Diario di viaggio

PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI

Tra natura, storia e magia

Tappe del giorno 14/08/2006:

Stanotte spirano forti raffiche di vento da fare vibrare anche il camper, la minima notturna si aggira intorno ai 6°C! Ore 07.30 Lorenzo ed io ci alziamo per verificare le condizioni o meno per intraprendere le escursioni al famoso Lago di Pilato (emblema dei Sibillini).

Suggerimenti:

il Lago di Pilato (m 1949 s.l.m.) è raggiungibile da Foce, da Forca di Presta o da Capanna Ghezzi, l'escursione è di un certo impegno anche per il dislivello da superare, c'è chi dice che la migliore sia quella con partenza da Foce, anche se è la più faticosa dati i circa 1000 metri di dislivello. La particolarità del Lago di Pilato è che una volta all'anno le acque si colorano di rosso, in quanto si riproduce il microcefalo del Marchesoni (un crostaceo di tale colore), secondo la leggenda invece sarebbe il sangue di Pilato che sarebbe stato trainato da una coppia di buoi fin quassù.

La posizione ad alta quota senza montagne circostanti che facciano da parafulmine lo rendono particolarmente esposto ai temporali e fulmini (apprendiamo che la settimana precedente è morta un'escursionista colpita da un fulmine, le guide CAI le avevano sconsigliato però di avventurarsi in questa avventura date le condizioni del tempo!).

Il forte vento e le nubi minacciose ci fanno abbondare l'idea dell'escursione, così ci alziamo più tardi in tutta calma. Nel frattempo il parcheggio si sta riempiendo di turisti ferragostani che si incamminano per i sentieri o si godono il panorama circostante.

Dopo colazione imbocchiamo un sentiero facile (utilizzato anche dalle mountain-bikes) e dopo circa 3 km si arriva ad una piattaforma panoramica da cui si gode un bellissimo panorama del Monte Vettore e sulla valle del Tronto da una parte, la piana di Castelluccio dall'altra. Il vento sgarbato e freddo ci costringe a rientrare presto.

Pranzo e poi alle 15.00 lasciamo Forca di Presta.

Percorriamo la strada che va verso nord in direzione Montemonaco, il paesaggio è selvaggio e spettacolare, rimane sempre all'orizzonte il monte Vettore ed inizia apparire ai nostri occhi anche il Monte Sibilla (m 2175 s.l.m.).

Oltrepassiamo il paese di Montegallo e decidiamo di raggiungere il paese di Montemonaco, in cui è segnalata un'area attrezzata. Purtroppo il centro storico è chiuso al traffico per festa paesana e così girovaghiamo senza trovare un camper service. Raggiungiamo poi la località di Foce (punto di partenza per l'escursione al Lago di Pilato) ma nemmeno qua troviamo un camper service. In questo girovagare decidiamo di raggiungere la località di RUBBIANO, una frazione di Montefiorino, e piazzarci per poi domattina percorrere le Gole dell'Infernaccio. Per raggiungere Rubbiano bisogna percorrere alcuni km di sterrato e senza segnaletica (fare attenzione anche ai rami bassi degli alberi!). Arriviamo all'inizio dell'imbocco e sostiamo in compagnia di altri 2 camper nello spiazzo antistante all'inizio delle gole. Prima di cena, scambiamo un paio di chiacchiere con una coppia di camperisti di Terni. A cena gustiamo degli ottimi arrosticini acquistati a Norcia. Serata tranquilla in camper a giocare a carte, ore 22.30 a dormire: domani gita!!

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