Commenti e consigli:
Chioggia può essere anche un'ottima base di partenza per raggiungere Venezia, in quanto è possibile raggiungere la famosa città lagunare utilizzando lo stesso traghetto che ferma a Pellestrina, è un tragitto un po' lungo (circa 90 minuti), però è da tenere in considerazione se non si vuole spostare il mezzo.
Prodotti e piatti tipici:
Nella zona si coltiva il mais biancoperla (Presidio Slow Food) che viene utilizzato per cucinare la polenta bianca.
La zona visitata è veramente ricca di tradizioni culinarie marinare, anche se non mancano prodotti tipici orticoli quali radicchio, cipolla bianca e zucca.
Possiamo ricordare una serie di piatti quali:
- come antipasto i boboli de vida, ovvero le lumachine con olio e prezzemolo
- le sardelle salài (sardine crude conservate sotto sale e poi sotto'olio);
- le bibarasse, caparossoli o peòci in cassopipa (vongole di mare e cozze cotte in un soffritto da condire poi gli spaghetti);
- il broeto (zuppa di pesce);
- il saore (pesce fritto conservato),
- il pesse rosto incovervià (il pesce cotto alla brace e poi condito con una marinata);
- le schile e i marsioni (gamberetti di laguna, serviti sulla polenta);
- risi e bisi (riso e piselli),
- il famoso radicchio di Chioggia che può essere ingrediente base per piatti crudi, ma anche cotti come le castraure scaltrìe.
- Per i dolci: la smergiassa (un dolce tipico natalizio con miele nero, farina, zucca, uva passa, pinoli e zucchero); i berolini (dolci della Befana, fatti con farina, melassa ed anice); i papini (dolce pasquale, ciambelline un po' secche al gusto leggero di vaniglia); il pan conso (dolce tipico di Sottomarina, detto anche pane pasquale); le bissiole (biscotti a forma di serpentina, serviti da intingere nel vino bianco); i pevarini col miele (fatti con farina, melassa, anice e pepe); i zaleti (biscotti di farina di mais); la ciosòta (torta a base di carote e radicchio con l'aggiunta di mandorle e nocciole); biscotti di S. Martino (con mandorle, a forma di cavallo per ricordare il Santo, protettore di Sottomarina); il patacheo (croccante che un tempo a Chioggia si cucinava con la melassa, zucchero, arachidi e semi di zucca tritati); i sugoli (crema di uva nera e farina, da noi chiamati i sughi).