dell’oasi dove scopriamo come l'uomo ha saputo sfruttare al meglio il terreno, sfruttando l'ombra delle palme per coltivare altre numerose specie di piante.
A TOZEUR si costruiscono a mano piccole tessere di terracotta che vengono utilizzate nella costruzione delle facciate delle case, hotel ecc questi mattoncini vengono disposti in modo da comporre versetti del Corano, la città assume un aspetto ordinato,quasi moderno, molto bello, questi mattoncini sono fatti da (mastri ceramisti) ragazzi che di generazione in generazione imparano e poi tramandano questa tradizione che troverete solo a Tozeur. Visitiamo il souk con i suoi negozietti di souvenir e di artigianato locale. Facciamo acquisti, i promessi narghilè (detto anche Shisha, è uno strumento per fumare tabacco) per le ragazze e poco altro. Ritorno in taxi 3 DT x 4 persone.
Ceniamo tutti insieme e poi chiacchiere sotto le stelle e le palme, ma la temperatura diventa molto fredda e torniamo in camper per la notte.
30/12/2018
Dopo colazione lasciata l'oasi di Tozeur, attraversiamo il lago salato, il bianchissimo CHOTT EL JERID, ci fermiamo in mezzo al lago a vedere i resti di un bus che si era impantanato fuori dalla pista segnalata, facendo il suo stesso percorso, ma noi lo facciamo senza che abbia piovuto e quindi la pista è compatta e sicura.
Raggiungiamo l'OASI DI DOUZ, parcheggiamo i camper al Camping Desert Club vicino al centro di Douz, ci piazziamo carichiamo acqua e scarichiamo dato che la prossima tappa del deserto non prevede questi servizi, facciamo pranzo tutti insieme ognuno porta qualcosa e il sole è bello caldo la giornata promette bene . Al pomeriggio
visitiamo questa piccola cittadina, la piazza del mercato con i suoi portici che danno ombra ad una miriade di piccole attività, acquistiamo piatti e vari souvenir, vediamo gli artigiani costruire sotto i nostri occhi le babouch (tipiche calzature in cuoio), dopo il tipico richiamo alla preghiera del muezzin, saliamo sulla terrazza di un bar per attendere il
tramonto sorseggiando un tè alla menta.
Al ritorno assistiamo alla festa di un matrimonio dalla parte della sposa, noi donne veniamo invitate a parteciparvi per loro è un onore, ci coinvolgono nei balli insieme ai loro invitati, gli uomini possono solo sbirciare attraverso la porta dalla strada, il luogo della festa è presidiato dai parenti maschili della sposa. Prenotiamo la cena in un ristorante in centro, tutti insieme, cena a base antipasto tunisino con l'imprescindibile harissa e insalata mechouia, cous cous, shorba e l'immancabile tè alla menta 20 DT a testa. torniamo a piedi in campeggio e ci fermiamo sotto il porticato a fare quattro chiacchiere insieme.
Poi tutti a nanna.
31/12/2018
Dopo aver fatto colazione. al mattino con i camper su strada asfaltata ci inoltriamo nel Sahara tunisino per recarci all'OASI DI KSAR GHILANE attorniata dalle Dune di sabbia punto il paesaggio diventa, man mano che ci inoltriamo nel deserto, surreale, sembra impossibile che in questa terra così inospitale che sia la presenza dell'uomo, poi all'improvviso in mezzo al deserto appare una grande macchia verde che ci indica che siamo in prossimità di un oasi e quindi di acqua! È un'oasi molto particolare in quanto non è un'oasi naturale ma bensì creata dall'uomo che durante la trivellazione alla ricerca di giacimenti di gas e petrolio a invece ho scoperto una grande riserva d'acqua, quest'ultima è ormai da circa 70 anni che raggiunge la superficie e irrigando la zona vicina a formato un palmetto e di conseguenza l'Oasi attuale.
Arriviamo al Camping La Source Ksar Ghilane parcheggiamo i nostri camper sulla sabbia finissima, intorno a noi solo dune di sabbia, dromedari, tende e centinaia di quad pronti a scorrazzare sulle dune.
Dopo aver parcheggiato il camper e sistemato la corrente, ci prepariamo il pranzo. Alle 14.30 ci attende un bellissimo giro in quad sulle Dune, il costo del quad per due
persone è di 80 dinari per un giro di un'ora. Fra le dune raggiungiamo anche la Fortezza della legione straniera ormai distrutta. Ci fermiamo a fare foto tutti insieme, punto il ritorno in quad è un po' più semplice ormai Vittorio ci ha preso la mano all'andata un paio di volte abbiamo rischiato di dare il giro fuori pista. Al ritorno gli uomini, non soddisfatti del giro con noi donne al seguito, decidono di prenotarsi un altro giro da soli, alle 16.30 cinque di loro prenotano un giro sulle Dune vergini e ripide, non sulle piste, con la guida costo di questo giro in quad per una persona 70 dinari, al ritorno sono tutti entusiasti della loro avventura, anche se qualcuno ha veramente dato il giro, ma non si fanno nomi. Ci vediamo al bar dell'Oasi di fianco al laghetto artificiale di acqua calda dove alcuni di noi fanno il bagno termale, noi preferiamo un aperitivo in attesa del cenone di Capodanno che ci aspetta sotto la tenda berbera.
Ci prepariamo di certo non con vestiti da serata, ma con maglioni e pantaloni pesanti ci dirigiamo al tendone dove è stato approntato un grande braciere per riscaldare l'ambiente, ma che non scalderà per tutta la serata, tanto che ad un certo punto le temperature non saranno tanto alte. Il cenone di Capodanno sarà come al solito con i loro piatti tipici.
L’harissa con olive, la shorba, il cous cous di agnello e di pollo e un dolce portato da Avventuriamoci ed il dolce della casa, naturalmente il vino lo portiamo noi, qui non è consentito servirlo. La serata è inoltre allietata da uno spettacolo tipico tunisino, che all'inizio fa piacere seguire ma, dopo un po' di volte che passa vicino ai nostri tavoli diventa un po' pedante, ma ci divertiamo lo stesso soprattutto nel prendere in giro il tipo che balla. Tra balli, cena e risate ed anche qualche canto di gruppo in tipico stile da trattoria italiana, con annessa gara di canto con un tavolo di tunisini, arriva la mezzanotte festeggiamo anche con i tunisini ma alla fine la temperatura sotto il tendone è alquanto fresca, quindi decidiamo di comune accordo di tornare tutti ai nostri camper. Buon anno 2019 a tutti.
01/01/2019
Dopo gli auguri, colazione e giro a piedi fra le Dune, naturalmente con tutte le foto di rito che saranno di ricordo di questo viaggio nel Sahara.
Alcuni si apprestano ai tour in dromedario, chi non l'ha fatto ieri, al Tour in quad, noi girovaghiamo per l'Oasi e facciamo acquisti di qualche souvenir. L'oasi e i suoi dintorni si presta molto bene per poter fare delle passeggiate a piedi, sotto le palme, oppure sulle dune, l'esperienza è indimenticabile.
Alle 15:30 partenza per l'enclave di MATMATA e visita al museo. Rifacciamo al contrario la strada dell'andata passando di nuovo nel deserto, Matmata e i suoi dintorni è famosa per la caratteristica conformazione del terreno che ha permesso già nei tempi antichi di costruire le case sotto terra nel tufo, infatti è proprio qui che si trovano le case troglodita, fino a 20 anni fa la popolazione, che non aveva ancora la corrente e l'acqua in casa, viveva in queste case, perché la temperatura, sia in estate, che in inverno, era costante intorno ai 20 gradi.
Ogni casa conteneva diverse famiglie partendo dai nonni per arrivare ai nipoti, le nostre vecchie famiglie patriarcali, ogni casa era attrezzata per la completa autonomia, dal pozzo, alle macine per l'olio, avevano la stanza per la tessitura dei loro tappeti, delle loro coperte e dei tessuti per i loro vestiti. Scopriamo come l'uomo ha saputo adattarsi al clima del posto vivendo sotto terra per proteggersi dalle temperature proibitive fin quasi ai giorni nostri. L'area antistante il museo è attrezzata con carico /scarico e corrente per i nostri mezzi, ci colleghiamo con il camper e mentre fuori fa 4 gocce di pioggia (non di più) ceniamo in camper. Dopo cena ci trasferiamo nel camper di Massimo e Sandra per quattro chiacchiere e un po' di pandoro con liquore al cioccolato. Buonanotte.
02/01/2019
03/01/2019
Al mattino dopo la colazione ci apprestiamo alla visita del Colosseo e del museo di El Jem.
El Jem, grazie alla sua posizione strategica situata nella pianura, è stata all'epoca dell'Impero Romano una città molto importante per il commercio dell'olio che in questa regione veniva prodotto in grande quantità ed era per i romani un prodotto molto utilizzato come combustibile per l'illuminazione. I Romani si insediarono in questa piccola cittadina rendendola molto ricca e costruendo ville e un grande teatro, il Colosseo che tutt’oggi, grazie alle condizioni meteorologiche favorevoli, si è conservato in modo perfetto. Visitiamo il museo dove sono stati esposti dei grandi mosaici provenienti dalle numerose ville di nobili romani. La guida che troviamo al museo ci racconta dove sono stati trovati i vari mosaici che sono provenienti da numerose ville che erano nei dintorni, una delle quali è stata completamente ricostruita fuori dal museo con tutti i suoi mosaici è davvero spettacolare, sì, la visita ci è piaciuta molto, decidiamo di dare una mancia a questa guida dando 10 dinari a famiglia che per lui sarà il guadagno che solitamente ha in una settimana di lavoro.
Ripartiamo per il trasferimento ad HAMMAMET, abbiamo fretta di arrivarci perché vogliamo visitare a tutti i costi il souk e la Medina di questa città, siamo fortunati e arriviamo presto perché alle 18:00 le Medine chiudono. Parcheggiamo nel parcheggio dell'albergo, l'ingresso è reso difficoltoso dalle piante di ulivi, tanto che il primo dei nostri camper deve segare un ramo per passare, ci parcheggiamo e prendiamo un taxi (8dt) che ci accompagnerà le porte della Medina proprio davanti al mare, finalmente il mare!
Girovaghiamo per la Medina e souk facciamo vari acquisti i souvenir borse, sciarpe, bracciali, cinture, calamite, e vari regali, facciamo anche un giro in un supermercato dove alcuni di noi compreranno il vero cous cous da portare a casa, facciamo foto con il mare e il tramonto, visitiamo anche la tomba di Craxi, poi decidiamo di fermarci a cena in città e cerchiamo un ristorante che ci faccia, questa volta, il cous cous a base di pesce. Questa volta il ristorante è decisamente di qualità superiore, ci sono tante qualità di pesce e tante specialità tunisine a base di pesce alcune sempre con il cous cous qui ci servono anche il vino il costo a famiglia è di 100 dinari. Torniamo in taxi all'albergo, siamo stanchi dalla giornata e andiamo subito a letto,
L'equipaggio svizzero passerà la notte al freddo perché ha problemi con il regolatore di pressione del gas quindi restano completamente senza riscaldamento ma non dicono nulla fino al giorno dopo.
04/01/2019
Appena svegli scopriamo che Wania e Claudio con i ragazzi hanno passato la notte al freddo, quindi offriamo loro la stufetta per scaldarsi mentre fanno colazione e Mafalda prepara loro latte e the caldi, questa mattina salutiamo un altro equipaggio che non tornerà a Tunisi con noi perché si imbarcherà con un'altra nave essendo loro di Roma.
Prendiamo l'autostrada e ci trasferiamo a TUNISI giriamo molto per la città perché il parcheggio che solitamente viene utilizzato è completo, proviamo un altro parcheggio a circa un paio di chilometri da questo e ci posteggiamo. Ci prepariamo per la visita della città ma il tempo non promette molto bene.
Prendiamo un taxi e ci facciamo portare in centro alla Medina, nel frattempo inizia a piovere così in attesa che spiova ci fermiamo in un ristorante per il pranzo, per fortuna all'uscita del pranzo non piove più, visitiamo la sua antica moschea da fuori perché non si può entrare dato che non siamo mussulmani, il suo pittoresco e tradizionale souk, facciamo anche qui parecchi acquisti tra cui la tajine da regalare ad Alessia.
In tardo pomeriggio raggiungiamo il porto di La Goulette per l'imbarco per Genova sono le 17:30 facciamo velocissimamente dogana sotto la pioggia, Mafalda ci aiuta per l'imbarco e poi proseguiamo da soli ma non abbiamo nessun tipo di problema in dogana, acquistiamo in porto 3 stecche di sigarette che però non dichiariamo 2 x 30 dinari è una x 10 dinari, la nave è la Excelsior di Grandi navi veloci. Ci imbarchiamo e durante le operazioni di imbarco delle altre vetture noi ceniamo sul nostro camper poi saliamo nei saloni ritiriamo le chiavi della nostra camera, la camera è bella e pulita, la nave è molto più grande di quella dell’andata e pretendono dai passeggeri il decoro che non era richiesto con l'altra, il mare non è per niente tranquillo ci troviamo al bar tutti insieme ma dopo un po' siamo costretti a ritirarsi in camera per evitare di stare male, da sdraiati il movimento delle onde si sente di meno. Buonanotte
05/01/2019
Anche se durante la notte il mare ha ballato parecchio siamo riusciti a dormire serenamente la camera ha un riscaldamento troppo potente fa caldo, ci vestiamo e andiamo a fare colazione al bar della nave la camera dovremmo lasciarla più tardi nel pomeriggio.
Passiamo la mattina "cazzeggiando" insieme agli altri, facciamo acquisti al duty free della nave, acquistiamo altre due stecche di sigarette ma questa volta in euro €27,90 per le Camel blu. il mare è un po' più tranquillo forse perché siamo fra la Sardegna e l'Italia e la corrente è meno forte, ci rechiamo al ristorante della nave per fare pranzo quando ci sediamo ad un certo punto la luce e i motori si spengono: completo blackout, il personale di bordo dice che è un problema tecnico momentaneo di stare tranquilli ma ogni volta che lo dicono la tranquillità se ne va un pezzo in più, finiamo il pranzo e dopo circa un'ora si riesce a ripartire. Il viaggio prosegue tranquillo. C'è chi legge, che gioca a carte e chi dorme in camera fino a quando ci dicono di lasciarle libere, sono le 21.40 Arriviamo in porto a GENOVA senza difficoltà, né più problemi, noi non dobbiamo più fare dogana solo i tunisini devono rilasciare ancora i documenti, quindi per noi l'uscita è abbastanza celere. Qui davvero finisce il nostro viaggio, salutiamo i nostri compagni e imbocchiamo la strada per il ritorno anche l'autostrada è libera.
RINGRAZIAMO I NOSTRI COMPAGNI DI VIAGGIO
CHE CI HANNO TENUTO COMPAGNIA, FATTO DIVERTIRE E LA COMPAGNIA È STATA DAVVERO MOLTO BELLA, il viaggio è stato davvero interessante ed emozionante il Sahara ha sempre il suo fascino all’ 1:10 siamo a casa dopo 42 ore di nave fra a/r, 2200 km sulle Dune del Sahara e in mezzo alla depressione salata.
Spese viaggio | € 1.100,00 | Scheda tunisina | € 10,00 |
Nave a/r. | € 755.00 | Ristorante | € 66,00 |
Taxi/Quad | € 44,00 | Tappeto | € 150,00 |
Souvenir | € 148,00 | Gasolio | € 170,00 |
TOTALE | 2.443,00 |