Dolce tipico carnevalesco.
Nel periodo carnevalesco i dolci della nostra tradizione sono principalmente fritti. Sembra quasi che la connotazione di evasione che il periodo di carnevale offre, lo si ritrovi anche sulla tavola per poter sfuggire ai rigori alimentari (prima del periodo di privazioni della Quaresima).
Uno dei dolci tipici emiliani che si trova durante il periodo del carnevale sono le sfrappole, ovvero una sfoglia con farina, poco zucchero, poco burro, uova, scorza di limone grattugiata e cognac (o rhum o sassolino) che viene tagliata in rettangoli, incisi nel senso della lunghezza ed arrotolati su sé stessi per assumere forma di cenci o altrimenti dandogli la connotazione di nastri. Segue la frittura in olio o strutto, asciugati su carta assorbente e cosparsi da una generosa spolverizzata di zucchero a velo.
Le sfrappole vengono preparate anche in altre regioni italiane, ma chiamate con nomi diversi quali bugie, cenci, chiacchiere, galàni, crostoli, sfrappe, cioffe, rosoni ecc. La loro origine pare risalga alla frictilia, i dolci fritti nel grasso di maiale che venivano preparati nell'antica Roma durante il periodo che corrisponde con l'attuale carnevale.
Durante il periodo di Carnevale a CENTO è possibile trovare sulle tavole e in vendita le SFRAPPOLE.