La bresaola della Valtellina ha ottenuto il riconoscimento di prodotto ad “Indicazione Geografica Protetta” (I.G.P.) nel 1996. La zona tipica di produzione coincide con l'intero territorio della provincia di Sondrio, compresa tra le due valli principali poste nel cuore delle Alpi: la Valtellina e la Valchiavenna.
Antichissimo è il metodo di conservazione delle carni tramite salatura, la bresaola assume la sua connotazione caratteristica grazie alla temperatura bassa, l'aria asciutta e tipica della provincia di Sondrio.
La bresaola della Valtellina è ottenuta esclusivamente con carne di manzo ricavata dalle cosce di bovino dell'età compresa fra i 18 mesi e i 4 anni, che viene salata, fatta riposare a secco e stagionata, posta in salamoia per un periodo che va da 10 a 15 giorni, insaccata in budello naturale o artificiale e fatta stagionare da 4 a 8 settimane.
Si presenta soda ed elastica, di colore rosso uniforme con minime striature bianche dovute al grasso, il profumo è delicato e leggermente aromatico, al gusto risulta molto gradevole e moderatamente saporita. L'utilizzo della bresaola è a crudo.