Tappe del giorno 19/07/2011:
Località di partenza | Località di arrivo | Km tappa | Km totali |
Auen (A) | Maria Saal (A) | 38,5 | 500,9 |
Maria Saal (A) | Castello di Hochosterwitz (A) | 14,3 | 515,2 |
Castello di Hochosterwitz (A) | Auen (A) | 38,6 | 553,8 |
Con il sole già alto, parto dal campeggio per dirigermi a Velden per fare rifornimento di benzina e poi percorro la costa nord del lago dove i binare della ferrovia e la pista ciclabile mi accompagnano quasi fino alle porte di Klagenfurt. Trovo a sinistra una strada che si dirige stretta a curvilinea all’interno della zona lacustre di Hellegger. Proseguo ed incontro una pianura dedicata al gioco del golf e al maneggio dei cavalli.
Arrivo a Lendorf e mi dirigo a destra verso Klagenfurt fino a quando non incontro la strada che mi dirige a St.Veit. Appena dopo il cartello stradale Maria Saal, l’attrazione principale spicca tra gli alti alberi che costeggiano la strada; gli alti e possenti campanili del duomo in stile tardo-gotico. Parcheggio e visito il paese non particolarmente grande ma ben raccolto attorno alla piazza principale dove tramite un ponte, si accede al piazzale del duomo. Nella piazza del duomo sono presenti altri monumenti importanti dedicati ai defunti come il massiccio ossario ottagono e la lanterna dei defunti. L’interno del duomo è particolarmente curato nei dettagli a rappresentare la sua importanza nel passato ma anche ora. Prima di ripartire, mi riposo seduto sotto l’ombrellone del ristorante nella piazza principale del paese con una birra fresca.
Proseguo il viaggio diretto a St.Veit ma all’uscita del paese visito la cappella della peste ben visibile sulla strada. La cappella ricorda un evento leggendario legato alla peste dove miracolosamente rimane salvo il paese; in ringraziamento, viene eretto questo monumento. Proseguo fino ad Arndor e mi dirigo a sinistra per andare a vedere l’Herzogstuhl, che rappresenta un trono in pietra, risalente al periodo romano, con una doppia seduta. Questo trono, in passato, è stato utilizzato per importanti nomine legali. Proseguo ancora il mio tragitto per arrivare al castello di Hochosterwitz, che ancora prima di incontrare il cartello di segnalazione, lo si vede in cima alla collina. L’ampio parcheggio ospita molti visitatori che lungo il percorso in salita sono distribuiti per raggiungere la cima. L’alternativa alla camminata, è la funivia, che senza fatica immerge il visitatore all’interno del castello. Io preferisco percorrere la strada, ammirare il panorama e passare attraverso le varie porte, ponti levatoi e trabocchetti. Durante il tragitto, in uno spiazzo, ci sono dei figuranti intenti a lavorare prodotti artigianali di quel tempo: tessuti, legni e metalli. Lo stendardo svolazzante indica la famiglia di appartenenza del castello. Si sale ancora fino a raggiungere il cuore della struttura; il cortile principale con tavoli e panche in legno per il servizio ai turisti. Il museo è molto interessante dove sono presenti armature, armi da combattimento, e attrezzi di tortura, le teche riportavano monete a manoscritti dell’epoca. Al muro, ci sono quadri raffiguranti scene di guerra e rappresentazioni di persone nobili vissute lì o passanti per il castello. Il panorama circostante è molto bello.
Sono giunte le ore 17.00 e mi preparo a scendere dalla collina e dirigermi al campeggio contento della giornata trascorsa. Prima di dormire, ordino gran parte del materiale all’interno del baule e delle borse laterali per velocizzare lo spostamento alla seconda tappa.
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